Rudy Marra, cantautore outsider per eccellenza.
Modenese from Galatina (Le), artista fuori da ogni schema. Passa tra i generi , infatti il suo si chiama Sopa (termine da lui inventato) , essendo la sua musica come una zuppa con tanti ingredienti che messi assieme danno una pietanza unica. Ho conosciuto a metà anni novanta la sua musica leggendo il Buscadero , ho trovato il suo cd in un negozio a Messina (nemmeno il negoziante sapeva di averlo in negozio), da allora è tra gli album che ascolto con più piacere.
Quella raccolta conteneva gemme come “Sono felice” , “Vota Antonio” (dissacrante specchio della nostra società), “Disordine” , “E già” (ballata suggestiva e dedicata al passaggio della famosa linea d’ombra dei 30 anni) , “Due Lire” (stupenda nella sua veste acustica), “Contromano” (una taranta dal testo dissacrante) e tante altre belle canzoni che è un peccato non citare . Aspettavo con impazienza un altro cd , ma è scomparso per qualche anno ma lo ho riscoperto nel 2007 con una nuova opera che lo descrive a pennello : “Sono un genio ma non lo dimostro”. La verità che è un ottimo artista e lo dimostra con il suo talento e le canzoni !!!
Prendiamo ad esempio “Trompe l’oil”, un pezzo da una modernità assoluto (all’inizia sembra un rap) di cui si è innamorato Fiorello, passandolo a Viva Radio 2. Un’altro brano notevole è Sono un genio ma non lo dimostro dalle atmosfere sudamericaneggianti (sintomatico della varietà stilistica dell’artista). Per me Rudy Marra è una mina vagante nel panorama musicale italiano ma da vero outsider ha la capacità di scrivere grandi canzoni con una vena ironica unica che trova l’unica similitudine con Rino Gaetano (con cui ha in comune i testi dissacranti, la varietà stilistica nelle musiche e l’accento tipicamente southern).