IN.VISIBLE
Exotic White Alien
Un disco come questo ha la sua ragione d'essere nel momento che si riesca o meno a dimostrare che la musica rock non può essere nel nuovo millennio solo il frutto di una deriva narcisista e di un pensiero unico schiavo del totalitarismo, ma il naturale processo di disintegrazione stilistico che passa in secondo piano per lasciare la scena a un modello ideologico. Quella spina dorsale che da sempre ha fatto declinare canzoni apparentemente simili verso la forma più popular di antagonismo sociale e culturale, piuttosto che verso il puro e semplice edonismo svuotato della sua carica eversiva. In.Visible è il progetto solista di Andrea Morsero (musicista, D.J, performer piemontese), un vero crogiolo di esperienze che imbastardisce tutto quello che tocca o partorisce.
Il vero fascino di queste nove tracce deriva non tanto dall'eclettismo di questo artista, che usa l'elettronica come un elemento purificatorio per riportarci indietro nel tempo, ma dal valore assolutamente inedito dell'uso di vecchi codici condivisi. Non è difficile scorgere un uso della voce e delle sonorità che sembrano riportare alternativamente a una commistione tra un pezzo dei Doors e dei Depeche Mode o tra un pezzo di David Bowie sulle note dei Joy Division. Il tutto immerso in una bolla spacerock e darkwave che annichilisce la rabbia prima che il dub faccia annegare in una sorta di crociata anti-pop gli ultimi residui di pura e semplice operazione revivalistica.
Il risultato è tanto folgorante quanto esoterico nel momento che appare dimostrata la tesi che pur utilizzando vecchi arnesi carichi di citazionismo al limite dell'ubriacatura, si possa ugualmente estrapolare una filosofia sonora del tutto originale. Non di meno risulta chiaro che questo timbro musicale sia classificabile come una semplice new wave contaminata dalla psichedelia, da atmosfere gotiche o speziature orientaleggianti.
Secondo un approccio culturale, che definiremmo avanguardista, da elementi figli del situazionismo nascono nuove visioni e nuove fascinazioni semplicemente decontestualizzando i significanti per creare nuovi simboli e significati. In poche parole un lavoro dadaista che rifiuta la logica e la ragione per lasciarci semplicemente dei frammenti di sensazioni grezze mescolate fra di loro. Elementi che sfuggano dal loro naturale collocamento per evitare di creare un effetto associativo, ma che sappiano scuotere l'anima. La vera anima del rock. E seguendo le tracce di band come Tool o Faith No More (che Angel Dust sia un'elegante omaggio?) Morsero ci consegna una manciata di frame, dove ogni elemento ci apre la mente progressivamente dal passato verso il futuro.
IN.VISIBLE
Exotic White Alien
Genre: New wave , Avanguardia , Elettronica
Tracks:
- 1) Water Intro
- 2) Angel Dust
- 3) Black Soul Survivor
- 4) Blood
- 5) Sensation
- 6) Diamond
- 7) Indian Flower
- 8) The Prophet
- 9) Water reprise