Mind Snare
Hateful Attitude
Il 1999 rappresentò un anno fondamentale per i torinesi Mind Snare. Il loro mini CD di debutto fu ben accolto dalla stampa specializzata ed ebbe un ottimo feedback da parte degli estimatori delle sonorità estreme, facendo notare la loro presenza ad un pubblico più vasto.
L’anno successivo coronò un’altra impresa da parte di quest’instancabile band, essendo l’anno del loro effettivo album di debutto, Hateful Attitude che rappresentò una vera e propria svolta e un’ulteriore conferma di qualità e potenza.
Questo album si compone di nove tracce dalla potenza devastante. Se nel loro primo mini CD, il loro stile era in qualche modo abbastanza putrido, qui la velocità e la maggiore pulizia di suono sono le caratteristiche più importanti. Sembra proprio che in un anno la band abbia puntato proprio nel migliorare e velocizzare l’esecuzione delle canzoni e quello che ne viene fuori è un puro assalto sonoro a base di brutal death metal con venature grind che rimandano ai maestri del genere.
Le danze si aprono con una delle tracce più veloci che la band abbia mai composto: “Sothis”. Un’introduzione oscura presto lascia spazio ad una lunghissima serie di blast beats e chitarre al limite.
Il growl animalesco di Gigi Casini fa da sfondo ad un massacro sonoro, operato da una sezione ritmica sempre precisa e veramente instancabile. I tempi veloci si susseguono senza sosta e presto veniamo travolti dalle sfuriate di “Broken Promises” e dalle partenze al fulmicotone di “Attitude”. I tre musicisti sono veramente carichi di rabbia e frustrazione verso coloro che hanno sempre cercato di ostacolare il loro cammino e ce lo ricordano sputandoci in faccia tonnellate d’odio grazie alla loro musica devastante ma anche grazie ai loro testi sempre graffianti e carichi di una volontà di rivincita e riscatto.
“Blasted Through Your Head” è l’ultima mazzata prima del primo pezzo rallentato, quel “His Blood On me” che dimostra a tutti come una brutal death metal band possa suonare convincente anche grazie a parti più lente senza perdere mai il loro stile incavolato e marcio. “Hatebomb”, grazie al suo riff portante, sarebbe capace di tirare giù una casa intera, mentre Gigi non la smette d’imprecare contro i loro nemici, inneggiando alla rivolta e facendo del puro assalto sonoro una valvola di sfogo e un modo per tenere alta la loro bandiera di coerenza e fedeltà agli stilemi di una vita votata alla passione musicale e alla forza d’animo.
Presto veniamo accolti da un altro brano leggermente più calmo, “Obscure Reflection”. Le influenze dei Deicide si fanno più pesanti mentre il basso di Gigi macina note senza sosta e le chitarre a zanzarone non conoscono tregua. “Monarch of Prayers” è una traccia ripresa dal loro mini CD di debutto. In questa sede è velocizzata parecchio e qui si può notare veramente il salto di qualità di questa band, oltretutto nel giro di pochissimo tempo. L’ultima traccia, “Invocation of the Four Gates” si distingue per la sua lunghezza e per l’andamento leggermente meno impulsivo, preferendo atmosfere catacombali.
Alla fine si esce storditi dopo cotanta violenza. I Mind Snare stanno maturando in fretta e man mano stanno trovando la loro dimensione di brutalità e rabbia. Mi sento di dover raccomandare quest’album, come tutti nella loro discografia, ad un pubblico amante delle sonorità estreme e, soprattutto, intelligenti.
Mind Snare
Hateful Attitude
Genre: Death metal
Tracks:
- 1) Sothis (04:03)
- 2) Broken Promises (02:57)
- 3) Attitude (03:11)
- 4) Blasted Through Your Head (03:03)
- 5) His Blood In Me (03:18)
- 6) Hatebomb (02:40)
- 7) Obscure Reflections (03:26)
- 8) Monarch Of Prayers (02:32)
- 9) Invocations Of The 4 Gates (04:48)
Renseignements pris à partir du disque
Prodotto da Marcello Succo e "Mind Snare"