Odio su tela
Il Quarto Giorno
Dal monicker veramente originale, gli Odio su Tela nascono alla fine del 2005. Il debutto avviene nel 2006 con l’omoniomo EP ed ora ci troviamo tra le mani il loro debutto in formato di album completo, con ben undici nuovi brani potenti e martellanti. Lo stile del gruppo può essere etichettato come crossover e quindi citiamo a dovere tra le influenze della band nomi quali System of a down, Slipknot e Linea 77. La missione del gruppo, stando alle loro stesse dichiarazioni, è di dare all’Italia un prodotto nel quale potersi riconoscere adottando il cantato italiano, spesso troppo snobbato. Con questi bei presupposti, addentriamoci nell’ascolto dell’album Il Quarto Giorno.
L’inizio è nella mani di una No Opportunity che parte in modo relativamente calmo, tra vari chiaroscuri. Proseguendo nell’ascolto, possiamo notare come le influenze d’oltreoceano siano importanti per una band che punta tanto sugli stop and go delle chitarre e ritmi sincopati. Una leggera linea melodica tipica del genere ammanta la voce in alcune partiture e i riffs si aprono per inglobare note più accessibili. Il succitato gioco di atmosfere, tra partiture rabbiose e cadute nel sinfonico giocano un ruolo importante nell’album , come testimoniato anche dalle successive Dieci Giorni Dopo e Hai Paura di Me, ove vengono anche a galla alcune influenze elettroniche. Il risultato si fa apprezzare anche da chi, come me, non è molto avvezzo al genere. La band convince soprattutto per quest’alternanza tra sezioni rallentate, intime ed improvvise sfuriate che, ad ogni modo, non sono mai eccessive e non si scade mai nella cacofonia.
Tra gli episodi più grintosi del disco citiamo A(f)fondo e la successiva Quarto Giorno, con le loro sfuriate hardcore e le voci quasi rap e campionate che creano un muro di violenza in modo alternativo. Ad ogni modo, è difficile scegliere un episodio più significativo dell’altro perché il lavoro scorre in maniera abbastanza omogenea e buona, con pochi cali. Le strutture continuano a giocare tanto tra le influenze succitate e forse grazie anche a questo l’album non annoia. Insomma, un buon debutto da parte di un band promettente. Una sola critica mi sento di fare ed essa riguarda la registrazione: un volume maggiore per le chitarre non avrebbe guastato, anzi.
Odio su tela
Il Quarto Giorno
Género: Crossover
Canciones:
- 1) No opportunity
- 2) Dieci giorni dopo
- 3) Hai paura di me
- 4) A(f)fondo
- 5) Quarto giorno
- 6) In catene
- 7) Dead is your soul, in this dirty place
- 8) Altri eroi
- 9) La dolce morte
- 10) Seven
- 11) L'abbandono