G.H.C.P. (Govinda HardCore Project)
Il meglio dei due mondi
La musica è un punk veloce ed orecchiabile e fin qui niente di originale.
La particolarità maggiore dei GHCP si apprende dalla lettura dei testi, nella quale traspare la religione del gruppo: Hare Krishna. Fin dalle iniziali "Dentro te" e "Vivi per il vero", si può già trovare qualche indizio della cosa. Nei brani successivi i messaggi si fanno più evidenti: in "Mosaico" ("Signore io ti prego dammi la forza per avanzare / Signore senza di te nulla un senso ha"), "Ho camminato cieco" ("La voce di Krishna è arrivata a me come torrente in piena che tutto travolge"), "Da io a Dio" ("Se lascio andare ciò che mi lega. Se smetto di imbrogliare me stesso . Se trovo la pace, l'equilibrio. Se trovo la strada del cuore").
Nel lavoro trova posta anche "Tributo" che probabilmente è la versione virata punk di un canto religioso e un ultimo brano, non segnalato nei titoli di copertina sempre religioso ma questa volta in veste originale.
A prescindere dall'originalità data dalla scelta di mischiare musica e religione (quantomeno per la scena italiana), dal punto di vista musicale si tratta di un disco punk che per forza di cose non può certo essere innovativo (gli stessi brani si guadagnano solo la sufficienza), ma almeno sincero speriamo di sì...
G.H.C.P. (Govinda HardCore Project)
Il meglio dei due mondi
Género: Punk
Canciones:
- 1) Dentro te
- 2) Vivi per il vero
- 3) Mosaico
- 4) Ho camminato cieco
- 5) Tributo
- 6) Da io a Dio