Raff: monografia

Publicado el: 17/09/2008


Nasce tutto a Milano.
I fratelli Chris e Fabiano "Master" Bianco, insieme ad un compagno di scuola, fondano nel 1976 i Trancefusion, forse la prima punk-band in Italia. In una delle loro esibizioni all'Out-Off, storico locale underground dell'epoca, vengono notati e successivamente contattati da Maurizio e Cristina Arcieri (Khrisma, New Dada) che decidono di aiutare i ragazzi. Nonostante gli sforzi dei due, i Trancefusion non riescono ad attirare gli interessi delle case discografiche, allora più attratte dalle finte chimere pop locali, ma invece stimolano gli interessi di una certa stampa molto più attenta ai nuovi fenomeni musicali..

Trasferitisi a Roma nel 1977, i fratelli Bianco mettono in piedi una formazione che nei due anni seguenti, grazie al management di Massimo Costa e Roberta De Nicola, suonera' di spalla o a fianco di Area, Eugenio Finardi, Hunter, Rino Gaetano, Decibel, Elettroshock, e a fare una jam-session al Mattatoio con Lenny Kaye, il chitarrista di Patty Smith. Ne fanno parte Vittorio Zammarano alla voce e Lucio Cillis e Fausto Donato alle chitarre. Il suono è vicino alle sonorità provenienti dall’Inghilterra ( Sex Pistols, Clash, Dammned ) e Usa ( Ramones, Dead Boys, Patty Smith ). Nessuno in Italia suona come loro, specie considerando la giovane età.

Nonostante i fortissimi interessamenti della Spaghetti Records ( RCA ), i Trancefusion non firmano il sospirato primo contratto discografico, e si affidano a Elio "Ciccio" Donato, stimato critico musicale de LaRepubblica, come manager. I The Raff, perche' nel frattempo hanno cambiato nome, devono moltissimo a Ciccio. Il nuovo nome, il nuovo sound, il nuovo look, persino il nuovo contratto con la EMI, La band entra in studio e registra quattro pezzi, li fa missare da Alberto Radius,….. i brani non saranno mai pubblicati perché la band si rifiuta di firmare un contratto capestro che gli viene sottoposto dall’allora Managing Director della multinazionale inglese. Il gruppo non si ferma, gira pagina e va avanti. Licenziano il loro mentore Ciccio Donato e si gestiscono da soli. In quel periodo comunque la band cresce ancora di popolarità e si forma un importante seguito di fans. La loro sala prove di Piazza degli Zingari 33 diventa un punto di riferimento e ritrovo per tutti i rockers romani. Spesso le loro prove diventano vere e propri concerti. E a proposito di concerti, un dato importante e incredibile: il loro è il secondo miglior incasso, dopo il gig di Jimy Hendrix, al Titan Club di Roma, storico locale della capitale, considerato un autentico tempio del rock per quegli anni.

Siamo nel 1980, e il vocalist Vittorio Zammarano lascia la band e si trasferisce a New York, Chris passa alla voce e i quattro si buttano a capofitto nell'avventura live, suonando ovunque ci fossero amplificatori e batteria, comprese le esibizioni con Vasco Rossi ( che apre per loro 2 concerti ), Tom Robinson e Ramones. Il concerto di apertura ai Ramones ( Roma, Castel Sant’ Angelo ) resta uno dei momenti più importanti della loro storia. La loro tecnica si va via via sempre piu' affinando e Ciao 2001 scrive: "... il fatto che una band cosi' non abbia un contratto discografico non depone certo a favore dei nostrani scopritori di talenti" e al manager dei Ramones: " ... Incredibile! Non mi sarei mai aspettato di trovare in Italia una rock'n'roll band del genere!". Nel 1981 esce Lucio dalla band e dopo qualche mese di live realizzati con un power line up a tre ( Fausto, Chris e Master ) entra nella band Clive Wisbey, giovane chitarrista inglese. Con questa formazione i Raff apriranno le date italiane del tour degli Iron Maiden e della Ian Gillan Band, riscuotendo plausi da tutta la stampa italiana, che purtroppo spesso li scambia per una band straniera - vedi stampa dell'epoca.

In seguito alla partenza di Clive, i Raff incontrano Gianni Russo, altro assiduo frequentatore della loro sala prove. Con lui e Fausto nascono alcuni dei piu' bei brani della loro storia, canzoni che, in seguito al momentaneo abbandono di Fausto, verranno rivisitati in chiave power-metal. Il gruppo continua a raccogliere consensi presso tutti gli amanti dell'hard & heavy. In seguito a questo, riescono ad incidere un intero LP per la King Steve Records, piccola etichetta indipendente romana. Nel corso della registrazione dell'album subentra al basso Bruno Vagnarelli (Metal Force), un bassista dalle chiare matrici anni 70, incisivo anche nel songwriting e negli arrangiamenti. Il disco viene missato a Londra dall'ex Iron Maiden Paul Di'Anno, ma purtroppo anche questo lavoro non vedrà la luce causa il fallimento dell'etichetta. Di esso in giro c'è solo qualche demo. Con Bruno, i Raff intraprendono una strada ancor più metal, svolta musicale dove Gianni si sente poco a suo agio e quindi abbandona la band.

Entra temporaneamente nel gruppo Dave Sumner (Primitives, Camel, Mad Dogs) con il quale registrano "I Trust" per la compilation Metallo Italia. Dave, dato i suoi molteplici impegni con altri gruppi ovviamente non puo' garantire continuita' e lascia. Torna Fausto Donato. Inizia in assoluto il miglior momento della band sia dal punto di vista compositivo sia per quanto riguarda le performance live. Il concerto dei Raff resta sempre un esperienza devastante da vivere. La forza e la potenza mista alla classe straordinaria di Fabiano, considerato il miglior drummer della penisola, è sempre uno degli elementi di spicco che emerge dalle loro performance. Appoggiato e coadiuvato alla ritmica dalla sapiente mano di Bruno. La voce unica e particolare di Chris, marchio di fabbrica della band assieme allo stile chitarristico spettacolare di Fausto sono gli elementi che fusi insieme hanno creato una miscela di grande rock. Nell’84 i Raff si auto-producono e incidono un EP contenente 4 pezzi che viene pubblicato e distribuito da una piccola etichetta romana specializzata in musica dance. Il rock in Italia era considerato morto. Non per loro. Chris, nel frattempo produce i Bloody Riot, grande punk-band romana, e Fabiano suona la batteria per loro e altri gruppi, quali i Raw Power di Reggio Emilia, che decidono di portare entrambi i fratelli Bianco in tournee negli USA con loro in sostituzione di due elementi della band.

Dopo una divertentissima ma massacrante tournee di quattro mesi negli USA (da aprile a luglio 85) con Circle Jerks, DOA, Black Flag, Battalion of Saints, Poison Idea, Bad Brains e molti, molti altri, i Raw Power rientrano in Italia. Vengono contattati per una nuova tournee americana, ma rifiutano. L'agenzia statunitense contatta Chris e Fabiano, che con Fausto e Davide Devoti ( Raw Power ) a settembre partono per un'altra tournee di quattro mesi negli States. Prima della partenza suonano a Roma al Teatro Tenda a Strisce con Venom e Exodus lasciando un segno importantissimo davanti ad un audience numerosa e selvaggia grazie ad una performance super devastante. La stampa li esalta ancora una volta.

Si torna in America. 80 date in tre mesi, divise tra States e Canada. Un altro tour de force. Si suona dovunque: dai clubs più famosi a campus universitari, da case private a bar e addirittura in un negozio di vestiti punk ( Austin Texas ). Aprono date di Dead Kennedys, D.R.I., Corrosion of Comformity, Die Kroizen, e per loro aprono alcune date bands come : Decry, poi diventati Junkyard e Green River, dalle cui ceneri si son formate bands come Mudhoney e Pearl Jam. La scaletta stavolta è composta da brani dei Raw Power ma anche da una buona percentuale di brani dei Raff. Il riscontro del pubblico d’oltre oceano è molto positivo e il gruppo viene contattato da un agenzia che li prenota per una successiva tournèe.

Fine dicembre si torna in Italia ma pronti a ritornare negli States a febbraio 86 per aprire le date dei Motorhead. Nonostante le allettanti offerte dall'America, Chris, Fabiano e Fausto sono assaliti da una classica crisi da band. Suonano insieme da ormai quasi 10 anni, si divertono, ma non c'e' piu' il feeling di una volta. Iniziano gli screzi e le liti, a volte anche violente. Fausto lascia ancora una volta la band. Nel gruppo entrano i due chitarristi Daniele Macchi (Thunder) e Max Annibaldi, anch’essi assidui frequentatori della mitica sala prove, ma è il canto del cigno. La band e' svuotata, disillusa e si scioglie definitivamente. Il 28 gennaio 1988 al Piper di Roma, davanti ad oltre 1000 persone The Raff con Chris alla voce, Fausto alla chitarra, Bruno al basso e Fabiano alla batteria, danno il loro concerto d'addio. Ma non sarà un ennesima finta? Un ennesimo Rock'n'Roll Swindle. S', perchè, ben 13 anni dopo, nel 2001, pressati dall' ex-Kaledon, Anthony Drago, i Raff decidono di rimettersi in gioco. Contattati l' ex-Gianni Russo e Maurizio Bidoli, da anni amico della band, i Bianco Bros decidono di rimettersi in pista con l' ennesima inedita formazione. Anthony alla voce, Gianni e Bidoli alle chitarre, e Chris e Master alla rhythm section. Partecipano ad una mitica riunion al Foro Italico nello stesso anno, varie date al Radio Londra Cafe, ad una compilation curata dalla Gridalo Forte Records, ad un improbabile punk-fest con i Bloody Riot e i Raw Power (la storia si ripete), fanno da spalla agli Uriah Heep, e a un favoloso Rock Fest 80 al Jailbreak di Roma. Anthony Drago e i fratelli Bianco attraversano gravi, o drammatici, problemi familiari e per il concerto dell' Alpheus, non avendo più provato, Chris ha la sciagurata idea di buttare tutto in caciara e convocare tutti gli ex-members dei Raff sul palco. Rispondono Brian, Fausto e Pecetta (non ti chiamerò mai Daniele Macchi.) E' come magia. Come per incanto, note si intrecciano su note, gli stacchi vengono rispettati e i finali sono perfetti ... grazie anche alle birre. La serata sembra un ennesima last-reunion della band, ma poi gli organizzatori del secondo Rock Fest, durante una cena molto informale, sfidano i Raff ad esibirsi con la formazione originale (Brian, Chris, Fausto. Gianni, Master). La sfida è ovviamente raccolta e (crediamo) vinta. Ma nel frattempo Gianni deve pensare a Chiara e il gruppo è in attesa di un suo ritorno: Non c'è che dire; Anno 2007: Chris, Fausto, Bruno e Fabiano sono ancora posseduti da una sanissima passione per la loro musica e hanno ancora tanto rock nel sangue

e la storia continua….