Area - 1978 gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano!

Texto de la canción "Return from Workuta"

Cd , 1978 , Cramps Records
Ritorno da Workuta, da un siblag - il campo di lavoro correzionale - ritorno da un Oserlag, nel distretto di Taischet sul lago di Baikal, ritorno da Magadan, Kolyma, dalle miniere di Peciora... Ritorno da un buco nero della storia del comunismo bolscevico... C'è mancato poco che la scintilla -"iskra" - si spegnesse, scrive Lenin, piangendo. Ritorno da Workuta seduto sul bordo duro di una panca, fra passeggeri ubriachi di sonno e di vodka, immersi nel tanfo dei parascha (1). Ritorno da Workuta, passando per lo smistamento di Potma e il controllo del Gulag (2). Qualcuno mangia del kulitsch (3), qualcun'altro accende da uno stoppino fumante una papyrossy fatta a mano di forte machorka (4). Gira del tschefir (5), altri, lentamente, pescano con le dita scure da coni di carta semi di girasole comprati a Ukhta, l'ultima stazione. Ritorno da un paradosso della storia che svuota di senso la collera morale del "manifesto" del '48. note: 1) Termine della malavita russa. E' un nome di ragazza, indica il bugliolo. Con questo termine vengono anche indicate le chiacchiere che girano nei campi. 2) "Amministrazione Centrale dei Campi di Concentramento". 3) Pane pasquale russo. 4) E' un tipico tabacco russo tagliato molto grosso. 5) Tè fortissimo.

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