Anche questa volta un top di gamma, ma nessuna velleità di Alta Fedeltà, un semplice sistema mini Hi-Fi di Panasonic: l’SC-PMX100.
PREMESSA
Il fatto interessante è che Panasonic ha sempre molto ben chiara la qualità dei propri dispositivi, quello che mi piace è che, sebbene come sempre nel marketing compaiano alcune frase sbalorditive, l’azienda ha ben presente che la riproduzione Hi-Fi ha delle regole ben precise tali per cui non si può parlare sempre di Alta Fedeltà, indi per cui ha ben chiaro che il suo top di gamma pur rimanendo validissimo compete con i sistemi Hi-Fi di fascia entry level.
RINGRAZIAMENTI
Come sempre più ringraziamenti all’inizio della recensione:
il primo a voi lettori, il secondo ai ragazzi di Panasonic Italia, tra cui Alessio Masi che mi sopporta nelle mail che vanno sotto il nome: “Che mi mandate di bello?”.
UNBOXING
PACKAGING
Il packaging è sempre ben curato come sempre per Panasonic: una scatola nera con rappresentato il sistema e le sue funzionalità; all’interno un imballaggio preciso che permette a tutto di essere riposto all’interno in modo solido e sicuro.
BUNDLE
Il bundle è composto da:
telecomando (pile incluse),
cavo antenna FM,
cavo di alimentazione,
due cavi di potenza in rame e dalla sezione di 0.75mm2 per collegare i diffusori all’amplificatore,
garanzia e manuale dell’utente.
MATERIALI
Per la sezione di controllo (sorgente + amplificaotore) Panasonic ha scelto un case in alluminio ed acciaio così da avere un prodotto solido, ma in parte leggero e piacevole alla vista.
I PCB sono di buon livello, il circuito prevede utilizzo di componentistica discreta solo a filtro d’uscita dell’amplificazione, mentre per il resto prevede uso di componentistica SMD.
L’alimentatore è di tipo switching ma di buon livello.
Il lettore CD è meccanicamente isolato dal resto del corpo.
I diffusori sono in MDF non di prima qualità, ma la loro costruzione rimane solida. Gli altoparlanti prevedono l’uso di tecnologie non all’ultimo grido, ma sono sicuramente funzionali e proporzionati al costo dell’impianto.
DESCRIZIONE
In primis come sempre eccovi il link al produttore: http://www.panasonic.com/it/consumer/home-entertainment-e-audio/system-hi-fi/sc-pmx100eg-s.html#
Quello che sicuramente si può evidenziare è la quantità di connessioni in ingresso.
Vi è la possibilità di connettersi via Bluetooth con anche la possibilità di sfruttare la tecnologia NTI per connettersi automaticamente.
Vi è la connessione LAN e Wi-Fi per connettersi alla rete, e connettere l’SC-PMX100 ad altri diffusori wireless di Panasonic (come quelli della serie ALL recensita qualche tempo fa di cui il PMX100 fa parte).
Inoltre vi è un ingresso analogico, un ingresso USB di tipo A per chiavette e Hard Disk esterni, ma non solo: vi è un ingresso USB di tipo B che permette all’SC-PMX100 di ricevere segnali direttamente da PC o MAC funzionando essenzialmente da DAC accettando segnali PCM fino a 24bit/192kHz.
Ma non solo l’SC-PMX100 è anche dotato di un lettore CD meccanicamente isolato dal resto della componentistica.
Vi sono poi due potenziometri per controllare il livello dei bassi e degli altri ed ovviamente il potenziometro del volume; tutti questi agiscono digitalmente.
Inoltre oltre all’uscita diffusori vi è l’uscita cuffie.
I diffusori sono dei piccoli diffusori da stand, con una profondità raddoppiata rispetto alla classica T&S, il che permette di raggiungere frequenze più basse. Sono strutturati a 3 vie, anche se personalmente li definisco comunque a due vie per il fatto che il supertweeter che agisce fino a 100kHz si attiva al di fuori dei limiti della percezione umana. Il woofer è un midwoofer da 4 pollici con cono in fibra di bambù e classico magnete in ferrite, ovviamente a corsa lunga. Il tweeter è invece un classicissimo tweeter a cupola morbida in seta trattata. Il super-tweetr sembra in titanio. il filtro crossover è posizionato in prossimità del woofer (se presente avrei dovuto spaccare i diffusori per scoprirlo… ma vedremo più avanti come esso sia strutturato). Il super-tweeter è invece filtrato a parte. Il cablaggio interno è fatto con cavi in rame da 0.5mm2; la morsettiera è una classica morsettiera a vite che accetta cavo spelato e forcelle.
TEST
Partiamo dall’uscita più critica: quella cuffie.
La corrente continua residua è quasi nulla ed eccedeva il limite minimo della mia strumentazione, il che non vuol dire che sia zero (è impossibile) semplicemente rientra almeno nei FemtoWatt.
Questo è il dato buono … ora vengono i cattivi ad interrompere il momentaneo idillio dato che vengono forniti soli 1.3V e 15mA. In essenza è un uscita di linea ci pilotate forse delle in-ear ma una qualsiasi cuffia per lo meno decente non verrà mai pilotata decentemente, funzionare funzionerà, ma funzionare non è suonare.
La linearità di amplificazione è raggiunta solo tra i 35Hz e i 7kHz gli estremi sono a -6db i 20Hz e i 20kHz a -4.5db. La fase non subisce rotazioni estremissime, ma non è lineare.
Il THD si attesta a 0.005%.
Come si vede i filtri agiscono sui bassi con un + - 8db sui bassi e con un +8db -7db sugli alti e lasciano intatta la gamma media dato che agiscono sui bassi e medio-bassi e sui medio-alti ed alti.
Con i diffusori la situazione migliora notevolmente e vengono forniti 12V e 5 A (oltre va in protezione) essenzialmente questi due dati ci mostrano come l’amplificatore funzioni bene soprattutto con impedenze di 4Ohm o inferiori.
La corrente continua residua è di 2.2nW.
Il THD si attesta a 0.1%.
Passando ai diffusori si può notare che il woofer non pare filtrato, ma lavora bene mantenendo sempre una notevole pulizia. Il tweeter raggiunge un picco di +11db a 15kHz, ma ritengo sia filtrato con un semplice condensatore attorno ai 2.5kHz, come ogni tweeter a cupola morbida presenta una maggiore distorsione. Il supertweeter invece entra in azione oltre i limiti dell’orecchio e del mio microfono da misurazione. Il reflex posteriore cerca di recuperare ulteriori 20-25 Hz in basso e nel farlo presenta una distorsione di circa il 3%.
La risposta all’impulso è buona e discretamente veloce.
USO IN GAME
Ho provato il sistema in game soprattutto con le cuffie, non è l’uso migliore, se dovete usarlo in game usarlo coi diffusori è nettamente meglio, come vedremo anche con la riproduzione musicale in cuffia, L’SC-PMX100 in cuffia non brilla. Questa inefficienza già si può predire dagli scarsi risultati elettrici dell’uscita cuffie. Coi diffusori l’immersività persa con le cuffie si recupera, si può scegliere se giocare in stereo o inserirlo un semplice surround supportato da una scheda audio multicanale (sfruttando l’ingresso analogico).
USO CON I DIFFUSORI
Amplificatore per diffusori è quello per cui il circuito è studiato, suona meglio nel senso spaziale e posizionale del termine con diffusori a bassa impedenza (i diffusori che ci affianca Panasonic sono diffusori da 3Ohm). Dotato di un quantitativo di THD maggiore di quanto sia abituato il difetto è notevolmente rientrato con diffusori a bassa impedenza ed infine i suoi di cui avete visto i test a dimostrazione di come esso lavori effettivamente con diffusori a bassa impedenza.
Suona bene per la sua categoria, un suono che risulta non perfettamente pulito e chiaro, ma abbastanza ben posizionato e per quanto permettono le dimensioni … completo. Ricco di bassi con alcune tracce anche se posizionato ad un metro dalla parete di fondo erano presenti dei rigonfiamenti in gamma bassa, efficace in alto, una gamma media presente in maniera efficace. Non completamente naturale come suono, ma certamente interessante per quanto riguarda il riferimento alla gamma ed al prezzo.
USO CON LE CUFFIE
Non tira fuori nulla, pulito è pulito, ma sentire musica è altra roba ci vogliono più di quel pugno di mosche che tira fuori in cuffia per divertire ed appassionare, ci ho ascoltato un paio di tracce, nulla di più viene fornito più come uscita jack che come uscita cuffie.
Per chi non l’avesse capito non c’è nulla niente dinamica, niente profondità, corposità o altro … Come quando si cerca di ascoltare in cuffia da un’uscita di linea.
ALTRI INGRESSI E LETTORE CD
Gli ingressi Bluetooth e wireless stupiscono per la loro pulizia e capacità di riprodurre bene il segnale audio confermando quanto fatto di buono da Panasonic per quanto riguarda questa tipologia di interconnessione, intuitiva e comoda da smartphone o tablet.
Il lettore CD pur essendo isolato meccanicamente beneficia sicuramente della possibilità di interfacciarsi direttamente con l’amplificazione, ma non stupisce in modo particolare e lo si può considerare nella media dei lettori CD implementati su questi prodotti. Si possono escludere vibrazioni anche perché il sistema non produce poi molte vibrazioni, più che altro la meccanica semplice e la sezione di lettura sono i principali indiziati di questa inefficienza. Tuttavia è da dire che la mancanza di un lettore CD sarebbe stata giustamente considerata una grave mancanza.
VIDEORECENSIONE
CONCLUSIONI
Il sistema SC-PMX100 convince per quanto lo faccia inerentemente alla sua fascia e non in confronto a sistemi Hi-Fi a componenti separati. Ragionando sui costi non si può tuttavia fare un sistema Hi-Fi a componenti separate che possa costare quanto il sistema Panasonic, ma soprattutto non si avrebbe la stessa connettività disponibile invece sull’SC-PMX100.
Rispettando i costi si otterrebbero dei diffusori assai simili, un amplificatore comparabile (anche se maggiormente idoneo ad impedenze di 8ohm), un lettore dello stesso livello ed un DAC peggiore.
Per chi vuole un sistema Hi-Fi a componenti, o per lo meno migliore e spendere anche di più, Panasonic lascia giustamente il posto a Technics, un marchio noto a tutti gli appassionati appena tornato sul mercato, anche se a costi per ora notevoli, ma con cui sono già pronti prodotti più accessibili a tutti.