Eugenio Finardi

Dal blu

Revisión
Publicado el 25/08/2016
Votar: 7.5/10

"Dal blu" è un album del 1983 ed è molto importante nella discografia di Eugenio Finardi, perché sancisce l'attuazione di una trasformazione dal rock politicizzato dei primi album, ad un pop melodico, con una elettronica (il Fairlight) usata sapientemente, raffinata, senza invadenza o eccessi. Le chitarre degli album precedenti vengono messe a riposo, senza creare nessuna nostalgia.
Non possiamo dire che ci sia stato un cambio repentino di genere rispetto al passato, ma una lenta trasformazione, un mutamento che dopo vari cambiamenti fisiologici ha trovato uno stile importante in questo album, che potremmo definire della maturità. Non vi è rottura totale perché già precedentemente c'erano stati brani su queste lunghezze d'onda, ad esempio "Patrizia" tratto da Finardi del 1981, potrebbe tranquillamente fare parte di questo album.

Abbiamo parlato di trasformazione, ma è innegabile che in questo album si avverte anche un certo strappo, un cambiamento repentino, inaspettato.
La spiegazione è da ricercarsi nella sfera privata di Finardi: nel 1982 nasce la sua prima figlia, ed ha la sindrome di down. Questo avvenimento modifica drasticamente la sua vita e i suoi pensieri.
Tra l'altro la bambina, appena uscita dalla pancia della mamma è completamente blu, causa uno scompenso cardiaco e solo dopo essere stata avvicinata al calore dei genitori, torna al normale colore roseo.
E' dal blu quindi che nasce sua figlia e tutto l'album è figlio di questa esperienza, dove parte della rabbia degli album precedenti viene stemperata e sostituita dalle esperienze personali.
La stessa copertina ci ricorda la sfera celeste e i suoi misteri, come quello della vita.

"Dal blu" è stata anche l'occasione per ampliare il pubblico del cantautore, grazie ai numerosi passaggi radiofonici di "Le ragazze di Osaka" e "Amore diverso". La voce di Finardi è delicata, ed i perfetti arrangiamenti suggellano l'inserimento di questi due brani tra i migliori dell'artista.

L'omonimo brano iniziale descrive alcuni momenti della vita con una parte cantata vicina al blues e una parte musicale pop, su un ritornello in cui il blu è visto sia come evento negativo che positivo.

"Amore diverso" è dedicato alla sua bambina, anche se è stato scritto per essere "fatto proprio" in modo molto facile associandolo ad un nostro amore, magari anche solo immaginato. C'è lo zampino di Battiato nell'arrangiamento, ed è un brano perfetto, dolce e meraviglioso.

"Dolci promesse" ha un ritmo teso e un testo metropolitano, descrive una famiglia un po' sgangherata e surreale, che possiamo immaginare collocata in un sobborgo di una qualche città e alla gestione difficoltosa e problematica dei figli. Si parla di litigi tra papà e mamma e forse c'è un qualcosa di autobiografico, visto che di lì a poco Finardi si separerà dalla moglie.

"Notte" è un brano lento, la notte ci fa riposare dalle crudeltà e dai problemi della vita donandoci una pausa.

Il testo de "Le ragazze di Osaka" non sarebbe interpretabile dall'esterno senza la chiave dell'autore. Ognuno potrebbe dargli una senso, per esempio associando il testo ad una descrizione dell'universo femminile giapponese visto da un turista durante un viaggio... In realtà parla di un fatto molto personale: Finardi è davanti al vetro dove si possono guardare i neonati nel reparto maternità di un ospedale. Il titolo nasce dalla descrizione molto poetica della diversità di sua figlia Elettra e precisamente dalla similitudine che ha il viso della figlia con i tratti delle ragazze orientali.

In "Fino in fondo" ritroviamo il Finardi più energico. Fino in fondo è il voler affrontare le situazioni, mettendoci tutte le energie necessarie.

"Infinita autostrada" ha testo in inglese e italiano ed anche qua troviamo frammenti autobiografici, ad esempio dove cita il momento della nascita della figlia nella parte cantata in inglese.

"Laura degli specchi" è un brano di chiusura meraviglioso, una fiaba moderna, romantica e con lieto fine, dove le musiche ed il testo si avviluppano per raccontare la vicenda. Come molte favole c'è anche una chiave interpretativa su un piano diverso, che è quello dell'autismo.
Una prima versione del brano era appaso nel 1982 (un anno prima), nell'album Azimut di Alice.

Si tratta di un album che ha lasciato il segno e che deve essere assolutamente riscoperto per chi non l'ha vissuto, come invece ho fatto io, alla sua uscita.
Qualche parola sulla versione cd in mio possesso (CDP 698 della Fonit Cetra), veramente economica nella realizzazione e che non dà merito all'opera. Il libretto è un foglietto ripiegato all'interno completamente bianco e quindi privo dei testi e di qualunque nota sulla realizzazione.
Non vi è indicato nessun tipo di rimasterizzazione e la cosa strana è che precedentemente all'acquisto su cd, l'avevo anche in versione musicassetta (acquistata a San Marino) e il suono di quest'ultima mi sembrava più squillante e meno cupo di quello del cd. Non so dirvi se si tratti di realtà o falsi ricordi, ma volevo segnalarlo.

Eugenio Finardi - Dal blu

Eugenio Finardi

Dal blu

Cd, 1983, Fonit Cetra
Duración total: 31:00

Canciones:

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