Ludwig van Beethoven

In nessun modo accreditato come interprete beethoveniano per eccellenza (notoriamente Horowitz, lo è), Rubinstein, senza gli eccessi di Boulez, risulta colui che ha infranto l'aura di classicismo attorno alla figura del genio tedesco, per mostrarne il lato di precursore romantico e che qui, diviene, non meno che spesso, "romantico tout court". Le esecuzioni dell'interprete, qui riportate, registrate in tarda età, (pur relativamente, si potrebbe dire, considerando i suoi 95 anni di vita), pur rimarchevoli per virtusosismo, eccellono per l'emozionalità e il furore che trasudano e non sono paragonabili a quelli di alcun altro interprete (peraltro, quelle degli anni '40, a nome dello stesso Rubinstein, suonano ancora più furenti, per quanto più imprecise). Senza alcun dubbio, il pianista polacco, volle scegliere tra le sonate, se si eccettua, la magnifica e qui assente, per quanto incisa, "Weldstein", quelle più note , "Patetica", "Al Chiar di Luna", "Appassionata", "Gli Addii". L'esaltazione degli stati febbrili dei tempi conclusivi delle Sonate, davvero sconvolgenti, è ciò che più rimane impresso. “Oltre” il parossismo, quelli de L' "Appassionata" - della quale, rimarchevole davvero anche il Primo Movimento - e di "Al Chiar di Luna". Allo stesso modo, gli Adagio, appaiono, in una chiave già romantica, tanto più meditabondi (commovente il Primo Movimento del "Chiar di Luna" e quello di "Les Adieux", il celebre secondo, cantabile, dalla "Patetica").
Un documento che è STORIA.

Arthur Rubinstein - Beethoven Piano Sonata No. 8, Op. 13 "Pathétique", I. Grave. Allegro molto e con brio

Sonata No. 8 in C Minor, Op. 13 "Pathetique": II. Adagio cantabi

Sonata No. 8 in C Minor, Op. 13 "Pathétique"/III. Rondo: Allegro

Sonata No. 2 in C-Sharp Minor, Op. 27 "Moonlight"

Arthur Rubinstein - Beethoven Sonata No. 23, Op. 57 "Appassionata"

Beethoven - Piano Sonata No. 26 "Les Adieux" - played by Arthur Rubinstein