Franco Battiato

Live in Roma

Review by Fabrizio Pucci

Posted on 08/12/2020

Vote: 8/10

Dà un po' di commozione assistere a quello che è l'ultimo live di Battiato pubblicato in video, registrato il 16/17 marzo 2016 a Roma, con una strumentazione mista classica ed elettrica. E' infatti presente sia l'orchestra italiana "Ensemble Symphony Orchestra" diretta da Carlo Guaitoli composta da 14 elementi, che un gruppo formato da strumentisti di impronta pop/rock con tastiere, basso, batteria. Ho particolamente apprezzato come gli arrangiamenti facciano risultare questa commistione di strumenti classici e rock in un modo estremamente naturale, riportando tutti i brani ad una nuova luce con un equilibrio che fa venire la pelle d'oca.
Nel DVD Franco Battiato inizia il concerto seduto e rimane seduto per sei intensi brani. Poi con "La cura" si alza per rendere omaggio a questo brano che è particolarmente apprezzato anche da chi non ama Battiato. Prima di "Prospettiva newski" Battiato chiama Alice che interpreta con lui il brano.
Successivamente Alice canta da sola tre brani: "Dammi la mano amore", "Il vento caldo dell'estate" e "Il sole nella pioggia". Battiato rientra e cantano assieme "Summer on a solitary beach". Questo e tutti i brani successivi sono tratti dall'album "La voce del padrone" per rendere merito ad uno degli album più importanti. Nella conclusiva "Sentimiento nuevo" torna Alice per concludere un un duetto.
Veniamo alle note negative.
Perché questo concerto è uscito solo su DVD e non su Blu-Ray? E' assurdo che nel 2016 si faccia uscire un video in risoluzione così bassa e con l'audio del DVD.
Perché non sono presenti tutti i brani suonati in quel concerto? In ogni serata erano quasi 30 i brani eseguiti, qua ne ritroviamo solo 18.
Malgrado queste mancanze bisogna accontentarsi visto che si tratta di un video fondamentale per gli appassionati di Battiato, speriamo che una successiva versione risolva i due problemi di cui sopra.
La confezione è nella norma, costituita da un digipack che contiene i due dischi e un libretto di 12 facciate con solo foto.

L'era del cinghiale bianco (2016)