Gold Note Valore Plus 425: "In nomine homen" alias un giradischi di valore

Pubblicato il 20/11/2016 - Last updated: 22/11/2016

Topic: Riproduzione audio hi-fi

Purtroppo mi trovo a scrivere in uno di quei momenti non ideali, la recente dipartita di un mio educando, a cui voglio dedicare la recensione, mi ha costretto a pensare quantomeno al perché di tanti avvenimenti. Tra questi vi era anche il mio essere recensore: perché? Davanti alla morte essenzialmente non c’è risposta scientifica che tenga, l’unica che sono riuscito a trovare è che se avessi smesso di scrivere Tommy si sarebbe presentato giusto per tirarmi un paio di ceffoni e chiedermi che cosa stessi facendo; data la gioia che scaturiva davanti al vedere il suo educatore su YouTube, se avessi smesso avrei fatto probabilmente uno dei più grandi errori della mia vita.

PREMESSA

Quando si tratta di ascoltare vinili va sempre a finire che chiamo un mio amico di vecchia data e con qualche anno in più sulle spalle, alla fin fine si fanno grandi ascolti, si parla di musica… e si va sempre a parare sul costo dei supporti. Di come quando era un ventenne alla fin fine con 75000 lire ci si prendeva 4 o cinque album, mentre oggi con 75€ si fa fatica a prendere il terzo… e dire che oggi il tutto potrebbe costare anche assai meno rispetto al passato!

Il secondo discorso è invece inerente ai costi dell’ascolto di qualità, e quando come in questa occasione si trova un prodotto di valore ad un prezzo ragionevole si è anche contenti.

PACKAGING

Il packaging consiste in un doppio scatolone ottimamente imballato.

BUNDLE

Cosa si trova già in dotazione?

Alla fin fine il Gold Note Valore Plus 425 è un prodotto completo, l’unica cosa non presente era la bilancina manuale per la taratura della testina fornita in bundle (ma ammetto che potrebbe essere benissimo altrimenti dato che il giradischi mi è arrivato fornito di una Gold Note Vasari Red e non della Babele; avevo chiesto la testina Vasari, perché volevo già montata una buona testina, tuttavia poi ho tirato fuori la mia Ortofon Bronze 2M, ed allora il tutto ha realmente mostrato il suo valore).

MATERIALI E DESCRIZIONE

Come al solito partiamo con il link al produttore: http://www.goldnote.it/valore-425#valore425-description

L’estetica è semplice ed elegante: punte e piatto in metacrilato, body in MDF disponibile laccato (nero o bianco), trasparente (metacrilato), in pelle (nero, bianco, rosso, sabbia) coperchio trasparente, elettronica di controllo motore separata in un chassis esterno appesantito.

Il motore, regolabile in due velocità (33 e 45 giri), è inoltre dotato di regolazione fine della velocità, lo strobo in carta fornito in bundle sarà comodo per tutti quelli che vogliono avventurarsi in questa regolazione (sempre che si sia forniti di luce a 50Hz), ciononostante il Valore Plus 425 vi verrà recapitato già regolato. Il motore sembra essere ben studiato e dotato di ottima coppia per portare il piatto al numero di giri desiderato in pochi decimi di secondo, l’arresto è anch’esso praticamente immediato.

La trasmissione del moto avviene tramite una cinghia in silicone o gomma.

Lo chassis è un telaio rigido che ha l’obiettivo di isolare dalle vibrazioni esterne il sistema piatto, braccio, testina, appoggiato su tre piedini conici ha il vantaggio di aumentare virtualmente il proprio peso grazie ad una superfice d’appoggio ridotta che permette il miglior accoppiamento con la base d’appoggio.

Il braccio è derivato direttamente dal Gold Note B-5.1. Unipivot completamente il alluminio, presenta antiskating, regolazione dell’azimuth e regolazione del VTA (per chi al VTA ci crede). Onestamente parlando queste ultime due regolazioni sono abbastanza spartane, tanto che siccome per regolare il VTA è necessario agire direttamente dalla base del braccio svitando alcune viti… onestamente non ci ho sbattuto la testa più di tanto, soprattutto quando è abbastanza inutile mettersi lì a provare manualmente movimenti micrometrici ed il tutto è già montato correttamente. Torniamo al braccio, questo è decisamente di ottima fattura e si adatta facilmente a varie testine grazie al doppio peso di regolazione.

Il piatto in metacrilato, sebbene abbia un suo perché scenico, ha indubbiamente il suo perché tecnico: risulta meno risonante di altri materiali plastici e metallici. Particolare interessante è il far notare che questo non è semplicemente appoggiato al perno, ma grazie al perno avvitabile è stretto in un sandwich che ne rafforza la stabilità e ne riduce le vibrazioni.

Il motore è prodotto da Gold Note, l’alimentazione PWM è derivata dai modelli superiori: riduce la Tensione con una tripla trasformazione da alternata alta tensione 230V a continua alta tensione 230V per avere una finale alternata a bassa tensione 12V che in questi passaggi consente virtualmente una perfetta calibratura delle fasi del motore e di ridurre i rumori e le vibrazioni indesiderate pur sfruttando tutta la forza torcente del motore stesso.

Purtroppo della testina Babele non posso dire molto, se non che al dato tecnico sembra essere una buona testina entry level.

L’ASCOLTO

“In nomine omen” questa antica massima latina vedeva una correlazione tra il nome e lo spirito di una persona, andando a stabilire che il nome ci diceva qualcosa su quella persona. Questa volta avviene anche per il giradischi Gold Note Valore Plus 425.

Con uno sciocco giro di parole quando cambiai la testina dissi: “Quantè di valore questo Valore”. Il passaggio da una testina dichiarata come “l’entry level per l’audiofilo”, ad una testina decisamente migliore, era stato particolarmente interessante permettendo al giradischi di esprimersi assai meglio e dimostrando senza mezzi termini il suo valore tecnico.

Nessun rumore indesiderato, nessuna risonanza o eufonia, nessuna piattezza: a tutti gli effetti all’ascolto il Valore Plus 425 si è dimostrato un giradischi che sebbene possa essere considerato nell’entry level come prezzo, in realtà è pronto a sfidare anche marchi più blasonati e giradischi più costosi; probabilmente grazie all’ottimo bilanciamento tra tutte le sue parti.

Il basso è presente e corposo, ma mai impastato e problematico. I medi son ben articolati e vivi. Gli alti ben presenti, ma mai trapananti o in eccesso.

La riproduzione della dinamica è ottima anche negli improvvisi cambiamenti di questa.

Allo stesso modo, il dettaglio è veloce, presente e ben riprodotto.

Sebbene possa sembrare un po’ inutile parlare di spazio e palcoscenico, dato che grazie al crosstalking tra i due canali il vinile raggiunge in modo agevole una sensazione di maggiore palcoscenico ed una più facile stereofonicità, giustamente bisogna sottolineare che con il Valore Plus 425 ho potuto raggiungere un’ottima ambienza più raffinata e simulatrice rispetto a quella di molti giradischi di pari fascia.

Passiamo un po’ in rassegna gli album usati

Beethoven - 5 sinfonia. A mio personalissimo avviso quando si parla di vinile la musica classica non può mancare, tantomeno non si può non citare tra i vali vinili questo: ha tutto praticamente anche solo con lui ci si può fare un’ottima idea di base di un giradischi.

Rainbow - Long live rock’n’roll. Onestamente appena il mio amico li ha messi su ho subito pensato ai Deep Purple… d'altronde la chitarra di Ritchie Blackmore è riconoscibilissima… alla faccia di tutti quelli che affermano che tanto le chitarre elettriche sono tutte uguali.

Dokken - Tooth and nail. È il primo album della American Hair Band; puro hair metal. La band ha un solo periodo di inattività (dal 1989 al 1994… indovinate un po’ il perché? Onestamente non credo sia tutta colpa di Dokken).  L’album è assai vario ed alterna pezzi più hard e pezzi più dolci e melodiosi.

Alarm – Strength. Gli Alarm sono un gruppo che oggi considereremmo più rock che punk, al tempo erano considerati punk. I testi fanno comprendere bene il perché dell’essere punk, le melodie fanno invece da controaltare rock, anche se alla fin fine un certo gusto punk c’è ed è ben apprezzabile.

Gary Moore - Corridors of power. Tra i due side sicuramente preferisco il side B dove Gary smette di fare il chitarrista blues ed inizia a fare lo sperimentatore rock. In primis chitarrista fenomenale e talentuoso, in secundis voce; in due pezzi del side B "End of the World" e "Rockin' Every Night” con la chitarra fa di tutto distorsioni, pezzi armonici e pezzi a velocità folle… insomma un genio della chitarra. Occhio a non confondere la chitarra: non è una Strat come potrebbe sembrare di primo acchito; è assai simile si tratta però di una Charvel.

Iron Maiden – Killers. Va bhè credo che loro possano essere esenti da qualsiasi introduzione e parola. Un mio amico alla foto ha scritto in risposta: “ Ah, però… andiamo giù pesanti…ottimo album!!!!” Ok ha detto già tutto lui non credo si possa aggiungere altro a quello che non solo è un ottimo album, ma anche un’ottima registrazione ed incisione.

Doors (colonna sonora del film). Dei Doors non ho altro che la colonna sonora del film… ricordo ai maldicenti che anche se è un film… le tracce sono le loro, basta prendere i master. Purtroppo ricordo poco di questo: l’ho ascoltato la sera prima del fatto che mi ha fatto dare un colpo di spugna agli ultimi avvenimenti. Quello che mi ricordo è che proprio con questo ascoltato con entrambe le testine (oltre alla V sinfonia) ho deciso di continuare la recensione adottando come testina di riferimento la Ortofon.

Erc Clapton - Just one night. Slowhand è Slowhand, non ricordo a memoria qualcosa di suo registrato o inciso male. Album inciso su quattro lati è stato registrato in due notti e non una; è un album live che alla fin fine doveva essere una promozione di un album, ma è diventato un album lui stesso.

Extreme – Pornograffiti. In realtà il titolo completo è “Extreme II: Pornograffiti” ma siccome è passato alla storia con il solo “Pornograffiti” non vedo perché opporre un’inutile resistenza. Un album dove si cerca, e forse si trova, un equilibrio tra il Metal ed il Funk (tanto che gli Extreme possono essere considerati i pionieri del Funk Metal). Le tematiche sono ovviamente il sesso e la decadenza della società statunitense (sembra attualità ma stiamo parlando di ben 26 anni fa). Sebbene contenga quelli che sono i brani più celebri degli Extreme non ottenne subito successo, dovette aspettare il videoclip a dimostrazione di come in quegli anni MTV imperasse.

VIDEORECENSIONE

 

CONCLUSIONI

1399€ di listino, in pratica si trova a 1099€ con un cento o duecento in più per le finiture più costose (transparent e leather).

Lo so alcuni di voi quando ho parlato di costo entry level già speravano di leggere un prezzo a tre cifre, ma alla fin fine bisogna anche comprendere che la tecnologia ha reso i prezzi più interessanti, e la tecnologia del vinile è la più vecchia.

Con poco più di mille euro il Valore Plus 425 è un prodotto completo, durevole nel tempo e capace di essere una base più che degna per vari upgrade futuri, nel caso sia necessario parcellizzare il budget.

Viene fornito con una testina già in dotazione, il che vuol dire che la testina che si andrà a prendere per cambiarla potrà essere una testina che supera concettualmente l’entry level (Ortofon o Denon tanto per dirne due facili, famose e dal costo più che abbordabile pensando ad un upgrade… So che Gold Note produce anche la Vasari Gold, che mi farò inviare appena possibile, da ciò che ho saputo pare essere assai interessante… quindi ho proprio voglia di fare un confronto serrato con la Ortofon)

Bisogna tuttavia fornirsi di stadio Phono, a meno che il proprio sistema non lo veda integrato o già presente. Quello che mi viene da dire è che gli si può affiancare tranquillamente un ottimo stadio phono costoso anche più del giradischi… ovvio che ciò non è obbligatorio, ma dimostra perfettamente il valore intrinseco di questo giradischi, che sembra non fermarsi mai ed addirittura voglioso di componenti di valore.

Alla fin fine credo sia il miglior giradischi in quella fascia di prezzo, dotato non solo di features ma anche di risvolti tecnici importanti ad un costo più che umano, fate conto che un braccio simile non lo pagate meno di 500€… quindi a conti fatti ok che si tratta per molti quasi di uno stipendio, ma almeno è uno stipendio speso assai bene.

Photography by Marco Maria Maurilio Bicelli
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