Celeb Car Crash
People are the Best Show
I Celeb Car Crash a prima vista, anzi a primo ascolto, non stupiscono per originalità: il background culturale e i riferimenti stilistici sono quelli tipici del grunge (Soundgarden e Pearl Jam in primis), del crossover e a tratti del hard/stone-rock. Detto questo c'è un però grosso come una casa… Sarà per nostalgia di quel sound, sarà perché in fondo ho imparato con il tempo che tutto deriva da qualche cos'altro di già sentito o visto, ma alla fine non riesco a disprezzare questo disco. Anzi con il passare del tempo mi è sembrato sempre più netta la sensazione di scorgere altre influenze nel disco ( le band di Josh Homme e soci in maniera lampante) e soprattutto di essere di fronte a un lavoro coeso e dal forte carattere: le canzoni funzionano davvero e questo è più che sufficiente per innamorarsi di una prova del genere. Il numero delle tracce (dodici) sommato all'inserimento di una ghost track non può che rimandare senza ombra di dubbio a quei mitici anni novanta quando dalla sponda del pacifico statunitense uscivano giornalmente nuove band nichiliste e dal suono sporco che da lì a poco avrebbero fondato un vero e proprio movimento.
Come detto tutto funziona a meraviglia: la voce del cantante è davvero particolare e intensa, la calligrafia stilistica della band è impeccabile e di grande valore senza essere meramente derivativa, i pezzi per fare centro non mancano. Su tutti Enemy's desire, Hangin' On a Rope e Nearly in Bloom potrebbero essere veri e propri tormentoni se provenissero da una band d'oltralpe. All'estero sono molto più bravi di noi nell'arte di riciclare stili e generi, creando nuove etichette vergini da spendere sul mercato come novità o addirittura come una sorta di avanguardia. Ma ancora una volta qui mi fermo. Un conto è il puro semplice manierismo statico, un altro la tradizione o le radici ripescate e calate nel proprio tempo con le proprie inclinazioni, le proprie sensibilità e le proprie influenze tipiche del tempo che si vive in prima persona. I Celeb Car Crash si capisce subito come siano cresciuti a pane e sound americano: in dodici canzoni hanno raggiunto non solo l'intento di divertire (evocando forse qualche maestro ingombrante di troppo), ma anche quello di comporre delle tracce esteticamente e tecnicamente perfette. Il risultato finale è di tutto rispetto dal momento che il gruppo è stato in grado di dare alle stampe un'opera d'impatto oggettivamente difficile da derubricare come semplice meteora revivalistica. La formula è sì collaudata, ma mostra una maturità invidiabile. Il livello di sintesi trascende e va oltre alla somma delle citazioni incorporate nella track-list, a tal punto che i solchi del passato riprendono vita con una naturalezza che colpisce immediatamente l'ascoltatore. La questione è decisamente più complessa di quanto possa apparire canzone dopo canzone. Alla fine se People are the Best Show non lo vogliamo definire un disco ispirato, sicuramente non possiamo esimerci dal riconoscere come le sue trame trasudino di emozioni intense.
I Celeb Car Crash partendo dall' Emilia Romagna hanno girato l'Italia e l'Europa dal 2012 e non si sono ancora fermati. Non solo: hanno collezionato tour come band di supporto al fianco di nomi del calibro di Gottharde, Coheed and Cambria e Lacuna Coil arrivando a pubblicare in poco più di quattro anni la bellezza di tre album.
Celeb Car Crash
People are the Best Show
Género: Grunge , Stoner , Crossover
Canciones:
- 1) Let me in
- 2) Because I'm sad
- 3) The Whereabouts
- 4) Outdone
- 5) Hello, Morning
- 6) Murder Party
- 7) January
- 8) Enemy's Desire
- 9) Stereo (The Body of Christ)
- 10) Hangin' On a Rope
- 11) Nothing New Under the Sun
- 12) Nearly In Bloom