Recensione Mitchell and Johnson GL2

Pubblicato il 27/11/2017

Sujet: Riproduzione audio hi-fi

Prefazione di Marco Maria Maurilio Bicelli

Diamo il benvenuto anche a Marco, che ci ha inviato questa sua opinione circa queste cuffie dedicate al mondo della mobilità. Insomma un altro giovane si lancia nel cercare di descrivere qualcosa di complesso: di descrivere come suona un qualcosa. Estatica è un po' anche questo cercare e condividere; anche quando ci si trova davanti ad un giovane, che a fare tutto da solo rischierebbe soltanto di perdersi e probabilmente andare ad alimentare quella fin troppo folta marmaglia di esperti-ignoranti che quotidianamente incrociamo su Facebook. É proprio per questo che da curatore della sezione “Alta Fedeltà” ho unilateralmente deciso di rimpolpare e correggere la parte dedicata alla descrizione tecnica, che sul sito del produttore è decisamente mal spiegata.

Estatica, come Fedeltà del Suono, fa informazione ed evita di lanciare fumo negli occhi ai lettori, diamo il benvenuto a Marco, sperando che in futuro ci delizi con recensioni ancora più accurate e soprattutto che non dimentichi che il riferimento è il dal vivo, e non il dal morto.

PREMESSA: Ringrazio David e il team Mitchell & Johnson per avermi inviato un' unita’ di prova in cambio di una recensione onesta e priva di condizionamenti. Premetto che in questa recensione saranno presenti giudizi personali riguardo il prodotto e in quanto tali accetterò volentieri altri pareri nei commenti,siccome l’esperienza d’ascolto è prettamente personale e dipendente da diversi fattori.

PREZZO UFFICIALE: 334,89 euro

INTRODUZIONE:

Mitchell and Johnson è una azienda inglese fondata da Paul Mitchell e David Johnson nel 2011,il loro intento è quello di creare prodotti hifi dal prezzo contenuto,ma con prestazioni senza compromessi. È un’azienda particolarmente nota per la qualità dei propri diffusori e amplificatori,ultimamente si sono aggiunti nel loro catalogo tre cuffie di livello caratterizzate dalla tecnologia elettrostatica: il modello GL2 STEREO,il modello MJ2 prettamente per audiofili e il modello JP1.

Oggi recensirò il modello GL2,con la speranza di riuscirvi a portare in futuro anche il modello MJ2 in modo da potervi consigliare il miglior prodotto considerando le vostre necessità. Tengo a precisare che il modello GL2 non è prettamente “audiophile”, ma come vedremo successivamente riuscirà a fondere in maniera magistrale una tipologia d’ascolto di altissimo livello pur mantenendo una firma sonora divertente.

Voglio precisare che fiore all’occhiello di quest’azienda è l’uso di una tecnologia ibrida elettrostatica e dinamica sui tre modelli precedentemente citati,permettendo di avere il massimo della qualità di entrambi i mondi:un basso potente per la tecnologia dinamica e medi e alti naturali senza picchi in frequenza.

 

TECNOLOGIA ELETTROSTATICA: La tecnologia elettrostatica ormai è stata soppiantata da quella dinamica, poichè l’elettrostatica richiede una corrente di BIOS per funzionare, le membrane vengono infatti mosse grazie alla variazione di campo elettrico tra le membrane. All'ascolto i contro di questa tecnologia sono, usualmente, i bassi che non sono particolarmente dotati di impatto.

Mitchell & Johnson, per affrontare il problema, ha implementato una tecnologia ibrida aggiungendo anche un driver dinamico da 40 mm per sopperire alle mancanze tipiche della tecnologia elettrostatica.

Il risultato è una riproduzione naturale con frequenze medie cristalline ed alte frequenze fino a 40 Khz,con bassi intensi e profondi.

Tuttavia è necessario anche far brevemente comprendere come Mitchell & Johnson abbiano dovuto affrontare il problema del BIOS, dato che di solito abbiamo correnti di circa 500V in gioco. Essenzialmente hanno pensato di precaricare il diaframma e non gli statori, così il BIOS non serve più, in quanto il diaframma, in materiale non conduttivo tende a mantenere la carica.

CROSSOVER:

Essendo presenti due driver, è d'obbligo la presenza di un filtro crossover, che in Mitchell & Johnson hanno deciso di tagliare a 4kHz.

CONFEZIONE: In Questo caso Mitchell & Johnson non ha posto particolare cura per il packaging, situazione molto comune nel mondo audiofilo, in quanto si tende a prediligere le qualità sonora a discapito dell’estetica. La confezione di cartone,presenta nella parte frontale il logo dell'azienda, una raffigurazione della cuffia ed il logo hi-res. Ciò ci fa comprendere la compatibilità di riproduzione di file audio ad alto bit-rate ovviamente utilizzando la traccia giusta e il giusto dispositivi di pilotaggio compatibile. A mio modesto parere la compatibilità hi-res è solo una trovata marketing in quanto non ho mai riscontrato differenze degne di nota nella riproduzione. Nella parte inferiore della confezione è presente la curva della risposta in frequenza e un’immaggine raffigurante la tecnologia ibrida utilizzata.

All’interno sono presenti le cuffie con un cavo smontabile, una custodia non rigida e diversi adattatori: adattatore per l’aereo, 1x 1.2m 3.5 mm to 3,5 mm. Non è presente il telecomando compatibile con Android e Apple con i pulsanti play, back, pause,ma in quanto una cuffia per audiofili possiamo farcene una ragione. Fattore degno di nota è la facilità con cui riusciamo a pilotare le GL2,cosa non da poco in quanto la tecnologia elettrostatica come scritto prima presenta questa difficoltà.

Con un Iphone sono riuscito a portare questa cuffia ad una buona pressione sonora senza troppe difficoltà,anche se utilizzando un lettore FiiO ne ha guadagnato soprattutto il soundstage e la gamma bassa.

Il prodotto è leggero,una volta indossate non sembra di avere dei “cuffioni” in testa. É possibile adattare le cuffie al capo tramite un sistema a scatti di ottima qualità. La cuffia per il momento sembra essere molto solida e dà l’impressione di durabilità nel tempo anche se i materiali sono plastici.

SUONO: Dopo aver presentato la tecnologia ibrida utilizzata da Mitchell & Johnson,passiamo finalmente alla resa sonora(il fattore fondamentale da considerare):come accennato precedentemente queste cuffie non sono prettamente per audiofili,ma sono dirette più ad un pubblico consumer.

Questa caratteristica si nota subito dalla riproduzione della gamma bassa:è presente una leggera enfasi in questa regione dello spettro sonoro. Attenzione, è importante notare che il basso è di buona qualità,ma per i miei gusti è un po' troppo accennato. Il basso è secco e veloce,non quel tipo di basso per intenderci stile Beats,non copre le note alte e medie, ma nel pieno rispetto di quest’ultime si impone con autorevolezza.

Le note medie sono rese in modo naturale,senza essere particolarmente distanti o intime e il tutto permette una resa sonora coerente.

A mio parere lo show dello spettacolo sono le note alte:ben dettagliate,limpide senza creare quell’effetto loudness molto caro alle cuffie odierne. Gli alti ci sono e si estendono senza particolare roll-off,questa caratteristica produce un suono molto arioso e cristallino. La dinamica è ottima,con una risposta perfetta ai transienti,queste le rende particolarmente adatte a generi con la presenza di strumenti come piatti,batterie etc.

Il sound stage è coerente, certo non può competere con cuffie aperte: non troverete quell’effetto “out of head”,ma sicuramente per essere delle cuffie chiuse hanno sicuramente un soundstage al di sopra della media.

Queste caratteristiche si amalgamano,permettendo una riproduzione naturale e divertente. Le voci femminili sono rese con estrema naturalezza:ascoltando DANIELA ANDRADE in La Vie En Rose si può percepire tutta la delicatezza di questa cantante cosi come in Like a Prayer di Madonna si passa dalla delicatezza iniziale agli acuti resi perfettamente dando un senso "vivido" alla musica.

A mio parere questo prodotto si adatta a diversi generi musicali con facilita’,per queste sono adatte ad un pubblico molto ampio.

PROS:

• riproduzione naturale ed equilibrata

• ampio soundstage per delle cuffie chiuse

• pilotabilita’

CONS:

• leggera enfasi sulle medio-basse

Photographie Marco D'Adduzio
Photographie Marco D'Adduzio