Francesco Guccini - Stanze di vita quotidiana

Text of the song "Canzone della triste rinuncia"

Cd , 1974 , EMI
Le luci dentro al buio sono andate via e l'allegria comprata è già sparita, il giorno dopo è sempre la malinconia che spezza la magia di un' altra vita. La forza che ti lega è grande più di te, l'anello al collo si stringe sempre più: non dare più la colpa al mondo o a lei per la rinuncia triste a quello che non sei... Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi a buttar via nel niente solo il niente; fai mille cose, ma sono sempre i tuoi pensieri che scelgono per te diversamente. Son stanco d'aver detto le cose che dirò, di aver già fatto le cose che farò, ma è tardi, troppo tardi, piangere ormai sulla rinuncia triste a quello che non fai... Credevo l' incertezza possibilità e il dubbio assiduo l'unica ragione, ma quali scelte hai fatto in piena libertà: ti muovi sempre dentro a una prigione... Non è la luce o il buio nè l'ero ed il sarò, non è il coraggio che ti fa dir "vivrò", è solo un'altra scusa che usare vuoi per la rinuncia triste a quello che non puoi... Non voglio prender niente se non so di dare, io e chissà chi decidono ciò che posso, non ho la voglia o la forza per poter cambiare me stesso e il mondo che mi vive addosso... E forse sto morendo e non lo so capire o l'ho capito e non lo voglio dire, rimangono le cose senza falso o vero, e la rinuncia triste a quello che io ero...