T.I.R. (Total Inferno Rock)
Heavy Metal
Tutti noi sappiamo che la Dea della Fortuna è bendata. A volte ti sfiora, a volte no. Puoi nascere e crescere nello stesso ambiente di decine di altre band e sforzarti ugualmente ma se il destino è beffardo, non ci puoi fare nulla. I T.I.R. (Total Inferno Rock) da Roma sono una band alla quale una fortuna maggiore sicuramente non avrebbe fatto male. Nati nel 1980, come le realtà storiche della NWOIHM, i musicisti coinvolti in questo progetto ebbero la possibilità di registrare solamente un omonimo EP nel 1984 e la demo del 1992 dal nome Mordigli L’anima. Entrambe le opere furono autoprodotte ed ora praticamente impossibili da trovare. Ad ogni modo, si sa che se “ieri” non era il tuo momento, magari con tanta pazienza “domani” può esserlo. La tenacia e la voglia di fare musica hanno così dato i propri frutti e a dare una possibilità al gruppo ci ha pensato la Jolly Roger Records, vera spolveratrice di vecchie glorie (citiamo su tutti Rumore nel Vento dei Sabotage, tra le sue opere). Ad essa va l’onore di essere stata in grado di pubblicare questo Heavy Metal, album-annuncio del ritorno sulle scene dell’indimenticato gruppo capitolino.
L’apertura del disco è nelle mani di Satan’s Ride, assalto frontale dal chiaro stile Motorhead e voler richiamare quello stile power che tanto andava di moda trent’anni fa (chi si ricorda di Victim of Time dei mitici Danger Zone?). La produzione essenziale e volutamente senza ritocchi rende il prodotto ancora più vintage e puro, con le chitarre asciutte ed una batteria martellante. Si prosegue con Dark Rebel e le sue influenze epic a tirare in ballo uno stile parecchio “Inglese” nel suo incedere. La voce di Giuseppe è potente e molto evocativa, anche perché spesso la band usa la nostra lingua nei suoi testi e tutto risulta anche più vicino a noi. Heavy Metal TIR si candida per essere l’inno ufficiale del disco grazie al suo ritornello orecchiabile e i suoi tempi medi rocciosi che lasciano parecchio spazio alle melodie delle chitarre, tra assoli ed arpeggi. L’incalzante Vai si mostra come una traccia molto vicina al primissimo stile degli Strana Officina, d’altronde le tendenze allora in Italia erano molto simili, grazie ad un tocco epico unito a cavalcate hard rock. La prima ballata del disco la troviamo con il nome di Il Volo delle Aquile, traccia molto introspettiva anche dal punto di vista del testo e sicuramente una delle migliori allora in Italia nel suo stile.
La seconda parte del disco si apre con la tirata e breve Fire Sword, ove le influenze di Lemmy e soci sono nuovamente presenti, per sfociare nell’epica Nell’Anima. Segue la tirata Shout, inno speed metal a donare una forza incredibile grazie anche a svariati duetti da parte delle inarrestabili chitarre. Le influenze hard rock vengono nuovamente allo scoperto con la maggiormente melodica Metal in my Life. A tal proposito, è doveroso citare il riff portante della rocciosa Hydra, connubio di grinta e melodia che non fa prigionieri e si eleva di una spanna sopra i già ottimi passaggi nelle canzoni precedenti. A chiusura del disco non poteva mancare l’inno da parte del gruppo alla loro città natale, una potente Roma che nasconde influenze speed metal per un finale grintoso.
Tirando le somme dell’ascolto, devo dire di essere stato piacevolmente sorpreso dalla proposta del gruppo. Da lodare ancora una volta l’operato della Jolly Roger Records, senza la quale probabilmente non avremmo potuto godere di queste chicche. Ora la speranza è che il gruppo continui su questa strada e che riesca a togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo così tanti anni di gavetta.
T.I.R. (Total Inferno Rock)
Heavy Metal
Género: Heavy metal
Canciones:
- 1) Satan's Ride
- 2) Dark Rebel
- 3) Heavy Metal TIR
- 4) Vai
- 5) Il volo delle aquile
- 6) Fire Sword
- 7) Nell'anima
- 8) Shout
- 9) Metal in My Life
- 10) Hidra
- 11) Roma
Información tomada del disco
Dino Gubinelli Bass
Piero Arioni Drums
Sergio Bonelli Guitars
Danilo Antonini Guitars
Giuseppe Cialone Vocals