Critique di Fabrizio Pucci
Quarta uscita per questa serie di cd realizzati dall'etichetta Energeia, che cerca di raccogliere le realtà più interessanti in Italia per quanto riguarda i generi dark, new wave e dintorni. Da sottolineare che quasi tutti i brani sono inediti.
Si parte con gli Essences che ci propongono con "Lady Solitude" il loro stile etereo con voce femminile: niente di originale, ma piacevoli. I Colloquio con "Metamorfosi" seguono il filone etereo, ma percorrendo strade meno battute. I Leave in Silence ("Unease") ci riportano direttamente nella new wave romantica degli anni ottanta. I già noti (ai lettori più affezionati di DADAm@g) Hiroshima Mon Amour ci propongono "Cambio", un altro pezzo convincente del loro rock/wave. Il brano "Morendo" degli Avant-Garde ha una buona melodia, ma è rovinato da un testo troppo banale.
I Deveraux, con "Corpus Maestus" sono dei perfetti cloni dei Christian Death. Per "Cado in su" degli Headrops vale lo stesso discorso fatto per Avant-Garde, ma per quanto riguarda i testi neanche i Vespertilia con "In Saecula Saeculorum" ci risparmiano numerosi luoghi comuni. Le pulsioni elettroniche di "Boredom" degli Arcadia Lugubre fanno guadagnare al gruppo la sufficienza. Giudizio pienamente positivo invece per Fading Beauty che con "Dioptra (obsessed by time") ci propongono uno strumentale che grazie ad interessanti cambi di atmosfera si fa apprezzare e ascoltare con molto piacere. Estremamente noioso il brano di Stribog intitolato "Der König in Thule", sufficienti i G.O.R. che cantano (in dialetto?) nel brano "In Saecula". Non perfettamente riuscita la sovrapposizione delle due voci in "The book" dei Sagenhaft. Concludono gli abbastanza noti Andromeda Complex con la piacevole "Terminal song" già edita sul cd "Last traces of forsaken worships", ma cui riproposta in versione demo.
Se vi siete persi in questa mole di nomi, vi riassumo i gruppi che mi hanno convinto di più: Essences, Colloquio, Leave in Silence, Hiroshima Mon Amour, Fading Beauty, Andromeda Complex.
Per finire un suggerimento ad Energeia, che ricordiamo, è una delle etichette storiche del dark italiano: perchè non decidere di ristampare su cd alcuni ottimi lavori distribuiti nel passato (in questo momento mi vengono in mente Passiflora ed Esoteria, ad esempio), compiendo in tal modo un valido recupero culturale di materiale che altrimenti rischia di essere ascoltato solo dai pochissimi fortunati che avevano acquistato tale materiale all'epoca della loro uscita?