Massimo Priviero: monografia

Publicado el: 14/07/2008 - Última actualización: 04/08/2008


Massimo Priviero: italian rocker.
Ho conosciuto il lavoro di Massimo Priviero la prima volta su una raccolta benefica uscita in cd con una rivista , Poeta Rock che lo vedeva presente con due canzoni la suggestiva “Nikolajevka” (scritta da lui e interpretata in duetto con Massimo Bubola) e la cover di “Ciao Amore Ciao” di Luigi Tenco rivista in chiave rock .
Rimasi affascinato da questo rocker nostrano dalla voce vissuta e dalle sonorità americane e feci un viaggio a ritroso andandomi a procurare la discografia passata.
Nell’ascoltare i suoi vecchi album mi sono accorto che in Italia ci sono artisti  come Massimo che se fossero nati in un Paese con più attenzione alla vera cultura popolare sarebbero di successo e non di nicchia . Davvero un peccato che le radio non abbiamo dato il giusto risalto a brani come “Angel” o “Nessuna Resa Mai” (prodotti da Little  Steven come tutto l’album Nessuna Resa Mai ) , che hanno una melodia e un piglio rock davvero riusciti come raramente in Italia.
L’artista a dire la verità col primo lp “San Valentino” è partito alla grande (Tv , Radio e pubblicità) , ma l’incapacità in Italia di gestire gli artisti rock da parte delle etichette ha impedito che a Priviero venisse dato l’apporto giusto per mantenere il successo meritato come artisti che successivamente hanno fatto del rock una bandiera (Ligabue ad esempio) con forse meno talento del cantautore di Jesolo. In ogni sua opera ci sono almeno due o tre brani di caratura superiore e la sua opera rock viene sublimata con l’album di covers “Rock Poems” in cui dimostra di essere un rocker con la medesima dignità artistica di molte star d’oltreoceano che trovano copertine e vendite considerevoli.
Chi come me ama il rock non deve farsi mancare  un disco di Priviero e chiudendo gli occhi sentirà un pò di States uscire dalle casse del proprio hi-fi .