Claudio Lolli - Extranei

Suivre texte "La canzone del principe rospo"

Cd , 1980 , EMI
Si potrebbe parlare delle parole e della loro strana mania di mettersi insieme, basta una penna o una bocca disposta all'amore e niente più le trattiene e si potrebbe discutere se, c'entra qualcosa o qualcuno con quello che hanno da dire e indagare nei sogni di chi, la notte vanno a dormire e si potrebbe parlare di come lasciarle libere e di come tererle in prigione. Ma mancano, per troppa libertà mancano, non si sono lasciate sfuggire questa occasione e mancano quindi, purtroppo mancano, le ultime parole di questa canzone. Pensare che avrei voluto parlare sul tema "attualità e tradizione", prendermi il gusto di analizzare il mondo tra morte e resurrezione e avrei voluto parlare di me, di una storia che il ritmo era il solito e di un'ossessione e avrei voluto parlare di te, della tua liberazione e avrei voluto parlare di noi, del perchè siamo così estranei così lontani. Ma un ladro o forse il vento, ha fatto sparire un capitolo della mia relazione sugli esseri umani, e mancano quindi purtroppo mancano, le ultime parole di questa canzone. Potrei allora parlare di una vecchia storia ambientata in un bosco, della meravigliosa trasformazione del principe rospo, bastano pochi elementi: l'amore e una principessa, per mettere insieme una strofa e mandare via la tristezza. Ma le congetture sul principe rospo potrebbero risultare infinite, sarà davvero tornato al suo trono, al suo posto, sarà ancora nel suo stagno color antracite. E si potrebbe discutere se la principessa avesse o meno le calze di rete e se le nozze siano state o no santificate da un prete, sarebbe inutile azzardare un parere, poi, sugli sviluppi di questa strana improbabile unione, perchè un principe ha sottratto alla storia, i dati statistici sui rospi e la loro estinzione e mancano, quindi purtroppo mancano, le ultime parole di questa canzone.