Nichelodeon

Ukiyoe (Mondi fluttuanti)

Critique
Posté le 24/01/2015
Vote: 7/10

Dopo il monumentale cofanetto precedente, quello che comprendeva i 2 cd di InSonar “L’Enfant et le Ménure” e i 2 cd di NichelOdeon “Bath Salts”, Claudio Milano ritorna con questo "Ukiyoe (Mondi fluttuanti)", sfruttando entrambe le denominazioni che lo hanno contraddistinto nel corso di questi anni: "NichelOdeon" e "Insonar".
Il cd in formato digipack è realizzato con estrema cura, ha una bellissima grafica e il libretto presenta numerose opere dipente dallo stesso Milano. Nella confezione è presente anche il DVD “Quickworks & Deadworks", un mediometraggio del regista Francesco Paolo Paladino. Infine, come bonus troviamo un dischetto con il video di “Tutti i liquidi di Davide”, che abbiamo anche già pubblicato su Estatica nella sezione video.

Il DVD “Quickworks & Deadworks" è in lingua inglese, senza traccia in italiano o sottotitoli, ma comunque il parlato è pochissimo. Le riprese sono realizzate in location all’aperto e sono molto semplici, con inquadrature fisse. Non vi è una vera e propria storia, ma più che altro troviamo dei “quadretti” surreali con i quattro protagonisti.
Al temine del video un messaggio che riprende le due parole del titolo: “Quickworks: it is the part of the hull always immersed. Deadworks: it is the part of the hull always emerged”.
Devo dire che questo video non mi ha colpito particolarmente… se ci sono possibili interessanti sviluppi, qua siamo ancora a livello embrionale.

Passiamo all’ascolto del cd, costituito da traccie in cui la sperimentazione e la ricerca sono il cardine portante e da musiche che ormai si distanziano sempre più dal rock, con cui lasciano solo un lieve ed impalpabile cordone ombelicale. I brani rifuggono dalle strutture classiche, fluiscono su regole diverse e in alcuni momenti possono essere accostati a delle colonne sonore immaginifiche, in ogni caso a musiche che fluttuano senza costrizioni. Molti sono i musicisti che accompagnano il nostro, con strumenti orchestrali e svariate sono le voci ospiti.  Criptici i testi, in bilico tra significato e suono.
Si tratta di un disco difficile da ascoltare e assimilare, a cui bisogna dedicare tempo. E’ richiesto uno sforzo particolare all’ascoltatore per potere almeno parzialmente entrare all’interno dell’arte che costituisce. Solo voi potete sapere se siete pronti a questa sfida.

Tutti i Liquidi di Davide (2014)

An LGBT “Dada Pop” ballad - (File under: Experimental, Folk, Psych, Prog, Songwriting, Theatre, Avant, Canterbury).

This song talks about a love story between a man and a good-looking balloon called Davide/Questa canzone parla dell'amore tra un uomo e un bel palloncino di nome Davide -

Dedicated to LOVE in all its forms, against any racism and prejudice/Dedicato all'amore in ogni sua forma, contro ogni razzismo e pregiudizio -

Credits

Music and Lyrics by Claudio Milano
Arrangements by NichelOdeon/InSonar
Label: Snowdonia dischi
Year: 2014
Directed by Pietro Cinieri (ArtemikaStudio - ProduzioniVideo)
Music by NichelOdeon/InSonar
Lyrics by Claudio Milano
Concept by Francesco Paolo Paladino & Claudio Milano
With Claudio Milano (storyboard, illustrations, paintings, performance)

MUSICIANS

Claudio Milano: voices/keyboards
Erica Scherl: violin
Vanni Floreani: cister/bagpipe
Ermes Ghirardini: drums/percussion/electronics
Vincenzo Zitello: bardic harp
Vincenzo Vitti: cello
Paolo Siconofi: sound designer/editing/mixing/mastering
Mimmo Frioli: sound designer/recording/editing/pre-mixing

Original concept by Francesco Paolo Paladino

NichelOdeon/InSonar & Francesco Paolo Paladino
“UKIYOE (Mondi Fluttuanti) – Quickworks & Deadworks”

CD + DVD film
Label/Etichetta: Snowdonia dischi (SW077)
Distribuzione/International distribution: Audioglobe

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AUDIO LINK:
https://soundcloud.com/nichelodeon
https://soundcloud.com/insonar

LYRICS/TESTO:

“Alla fine del mondo
ti ho lasciato un sorriso, al bisogno”

Davide che ha le ciglia più lunghe del mondo
non abbastanza da rubare luce agli occhi
Davide che un lampo lo ingoia
con un drink, quattro pastiglie e uno slip bagnato
Davide che si veste di buio
promettendo di dividerlo assieme al tuo
per fabbricarsi un piccolo sole
per fabbricarsi un piccolo sole
per fabbricarsi un piccolo sole
o almeno ci proveremo
o almeno ci proveremo

Davide e le sue autostrade nelle vene
che s'arricciano, tralci contro un muro
Davide è il lunapark di sinapsi
che al mattino, non sai più dov'è
Davide che brucia il tempo
in un sogno feroce come centostelle
rubate a un bambino
il giorno di Natale
o la notte di San Lorenzo
quando stelle e rimorsi
han risalito la corrente
sperando di non trovare un orso,
quando Babbo Natale
ha deciso di andare via
y no quiere volver,
cocou c'est la mort/(merde)

E si, che chi ti vuole bene davvero è un dottore,
trasforma ogni tua scemenza in qualcosa di importante,
anche nel rimprovero, scioglie i nodi,
senza difendere i suoi
e ti permette di entrare nella sua pancia,
dove ha nascosto non detto, paure,
ridendo una volta alla luce,
per il tuo "ammazza che roba",
anche se è solo merda
anche se è solo merda
pelle è difesa e contatto
pelle è difesa e contatto
anche se è solo merda
anche se è solo merda
anche se è solo merda
anche se è solo...
Separa lunghe ciglia, con un bacio, un morso,
se necessario bevendo le tue lacrime per dirti
"pure queste sono più dolci delle mie, bastardo”
ma le tue,
no, io non le ho mai conosciute
e a che pro se ho invece avuto in dono un gioco ormai perduto?

Davide che sa quando un albero cade
non fa mai rumore quanto le sue assenze,
di quando un quartino di speranza s'affaccia
e allora si diamoci fuoco a Roma, ora!
Ma per favore che duri soltanto una notte e così sia - Maria der Knotenlöserin -
perché non resti più niente
che cardio-ipertrofia
e due buchi sul collo e dieci anni di meno
una brocca di umori vivi in fermento
e un mare in piena che mescola corpi
affogando la luce nel buio per uscirne vivi,
strizzando con forza le idee
strizzando nei pugni le idee
strizzando con forza le idee
nei pugni le idee

Davide di questa lagna e quel che dura ti sbagli,
no, non me ne frega niente
il tempo muta in proiezione ed un “grazie”
che un giorno avrà altri occhi
stelle e spalle più forti
perché l'unica luce che non so e di cui non chiedo possesso
un giorno l'ho vista in...
“maggiore o minore?”
“Te”

Nichelodeon - Ukiyoe (Mondi fluttuanti)

Nichelodeon

Ukiyoe (Mondi fluttuanti)

Cd, 2014, Snowdonia
Genre: Sperimentale

Tracks:

  • 1) Veleno
  • 2) Fi(j)ùru d'Acqua
  • 3) Marinaio
  • 4) Ohi Mà - Nel Mare che hai Dentro
  • 5) I Pesci dei tuoi Fiumi
  • 6) MA(r)LE

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