Will'o'wisp
Kosmo
Kosmo è il titolo del nuovo album dei Will ‘O’ Wisp, realtà nostrana sempre più celebre nel panorama metal. Il disco, prodotto e distribuito dalla genovese Nadir, consta di ben dodici canzoni per uno stile poco inquadrabile, sempre in bilico tra metalcore, divagazioni progressive e spruzzi di metal estremo. Una ricetta sicuramente ambiziosa e complessa che ora andremo ad analizzare.
Un’introduzione arabeggiante, perfettamente in linea con l’artwork molto curato, ci introduce all’album. La successiva Five Colours, invece, mostra la vera anima del gruppo con tutti gli elementi sopraccitati. La chitarre mutano in continuazione, tra inflessioni melodiche, sprazzi prog e cadute nel più puro metalcore. La voce di Deimos, pur graffiante e decisa , risulta essere monotona a tratti, a causa del suo scream monocorde. La produzione pulita dona grande risalto al lavoro della sei corde di Paolo, la quale sovente, insieme al drumming, ricorda i Meshuggah per i vari controtempo. La proposta, molto intricata,pare leggermente sconclusionata alle mie orecchie. A mio modesto parere, sia ha l’impressione di ascoltare un mix di generi che presi singolarmente, a livello di esecuzione, sono molto buoni ma che miscelati insieme non hanno lo stesso impatto. Difficile trovare sezioni memorabili in un lavoro che punta molto sulla tecnica esecutiva.
Alcune tra le sezioni più violente si hanno con Persecution, anche se sempre mediate da un riffing di chiaro stampo progressivo/alternativo con alcuni spunti che potrebbero ricordare i Soilwork più moderni. Le tastiere si sottofondo che possiamo trovare in più composizioni donano un’aura estraniante al disco ma ciò non basta a livello di impatto. I continui stacchi a base di fraseggi di chitarra ed i successivi controtempo non stupiscono più, specialmente se spalmati su di un dico di tale durata. Difficile distinguere le composizioni in quest’album e nonostante l’impegno profuso dai musicisti, non ne riesco ad apprezzare la proposta. Arrivati alle divagazioni tribal-industrial di Going Back (My Samsara) una leggera sensazione di noia mi assale ed è dura visto che siamo solo a metà disco.
Ascoltando le tracce rimanenti, trovo poco da segnalare se non alcuni riffs tendenti al power di Om Mani Pad Me Hum, forse la traccia col ritornello più distinguibile ed accattivate del disco. Per il resto la ricetta non cambia e la monotonia ormai è palese per le mie orecchie che, forse non digeriranno mai questi mix (mea culpa), ma che sicuramente hanno ascoltato di meglio, anche a livello di sperimentazioni. Tuttavia, considerando le opinioni di esperti ed il loro giudizio sull’album ho la netta impressione che i problemi siano solo miei.
Will'o'wisp
Kosmo
Género: Metal
Canciones:
- 1) Mrtyu (Instrumental)
- 2) Five Colours
- 3) Six Forms Of Existence
- 4) Persecutions
- 5) Choose My Matrix
- 6) Going Back (My Samsara) Part 1 (Mauna) Part 2 (Garuda)
- 7) Kosmo
- 8) Om Mani Pad Me Hum
- 9) A Place Of Rebirth
- 10) Bardo Thodol (Instrumental)
- 11) The Thoroughness Of Thought
- 12) Sumatra-Buddhi
Información tomada del disco
Deimos - Voce
Paolo Puppo - Chitarra
Jacopo Rossi - Basso
Oinos - Batteria