Abbiamo fatto quattro qualche domanda a Martino Adriani, l'organizzatore del festival Giovivendo 2013
Chi c'è dietro l'organizzazione del festival "Giovivendo - Festival dell'arte e della musica in piazza"?
C’è un ristretto numero di giovani speranzosi che questo Festival di anno in anno possa crescere sempre di più, riuscendo a mantener viva l’idea che si può reagire tramite la musica e l’arte alla noia che spesso abbatte i piccoli paesi come Abatemarco.
Avete già organizzato altri eventi?
E’ il quarto anno che mi occupo insieme ad altri ragazzi di Abatemarco dell’organizzazione di questo Festival. Prima di esso, ho collaborato per qualche piccolo evento locale, ma nulla più.
Cosa significa organizzare un evento ad Abatemarco (provincia di Salerno), in un periodo di crisi economica come quella attuale?
Significa voler portare a tutti i costi la buona musica nelle nostre zone, tanto da mettersi in gioco, rischiare.
Perché, come nome di spicco per il festival avete scelto Cristiano Godano?
Perché ricopre un tassello importante della storia del Rock in Italia. E Abatemarco, è sempre stato un ‘’paese rock’’!
Ci parlate degli altri artisti presenti?
Ad aprire ma anche ad accompagnare Cristiano Godano, ci sarà Guido Maria Grillo, musicista-cantautore che da febbraio 2013 è in tour con Paolo Benvegnù, Onorato, Meg Russo e, appunto, Godano, per lo spettacolo “Ex – semi di musica vivifica”.
Prima di Guido, quattro realtà emergenti del panorama cilentano. Il primo cantautore è Martino Adriani (ehm….sarei io!) che farò tappa a Giovivendo col “Non date retta al Tour”, ‘’giro estivo’’ di circa 20 serate divise tra Salernitano, Cilento ed Emilia Romagna. Poi i Plato’s Cave, band art-rock che per l’occasione ci regalerà l’esibizione di alcuni inediti che saran presenti nel loro prossimo lavoro discografico. E ancora Antunzmask, cantautore dallo stampo rock-punk che sta portando in giro ‘’Al Mostro’’, album uscito di recente. Poi il cantautorato raffinato di Martin Devil, accompagnato dalla chitarra di Antonio Maiuri. Infine, l’ironia e il sarcasmo del cantautore pugliese Emilio Gallo.
Quali sono i vostri artisti italiani preferiti?
Rino Gaetano e Giorgio Gaber. Ma amo anche Dalla, De Andrè, Battisti, Guccini, Paolo Conte… insomma, i grandi della storia italiana. Poi, per quanto riguarda il rock, i Marlene Kuntz, appunto. Una band che ha saputo far vibrare gli animi di diverse generazioni, distinguendosi per la perenne ricercatezza nei testi e per la capacità di esplorare il rock in tutte le sue forme. Tanto roba sono anche Elio e le Storie tese, Bugo e gli Afterhours.
Dal vostro punto di vista, com'è la situazione attuale per i nuovi gruppi musicali?
Di certo non semplicissima. Nel tempo dei “Talent Show” riuscire ad emergere non è facile.
C'è stato un cambio epocale tra il prima e il dopo internet anche per quanto riguarda la musica. Come vivete in generale il progresso tecnologico?
Non lo vivo benissimo, la cosa sta degenerando: la tecnologia ci sta mangiando! Ammetto però che sono anch’io “vittima di” ciò. Per quanto riguarda la musica ad esempio, usufruisco dei vantaggi dati dalla rete.
Insomma, non so se sia un bene, se sia un male… so soltanto che continuando così diventeremo dei robot anche noi!