Ivano Fossati - Macramè

Suivre texte "Labile"

Cd , 1996 , Columbia
Scivolo come le nuvole di notte e sto contento amore che t'avevo caricato nel mio sangue non ti ci vedo, non ti ci sento passo sul ciglio del mondo disattento dal lato occidentale delle cose m'incanto, mi disincanto scivolo come le acque delle regioni senza vento quanto amore ando' sprecato amando - disanimando ti ricorderai di me? ti ricorderai? Labile Comprendo appena la ragione stessa del mio canto e cerco un confessore ideale, si un'alleanza, un controcanto inseguo qualcosa che migliori profondamente la Storia è inabitabile è labile e il suo tempo non vale niente mi dicono che Dio esiste ma si accontenta di camere doppie con la vista siderale mentre qui danoi piove sempre si ricorderà di me? si ricorderà? Labile meno che umano sto fra le gambe del mondo lubrificato - facile con la faccia di terra e di gesso maledetto tirassegno futile accoltellato alle radici gonfio di canto come una tromba suonata da un dio senza note di passaggio solo un vortice tardo - barbarico Ho sognato una vita di stagioni sicure ero il padre e la madre di azioni del caso e dell'orgoglio.