Kardia: monografia

Publicado el: 02/07/2008


I Kardia si formano a Roma nel gennaio 2001.
La prima intenzione del progetto è quella liberare con la musica la voce più intima dell’anima di chi lo alimenta; di disegnare con la forza dei suoni e con la carica evocativa delle parole, la realtà spigolosa che ogni giorno circonda e assorbe ognuno di noi. L’esistenza; in tutte le sue sfumature. Dall’estasi allo squallore. Gli attimi in cui il cuore, sospeso fra carne e cielo, sembra esplodere in mille frammenti, per poi ricomporsi, rischiarato dal bagliore di una melodia. Come fosse sempre crepuscolo d’estate.

I modelli ai quali i Kardia inizialmente si ispirano, per poter modellare un proprio suono caratteristico, sono principalmente quelli della new wave e del post punk anglosassone. Le suggestioni melodiche di The Smiths, The Cure, New Model Army, Killing Joke, si fondono con una certa attitudine punk hardcore che influenza l’arrangiamento dei brani dal punto di vista dell’impatto cinetico. La risultante, ulteriormente caratterizzata dalla scelta del cantato in lingua italiana, è quella di un paesaggio sonoro spigoloso, dal destabilizzante gusto retrò, in cui convivono romantiche aperture melodiche e psicotiche sfuriate.

Un suono che nel corso degli anni è sempre stato difficile racchiudere fra gli steccati di un genere e per il quale, i Kardia stessi hanno scelto la definizione di post romantic panzer pop.
Panzer perché pesante come i carri armati della wehrmacht; post romantic, con riferimento al movimento culturale che poi evolvette nell’espressionismo, manifesto della propensione di un artista a privilegiare, esasperandolo, il dato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente.
Dopo aver autoprodotto l’EP “Frammenti di Violenza Controllata” e “PromoSottile/04, suonato quasi ovunque in Italia, esser stati recensiti ed intervistati su numerose webzines e magazines, aver partecipato a numerose compilations ed esser stati inseriti nelle programmazioni di molte emittenti radiofoniche italiane, all’inizio dell’estate 2007, i Kardia vengono contattati dalla Killer Pool Records di Davide Cantone, già responsabile dell’affermata Subsound Records di Roma, per la pubblicazione di un full-lenght. La band sceglie contestualmente di affidarsi al management dell’Alkemist Fanatix Europe di Carlo Bellotti.

Raggiunta l’intesa con la Killer Pool Records e con la Narcotica Publishing, a settembre 2007 i Kardia entrano nel vivo della produzione del loro primo full-leght, lavorando per un mese intero al missaggio dei nuovi brani precedentemente incisi presso presso l'Hombrelobo Studio di Roma da V Fisik (Inferno). Il missaggio e la produzione artistica viene curata, presso il Subsound Studio, da Victor Love (Dope Stars Inc.), con il quale i Kardia, sviluppano ben presto una forte intesa umana e professionale. Il passo successivo è quello del mastering, che viene affidato a Vincent Sorg del Principal Studio, in Germania (Dope Stars Inc., Grave Digger, H-Blockx, In Estremo, The Killer Barbies, Kreator, L’Ame Immortelle).

L’artwork del disco viene curato da Paolo Soellner (Klimt1918), mentre i promo shots sono a cura di Enrico Caputo.

Kardia