Questa serata fa parte della seconda edizione di "Musica che cura, musica che accompagna" e presenta un originale connubio tra medicina e musica.
Michele Altieri, specialista in Oftalmologia all'ospedale di Sestri Ponente di Genova, ha presentato e spiegato questi collegamenti.
Diverse cose legano Johann Sebastian Bach e George Friederic Handel. Sono nati in Germania nello stesso anno, il 1685 e sono stati tra i più grandi compositori del periodo barocco. Malgrado questo, durante la loro vita non ebbero mai l'occasione di incontrarsi e conoscersi.
Ebbero entrambi problemi con la vista, la cataratta all'epoca era una grave malattia e a poco a poco diventarono ciechi. Per una strana coincidenza si affidarono entrambi al dott. John “chevalier” Taylor (1703-1772), che fallì entrambi gli interventi. Molti indicano questo dottore come un ciarlatano, ma secondo Altieri operava con i pochi mezzi e le poche conoscenze dell'epoca e non bisogna quindi denigrarlo per questo.
Dopo questa interessante introduzione, l'ensembre ha iniziato il concerto.
Si parte con degli estratti di "Water music" di Händel: Ouverture, Bourrée, Aria (Suite 1 FA); Alla Hornpipe, Minuetto (Suite 2 RE); Minuetto, Allegro (Suite 3 SOL).
Il titolo di musica sull'acqua deriva da un desiderio di re Giorgio I nel 1717, che aveva chiesto un'esecuzione mentre la sua chiatta navigava sul fiume Tamigi. Il 17 luglio di quell'anno, 50 musicisti suonavano su una chiatta adiacente a quella del re, che ascoltava l'esecuzione con alcuni selezionati amici.
L'estratto intitolato "Jesus bleibet meine Freude" fa parte di una cantata J.S. Back in cui si inserisce la soprano. Pezzo celestiale che a volte è utilizzato anche nelle cerimonie e nelle festività.
Sempre di Back è stato suonato un estratto della Suite n.3 BWV 1068: Aria, Bourrée, Giga. E' un pezzo intitolato "Aria sulla IV corda" ed è molto noto in quanto utilizzato in una versione reinterpretata dagli Swingle Singers nella sigla di SuperQuark, il popolare programma culturale che fu condotto da Piero Angela.
La soprano rientra per cantare l'aria "Lascia ch'io pianga", uno dei pezzi più famosi dell'opera Rinaldo di Händel.
Il concerto termina con "Contrapunctus XIX, fuga a tre soggetti" dalla raccolta di composizioni "L'arte della fuga", pezzo più tecnico e molto bello.
Dopo i fragorosi applausi di fine concerto, l'ensemble suona un bis con la presenza della soprano.
Davvero un'ottima serata, amplificata sia dalla bravura dei musicisti, che dalla meravigliosa ambientazione dell'oratorio.
Hanno partecipato anche alcuni studenti ed ex studenti della scuola secondaria Centurione, che ospita l'indirizzo musicale delel scuole medie.
Piacevole sorpresa al termine del concerto, il rinfresco offerto in una sala adiacente. I soldi devoluti con le offerte, andranno per sovvenzionare il restauro di una antica statua dell'oratorio
Ensemble di archi de "L'accademia del chiostro"
Valerio Giannarelli (violino principale), Barbara Bosio, Michela Cambrea, Angelo D'Amico, Youliana Kissiova, Roberta Pietropaolo, violini.
Simona Merlano, Maddalena Vitali, viole.
Donatella Ferraris, Nadia Lantero, violoncelli
Piero Ferrari, contrabbasso
Mario Del Grosso, clavicembalo
Stefania Pietropaolo, soprano
Direttore Massimo Vivaldi