Cd
, 1984 ,
Fonit Cetra
C'era un tipo che viveva in un abbaino
per avere il cielo sempre vicino
voleva passare sulla vita come un aeroplano
perchè a lui non importava niente
di quello che faceva la gente
solo una cosa per lui era importante
e si esercitava continuamente
per sviluppare quel talento latente
che è nascosto tra le pieghe della mente
e la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
dalla finestra nel tetto con un messaggio
voleva prendere contatto, diceva:
"Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio un pianeta su cui ricominciare"
Una notte il suo messaggio fu ricevuto
ed in un istante è stato trasportato
senza dolore su un pianeta sconosciuto
il cielo un po' più viola del normale
un po' più caldo il sole, ma nell'aria un buon sapore
è terra da esplorare, e dopo la terra il mare
un pianeta intero con cui giocare
e lentamente la consapevolezza
mista ad una dolce sicurezza
"l'universo è la mia fortezza!"
"Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a pigliare
voglio un pianeta su cui ricominciare!"
Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
comincia a dare segni di incertezza
si sente crescere dentro l'amarezza
perchè adesso che il suo scopo è stato realizzato
si sente ancora vuoto
si accorge che in lui niente è cambiato
che le sue paure non se ne sono andate
anzi che semmai sono aumentate
dalla solitudine amplificate
e adesso passa la vita a cercare
ancora di comunicare
con qualcuno che lo possa far tornare, dice:
"Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio tornare per ricominciare!"
"Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre non mi abbandonare
voglio tornare per ricominciare!"