Cadaveric Crematorium
One of Them
I Cadavaric Crematorium da Brescia ne hanno fatta di gavetta. Alfiero del brutal death/grind più putrido dal 1996, il combo giunge alla pubblicazione del quarto album dal titolo One of Them. La The Spew Records si occupa della pubblicazione di un lavoro per stomaci forti: dietro al solito, efferato assalto musicale troviamo un concept a proposito della dominazione mondiale da parte degli zombies. Tematiche orma trite e ritrite, vero, ma che con i Cadaveric Crematorium riprendono vita sotto forma di humor nero e perciò esse risultano anche altamente gradite.
Diciannove tracce per una durata totale di poco più di quaranta minuti sono più che sufficienti a stordirci attraverso bordate di brutalità miste a break agghiaccianti. Il grindcore più selvaggio viene sapientemente miscelato al brutal più tecnico, tipicamente di scuola Suffocation, per creare un ibrido che potrebbe ricordare in più frangenti i Dying Fetus ma con meno sferzate hardcore. La produzione impastata al punto giusto conferisce un’ottima atmosfera ed un suono perfetto agli strumenti: le chitarre dal taglio vagamente thrash, la batteria secca e l’alternarsi scream/growl a seconda delle influenze, sono elementi caratterizzanti il sound del gruppo. Solitamente i momenti debitori al brutal death marcano l’entrata di tempi medi/doom con i classici down-tempo soffocanti, mentre le influenze grind riportano blast beats e riffs maggiormente diretti.
Inutile descrivere traccia per traccia un lavoro che fa dell’impulsività l’arma principale. Mi sento, tuttavia, di rimarcare il fatto che qui non ci troviamo al cospetto di un lavoro di cacofonia. La tecnica del gruppo è ineccepibile, i cambi di tempo veramente ben riusciti e basterebbe ascoltare il taglio dissonante delle chitarre in Supercharged Sun e The Protected per rendersene conto. La struttura muta in continuazione in un massacro cervellotico e chirurgico. I fraseggi alla velocità delle luce, i riffs serrati e i cambi di tempo si susseguono per tutta la durata del lavoro e, cosa importantissima, non risultano mai ostici all’ascolto. Come accennato in precedenza, i numerosi break che si possono trovare tra una traccia e l’altro non sono altro che frammenti di voci provenienti da telegiornali o interviste a proposito dell’avanzamento delle orde di zombies per creare un’atmosfera ancora più surreale.
Sicuramente la parte di maggior importanza e qualità dell’album risiede nelle tracce vere e proprie e volendo tirare in ballo ancora qualche esempio, potremmo parlare delle lugubri atmosfere in The Mutants, introdotta da un breve a ma geniale giro di basso. Perfetti e spiazzanti gli stacchi acustici di Genetic Corruption, ottimi per il mood generale e comunque sporadicamente ritrovabili anche in altre tracce di questo valido lavoro. Insomma, la band ha tutte le carte in regola per piacere ad ogni appassionato di tali sonorità: tecnica, potenza, songwriting e delizioso gusto del macabro.
Promossi a pieni voti e piccolo consiglio da parte del sottoscritto: andate a vederli dal vivo perché sono veramente un portento e riescono ad esprimere appieno tutta la loro rabbia. Una delle migliori realtà della nostra penisola.
Cadaveric Crematorium
One of Them
Género: Death metal , Grind , Grind
Canciones:
- 1) Alfa
- 2) Smiling and Farting
- 3) Beta
- 4) Supercharged Sun
- 5) Gamma
- 6) The Protected
- 7) Delta
- 8) WWIII
- 9) The Mutants
- 10) Genetic Corruption
- 11) Theta
- 12) They're Back
- 13) Lambda
- 14) It's Enough
- 15) Omicron
- 16) Infected Scientist
- 17) Sigma
- 18) Zombies Will Dominate
- 19) Omega