Complice il fatto che siamo in ferie a La Thuile, decidiamo di andare al concerto di Gabbani che si svolge il 22 luglio 2017 a Druges, una frazione di Saint-Marcel.
Non proprio vicino, pur essendo sempre in Valle d'Aosta, dista circa 1 ora e mezza in auto. Parto per le 11:30 e arrivato in zona c'è già un forte flusso d'auto. Ad un certo punto gli organizzatori ci fanno parcheggiare nel parcheggio P7, situato a circa 1.300 metri di altezza.
Ci danno una piantina della zona e scopriamo che dobbiamo fare circa 45 minuti di strada a piedi, passando per strada asfaltata o sentiero.
Ci buttiamo in uno dei numerosi prati per mangiare e al termine saliamo per il sentiero.
Arrivati a destinazione, lo spettacolo naturale è emozionante. Siamo a 1.600 metri in un ampio prato cirdondato dalle montagne.
Saint-Marcel Les Druges è l'unico posto in Valle d'Aosta raggiungibile con l'automobile, dove si vede tutto l'arco alpino, dal Monte Rosa al Monte Bianco.
La gente è molto numerosa, la maggior parte è già stesa sull'enorme prato di Druges. Il palco è inaspettatamente piccolo e basso, probabilmente ciò è dipeso dalla location. Anche le casse sembrano minute come dimensioni, rispetto all'enormità dello spazio, ma anche qua bisogna fare i conti con la località e il fatto che non c'è la corrente, camminando infatti ho visto 2 generatori.
Ci sono alcuni stand con bibite, roba da mangiare, magliette di Saint Marcel. Nessun gadget di Gabbani, non c'è la possibilità di acquistare dei cd.
Verso le 15:30 uno speaker ci informa che tra poco ci saranno le prove, ma il tempo passa e non c'è nessuna prova.
Decidiamo allora di fare un giro per una stradina e ad un certo punto ci troviamo davanti al rifugio dove uscirà Gabbani. Attendiamo l'uscita (che avviene poco dopo le 17) per fare qualche foto e poi torniamo nel grande prato del concerto.
Data la grossa quantità di persone, non riusciamo a guadagnare le primissime file, ma siamo abbastanza vicini per assistere bene al concerto e per fare qualche foto.
Si riesce a vedere perchè quasi tutti sono seduti sul prato.
L'impianto audio, che mi aveva lasciato perplesso per dimensioni, riesce comunque a diffondere un volume buono, almeno rispetto alla posizione dove mi trovo.
Il concerto offre un pop allegro e spensierato, ma mai stupido, Gabbani sembra spontaneo e si avventura spesso in mezzo al pubblico. Dopo qualche canzone inizia a piovere, fuori k-way e ombrelli. Il palco viene coperto da un tendone e anche Gabbani si infila un k-way.
Suona i principali brani da "Occidentali's karma", ad "Amen", da "Pachidermi e Pappagalli" a "Tra le granite e le granate".
Suona anche due cover, Susanna di Adriano Celentano e Vengo anch'io, no tu no di Enzo Jannacci.
Durante il concerto Gabbani canta, suona la chitarra, in un brano suona le tastiere e in alcuni brani duetta con il fratello alla batteria.
Verso la fine del concerto presenta i musicisti: Davide Cipollini alla chitarra, Giacomo Spagnoli al basso, Lorenzo Bertelloni alle tastiere e Filippo Gabbani alla batteria.
Il concerto termina verso le ore 18:30 con un inevitabile bis di Occidentali's Karma dove si alzano tutti in piedi e non si vede più nulla. Quando la musica è verso la fine, Gabbani è già andato via, mentre sul palco rimangono gli altri membri della band.
Un concerto che complice anche la location magica, è stato davvero bello, più di quanto mi sarei aspettato.
Tra le critiche migliorative che suggerisco per la prossima versione del Festival, è quella di posizionare il palco ad una altezza molto maggiore, in modo che sia più visibile da distante. Benvenuti sarebbero anche miglioramenti dell'impianto audio per potenza e qualità.
So che ci sono state delle polemiche da parte di chi è non arrivato con un certo anticipo. Infatti dalle 14 la strada è stata chiusa a circa 13 km dal punto del concerto. Sono stati messi a disposizione dei bus navetta che portavano su le persone, però malgrado la capienza elevata di una 70ina di posti, i tempi sono stati lunghi. Ma si sa... Chi tardi arriva, male alloggia, non è pensabile partire all'ultimo momento per un evento di questo tipo, in alta montagna.
Dopo il concerto decidiamo di fare una passeggiata, per attendere l'enorme coda che si è formata a scendere.
Al termine del giro iniziamo a scendere per tornare al parcheggio, malgrado sia passato quasi un'ora dal termine, passiamo tra le macchine in coda. Tra le varie auto che sorpassiamo a piedi, c'è anche il furgone con i membri del gruppo, ma senza Gabbani. Ad un certo punto sentiamo della musica live, un rock energico che attira la nostra attenzione. Il posto dove suona il gruppo si chiama "Locanda del diavolo" e decidiamo di fermarci a mangiare, visto l'interessante e variegato menu che viene preparato all'aperto: grigliata, hamburger, pizza, ecc.
I tavoli sono praticamente tutti occupati, c'è molta gente che mangia seduta per terra, noi ci mettiamo in un casolare con tavoli, sempre del locale, nel quale però non è presente illuminazione! Per fortuna un po' di luce passa tra i pali di legno delle pareti e mangiamo con serenità, anche perchè fuori il tempo è minaccioso.
Dopo la cena, ascoltiamo un po' di brani del gruppo. sedendoci nei tavolini di fronte al posto dove si esibiscono. Sono i "Radioallarme" e suonano un rock molto tirato cantato in italiano. Ci gustiamo un caffè e il gruppo termina la sua esibizione. Ci affrettiamo a proseguire la strada verso il parcheggio, il tempo è sempre più minaccioso ed infatti dopo pochi minuti inizia a piovere, sempre più forte. Raggiungiamo l'auto fradici!
Ringraziamo la Valle d'Aosta e il festival Musicastelle, dove in altre date hanno suonato anche Paola Turci, Ermal Meta e Carmen Consoli, per aver organizzato questi concerto gratuiti in alta quota, che permettono di vivere buona musica in un paesaggio mozzafiato. Ottimo anche il comportamento delle persone presenti, che non hanno sporcato il luogo e sono state molto educate.