Esoterico
Il dissoluto archivio
Il dissoluto Archivio 2001-2002 rappresenta la summa della musica e dello stile proprio di questa stravagante band emiliana, un CD-R autoprodotto ma comunque realizzato professionalmente e dotato di un packaging dallo stile grafico che contribuisce a renderne sfuggente la classificazione: troppo colorato per poter essere considerato dark, troppo pulito nella grafica e nella scelta dei font per venire giudicato metal, troppo alternativo per essere considerato mainstream, troppo geometrico per poter venire classificato glam.
In apertura troviamo non un brano musicale, ma un video. La prima traccia è infatti rappresentata dall’mpeg Mi punirà, videoclip “ruspante” (sembra girato all’interno di un casolare) e condito di effetti speciali digitali psichedelici, sembra la degna prosecuzione del percorso intrapreso con il video In modo improprio, fatto circolare in formato VHS tra gli addetti ai lavori attorno al 2000-2001. Qui Gianluca Bombini, in arte “Julia”, appare in gran forma, come divo glam e figura androgina al centro dello spettacolo, affiancato da musicisti che, al contrario di lui, sfoggiano truci parvenze mascolinamente metallare. Ecco il Bombini strabuzzare gli occhi nudo con due candele accese in mano, esibendosi negli abituali sberleffi e smorfie facciali caratteristici della sua maschera Julia, mentre Fearbringer (alis Luca Grandinetti) percuote tumultuosamente il suo basso elettrico agitando i lunghi capelli celato dietro ad una maschera bianca ed inespressiva. Quasi l’antitesi vivente di Julia.
La prima traccia vera e propria del CD è la seguente Il crollo, un brano lento e più poetico, che prende il via sulle note di un pianoforte sintetico, e che ricorda in qualche modo l’opera di Franco Battiato. Forse una citazione voluta? “Il crollo esistenziale delle mie emozioni nasce da superflue perversioni fluttuanti adesso… il moto ondoso instabile delle mie emozioni muore senza soluzioni dentro me stesso…” Bombini si confronta ancora una volta con una esplorazione introspettiva alla ricerca di verità nascoste nel proprio animo e nelle proprie emozioni. Questa Il crollo è ad ogni modo una delle più belle e riuscite canzoni contenute nel CD-R e offerta propriamente in apertura dello stesso.
Passano via senza lasciare troppa impressione i successivi quattro brani in cui lo sforzo creativo sembra aver dato meno frutti rispetto alle altre hit: In senso lato (chitarre distorte, tappeti sintetici e drum-machine quasi techno o EBM, dove il testo “Dipingimi pazzo isterico, fottutamente esoterico” potrebbe rappresentare il motto della band), In fondo ad esso (forse il brano in cui è più marcatamente presente l’influenza mansoniana), Senza un perché (il più interessante tra questi pezzi minori: “E l’occhio sonnolente della notte affascinato dal ronzio vibrante dell’effimero si chiude”), Lo sguardo (ritmiche più elettro-industrial su cui si innesta la poesia del Bombini “vorrei dimenticare quella parte di me che vorrebbe dimenticare tutto di te”).
Dobbiamo arrivare alla penultima traccia per gustare finalmente l’esplosione della teatralità di “Julia” e della strabiliante In modo improprio, di cui, purtroppo, nel CD non ci viene offerta anche la traccia video. Dal brano manca il cappello introduttivo parlato, presente nel video, e si parte subito con la graffiante chitarra elettrica distorta di Marcinkus. Ed è qui che la maschera trova la sua più ampia e invadente rappresentazione e si interroga sulla propria natura: “Chi sei? In verità-à-à l’astratto, l’ambiguità.” La maschera è al contempo manifestazione dell’io interiore, ma anche sua prigione: “Cado in un baratro senza amore neppure per me. A volte sono libero soltanto se l’io muore dentro me”. E così “Julia” mette in scena la dicotomia tra amore ed odio di sé e della propria vera natura interiore che manifesta attraverso la volontà della maschera che sembra inizialmente prendere il sopravvento: “Volerlo follemente, in modo improprio e poco intelligente, delirante ed in sinuosamente… lei vive”, ma che, dopo la lotta tra io e non io, ne esce definitivamente sconfitta: “Amarti follemente in modo improprio e poco intelligente delirante ed in sinuosamente… lei muore!”
Nell'ultima traccia, Mi punirà, versione audio di quanto offerto nel video, “Julia” mette in atto un processo contro sé stesso, sottoponendosi al severo giudizio di Gianluca Bombini (o viceversa, i ruoli tra persona e maschera possono invertirsi in qualsiasi momento). “Accuso gli altri, ma sono velenoso, sputo sentenze senza pensare”, si autoaccusa Gianluca/Juli, “Il male della vita, della speranza, della coscienza. La negligenza, l'insofferenza, l'incoerenza. È uno schifo, è uno schifo.”, si rimprovera. La sentenza non può di conseguenza che essere severa, e Julia vorrebbe applicarla da solo, “Vorrei punirmi, ma non riesco. La vita lo farà, qualcosa lo farà”.
Usciamo così profondamente turbati dall’ambiguo side-show messo in scena dagli Esoterico, ma soddisfatti sapendo di aver osato varcare la soglia di un mondo parallelo in cui il doppio manifesta il suo disagio esistenziale, rivelando il proprio io nudo, ed esterna la sua nausea nei confronti della mediocrità con un linguaggio estremo, che prende forma nelle smorfie maligne di un folletto androgino di nome “Julia”.
Esoterico
Il dissoluto archivio
Genre: Dark , Metal , Gotico
Tracks:
-
1)
Mi Punirà Traccia CD Rom
- 2) Il Crollo
- 3) In Senso Lato
- 4) In fondo ad Esso
- 5) Senza Un Perché
- 6) Lo Sguardo
- 7) In Modo Improprio
- 8) Mi Punirà