Impressioni d’uso sul lettore blu ray Pioneer BDP 180

Pubblicato il 02/12/2016 - Última actualización: 21/12/2016

Topic: Riproduzione audio hi-fi

Introduzione

Concludiamo la rassegna dei blu ray esaminati, con l’ultimo lettore del lotto preso in esame: il Pioneer BDP 180; ricordo nuovamente a tutti i lettori che questa più che una recensione è una impressione d’uso di un utilizzatore comune, quale è lo scrivente ;-)

Per il “riassunto delle puntate precedenti” vi rimando alle mie impressioni sul lettore Panasonic BDT 381 e a quelle sul Samsung BD J7500.
Il mio scopo iniziale era quello di sostituire, con una spesa non superiore a 200 Euro, il lettore blu ray Samsung BD D6900 (guastatosi irreparabilmente) che era collegato al TV grande nella zona living; ma siccome “l’appetito vien mangiando”, una volta provato le funzionalità Smart TV e il grande numero di formati e codecs supportati dal Samsung BD J7500, ho deciso alla fine di posizionare quest’ultimo in camera da letto, in sostituzione di un vecchio lettore LG “entry level” (un player economico di 9 anni fa, privo di ogni funzionalità Smart (così come il TV) e incompatibile con i più recenti formati audio/video).
C’era però sempre il problema di trovare il giusto candidato per la zona living e nella mia cerchia dei “papabili”, avendo a priori “scartato” per lo più per fini estetici Il Sony BDP S6700,  non rimaneva che indirizzarmi sul Pioneer BDP 180.
Questo lettore si pone nella fascia “entry level” della linea Pioneer blu ray e Il suo “street price” su Internet è di poco inferiore ai 200 Euro, la soglia massima che mi ero prefissato.
Il BDP 180 possiede alcune caratteristiche tecniche che lo rendono per certi versi un prodotto “unico” rispetto agli altri della sua fascia di prezzo; di fatto è a tutti gli effetti un lettore SACD con tanto di uscite analogiche stereo ed è l’unico ad avere l’estetica e il “form factor” di un componente Hi-Fi.
Per altre informazioni rimando al sito del produttore.


Aspetto e connessioni

L’aspetto risulta alquanto semplice e tradizionale, il classico parallelepipedo disponibile in finitura nera o argentata; il Frontale è di plastica nera satinata con al centro il cassetto disco a vista, a sinistra troviamo il tasto di accensione e a destra il display a 6 caratteri alfanumerici e di fianco i tasti: “Eject”, “Stop”, “Play” e la porta USB a vista.
L’insieme risulta assemblato e rifinito discretamente, i piedini sono dei quadratini gommosi adesivi tagliati “a mano” e appiccicati sul fondo dell’apparecchio (tanto che uno si è staccato durante lo sballaggio e l’ho recuperato rovistando nella scatola), il display che si intravede dalla finestrella “fumé” nell’esemplare in  mio possesso, sembra non essere perfettamente allineato con la finestrella e anche nell’imballaggio minimale si vede che abbiamo a che fare con un prodotto “entry level”.
Posteriormente troviamo l’uscita HDMI, la porta RJ45 per la rete, una seconda porta USB, l’uscita digitale ottica e soprattutto, l’uscita analogica stereo.

 

Qualità di riproduzione e funzionalità

Come consuetudine, una volta definita la lingua utente, l’installazione del lettore è stata sufficientemente semplice e si è conclusa con l’inserimento dei parametri della connessione Wi-Fi.
Anche in questo caso, non è stato necessario aggiornare il firmware dato che era già presente a bordo l’ultima versione rilasciata dal produttore; per prima cosa (come per gli altri lettori),  ho provveduto a re inizializzare i parametri video del TV inserendo nel lettore Pioneer il solito DVD di test per la calibrazione video/audio (quello che utilizzo io era un omaggio allegato alcuni anni fa ad una rivista di home theatre).
Questa volta l’operazione di regolazione si è rivelata più veloce del previsto (meno parametri da modificare rispetto ai valori di default) e il passo successivo è stato il provare le sole funzionalità Smart presenti: YouTube, Miracast e DLNA.
YouTube funziona correttamente e senza scatti evidenti, ma senza conoscere la qualità video del materiale a monte non mi pronuncio oltre sulla qualità di riproduzione, mentre la modalità Miracast necessita di un po’ più di tempo del normale per instaurare la connessione fra dispositivo e lettore; una volta effettuato il collegamento, ho notato che trasmettendo video ad alta risoluzione, la riproduzione sul TV rimaneva ritardata rispetto al dispositivo e spesso si evidenziava una maggiore “scattosità” di riproduzione.
Utilizzando la modalità DLNA, la qualità di riproduzione video di questo Pioneer si attesta su di un livello buono ma inferiore rispetto al caso in cui la riproduzione avvenga tramite l’uso di dischi o di supporti USB; la causa, come già rilevato per gli altri lettori provati,  è da ricercare nella gestione dei flussi streaming del mio NAS Western Digital, il quale è collegato via cavo di rete allo switch del “modem” Fastweb e da qui tramite la connessione Wi-Fi, ai dispositivi client DLNA.
In compenso, dal punto di vista della compatibilità, tutti i files provati su dischi o supporti USB, sia video (anche i MOV generati dalla Nikon D3300), sia audio (FLAC, APE, DSD, ecc.), sono stati riprodotti senza alcun problema anche in modalità DLNA; non vengono invece riprodotti i files audio DSD128 a 5.6 MHz (differente dallo standard del SACD che è DSD64 a 2.8MHz), come riportato chiaramente nelle specifiche tecniche del lettore.
Concentriamoci ora nella visione dei titoli in blu ray, la riproduzione è stata molto appagante: buon dettaglio, colori vividi, buono il contrasto e la nitidezza; le animazioni iniziali del blu ray “Toy Story 2” ad esempio, sono risultate realmente scenografiche, un gran bel vedere.
Ugualmente buona anche se ovviamente non paragonabile al blu ray, la resa video con i semplici DVD in “upscaling” a Full HD (ad esempio con il recente “Zootropolis”) e buona anche la resa delle presentazioni di immagini JPG ad alta risoluzione; mentre non mi posso pronunciare (non avendo alcun TV 3D o Ultra HD), né per i titoli in 3D né per la funzionalità di “upscaling” a 4K.
La resa dell’audio nei titoli blu ray è adeguata alla resa video, buono per quel che riguarda effetti e dialoghi nei film e ugualmente buono per gli ascolti dei blu ray musicali.
Proviamo ora il Pioneer come lettore CD Audio e Super Audio CD; avendo infatti a disposizione l’uscita analogica stereo, questo BDP 180 potrebbe essere impiegato come unico lettore “universale” in un impianto home theatre dedicato sia alla visione dei film, sia all’ascolto dell’audio stereo e multicanale.
Una volta collegata l’uscita analogica ad uno degli ingressi linea disponibili sull’amplificatore integrato, mi sono dedicato all’ascolto di alcuni titoli CD e SACD, utilizzando come riferimento il mio lettore CD CEC 3300; il risultato è stato sicuramente positivo.
Per essere un lettore multiformato da poco meno di 200 Euro, suona infatti sufficientemente bene, senza evidenti “gravi” difetti; se dovessi fare un paragone direi come un lettore CD dedicato di costo analogo, quindi comunque meglio della maggior parte dei lettori multiformato di importo uguale o anche leggermente superiore e questo vuole essere un complimento.
Utilizzando per il confronto fra i due, alcuni Compact Disc originali che conosco bene, il lettore CD dedicato ha superato a mio giudizio e nel mio impianto, il lettore Pioneer per quel che riguarda: timbro, micro dettaglio, raffinatezza, dolcezza, ariosità e profondità della scena), mentre il lettore blu ray si è difeso molto bene per quel che riguarda: macro dinamica, senso del ritmo e piacevolezza complessiva all’ascolto senza senso di affaticamento.
Il BDP 180 ha esibito un suono “sano”, leggermente più corposo e per niente sbilanciato sull’estremo superiore; le differenze “in negativo” più marcate rispetto al lettore dedicato sono stati: il minor senso di aria fra gli strumenti e una minore profondità della scena, come se i piani sonori risultassero più “schiacciati”.
Ricordiamo però che il CEC era un lettore di fascia media con ambizioni “audiophile” che da nuovo aveva un prezzo di acquisto 6 volte superiore quello del Pioneer, mentre risulta difficile dire ora se la resa sonora sia proprio 6 volte migliore.
Il discorso si fa più complesso con i SACD, dato che diventa improponibile fare confronti fra due lettori diversi che riproducono formati differenti; la particolarità timbrica di entrambi i lettori rimane riconoscibile ma è evidente che le informazioni riprodotte siano differenti, un po’ come sentire lo stesso disco su un buon lettore CD (quindi 16/44) o su file lossless 24/192 su PC e con un DAC differente.
L’unica prova sensata che si possa fare è l’ascolto dello stesso disco (es. Dire Straits - Brothers in arms – Anniversario del ventennale - 2005), sia come SACD stereo sia come traccia ibrida CD (tralasciando la traccia SACD multicanale), utilizzando sempre e solo il lettore Pioneer; in questo modo e con il mio impianto, riesco a percepire le differenze sonore fra un formato e l’altro, anche se non mi sento di dire che nel mio caso siano abissali.
I miglioramenti da me percepiti all’ascolto dei dischi SACD, riguardano per lo più: il micro dettaglio, l’ariosità e la profondità della scena sonora che risultano in questo caso migliorati, anche se questi ultimi due parametri (ariosità e profondità), mi sembrano ancora leggermente inferiori rispetto all’ascolto dello stesso disco in modalità CD “ibrida” con il lettore CEC dedicato; se con il Pioneer devo scegliere fra una delle due presentazioni (CD/CD ibrido o SACD), la mia preferenza è sicuramente per la resa sonora del formato SACD.
Questo lettore ha anche la particolarità di configurare il flusso dati PCM a 192KHz sull’uscita digitale permettendo così, di utilizzare un DAC esterno di maggiore qualità per i files audio; inoltre confermo esserci anche la possibilità di fare a bordo del lettore stesso, la conversione DSD64 -> PCM192 per i files audio DSD non protetti, permettendo così di utilizzare, per la riproduzione di qualità di questi particolari files, un normale DAC PCM privo quindi della decodifica DSD.
Le prove effettuate utilizzando il Pioneer come “meccanica di lettura” o come lettore di files “lossless”, collegandolo tramite fibra ottica ad un DAC PCM esterno a 192KHz (Musical Fidelity V-DAC II), hanno avuto un esito molto positivo; non ho percepito errori di lettura o di conversione (neppure il “bump” che sento sui diffusori del TV all’accensione) e il messaggio sonoro, come era logico che fosse, è stato restituito con la timbrica, la naturalezza e il dettaglio tipici del convertitore utilizzato.
Durante la prova di ascolto del SACD dei Dire Straits (di cui sopra) utilizzando il DAC Musical Fidelity, non ho riscontrato alcun problema; sia la traccia CD “ibrida”, sia la traccia SACD stereo sono state riprodotte correttamente e con soddisfazione con l’uscita digitale ottica settata a 192KHz.
N.B. Non disponendo il mio DAC, dei led indicanti le diverse frequenze di campionamento, potrebbe anche essere che in caso di riproduzione di un SACD (quindi dotato di protezione), la conversione DSD -> PCM fatta a bordo del lettore venga invece “forzata” a 48KHz; per poter avere conferma della cosa bisognerebbe provare con un DAC che disponga dell’indicazione della frequenza di campionamento agganciata in quel momento.
In ogni caso, con l’utilizzo di un DAC esterno è possibile ottenere una qualità di riproduzione audio stereo migliore o comunque (a seconda dei propri gusti), diversa rispetto a quella che si otterrebbe prelevando il segnale dall’uscita analogica del lettore stesso (i convertitori presenti a bordo di un lettore entry level, sono infatti per forza di cose economici e meno orientati all’audio di alta qualità); è una soluzione da prendere in considerazione per chi pensa di sfruttare il BDP 180 (se collegato contemporaneamente al TV e all’impianto Hi-Fi) anche come player “stand alone” di files audio lossless stereo e perché no, anche di CD e SACD.

 

Considerazioni finali

Il Pioneer BDP 180 pur non avendo particolari funzionalità Smart TV/Internet, ha però una apprezzabile qualità video e audio (anche con i files lossless, CD e SACD) e legge poi praticamente tutti i formati da tutte le sorgenti (dischi, supporti USB, DLNA).
Se non si dispone di un impianto di qualità propriamente “audiophile”, il Pioneer BDP 180 può tranquillamente svolgere il ruolo di unico lettore “tuttofare” (video multicanale, audio multicanale e stereo, player di rete, ecc.).
Le uniche note stonate di un apparecchio così peculiare, alla fine sono la costruzione “economica” (ma non poteva essere altrimenti visto il suo prezzo), la mancanza nel display dell’indicazione della traccia audio riprodotta (funzione utilissima se il Pioneer verrà utilizzato come lettore CD/SACD senza il TV acceso) e infine un fastidioso “bump” che si sente sui diffusori del TV (collegato in HDMI), ogni qual volta si accenda o si spenga il lettore a TV acceso, ma non avendo potuto fare le debite prove, questo problema potrebbe anche dipendere dal mio TV.
Nonostante le carenze e i difettucci sopra menzionati, penso che terrò questo lettore blu ray Pioneer collegato al TV principale nella zona living, peccato soltanto che l’impianto audio a cui potrei collegarlo sia ubicato in un'altra stanza

Aggiornamento:

Dopo aver fatto diverse prove collegando il Pioneer BDP 180 con vari cavi HDMI ad un altro TV su una diversa linea elettrica e visto il permanere del “bump” sui diffusori del TV allo spegnimento, ho infine optato per la sostituzione del lettore con un identico; il nuovo arrivato non ha mostrato alcun difetto ed è tuttora felicemente collegato all’impianto audio-video ;-)

Pro:

Molto buona la qualità di riproduzione video e molto buona quella audio (sufficientemente buona anche come CD Audio e Super Audio CD), la presenza del display, la compatibilità con la stragrande maggioranza di formati video e audio, la possibilità di riprodurre praticamente tutti i files da tutte le sorgenti (dischi, supporti USB, DLNA), la presenza di due porte USB, la conversione a bordo del flusso DSD64 -> PCM192 e la dotazione di una utilissima uscita audio analogica stereo, (vista la possibilità di adoperarlo anche come lettore CD/SACD).

Contro:

Finitura dei dettagli poco curata ed estetica un po’ “old style”, misure standard da impianto Hi-Fi a componenti separati (anche per quel che riguarda la profondità), funzionalità “Smart” molto limitate (solo YouTube, Miracast e DLNA);

Consigliato a:

Questo lettore si può certamente consigliare a chi vuole allestire un unico impianto sia per l’home theatre, sia per la musica (anche multicanale) senza spendere cifre “importanti”; a chi cerca un lettore “universale” di prezzo ancora “accessibile” che abbia una buona qualità di riproduzione video/audio (anche CD/SACD) e che sia in grado di riprodurre praticamente tutti i contenuti anche da media server DLNA.

 

Lettore blu-ray Pioneer BDP-180 (vista frontale)
Lettore blu-ray Pioneer BDP-180 (retro)