Edenshade

Formati nel 1998, gli Edenshade tornano nel 2009 con questo The Paper Shade EP. La formazione è composta solo più da Stefano Wosz (chitarre, synth) e Enrico Tiberi (chitarre, synth), dopo vari cambi di line up e due album alle spalle. Lo stile musicale del duo marchigiano può essere descritto come un incrocio di death metal melodico di matrice svedese ed elementi industrial ed elettronici. Solamente quattro canzoni compongono questo EP ed ora addentriamoci in esse per poterle descrivere meglio, prendendole singolarmente.

L’inizio è nelle mani del groove death di Caress. La prosecuzione mostra infiltrazioni di elementi elettronici mentre il groove delle chitarre non abbandona mai il suo sentiero, accompagnando la batteria che si lancia su prolungati mid-tempo. La voce non è mai estrema per quanto riguarda le sezioni più prettamente metal mentre si lancia su tonalità pulite quando i riffs si fanno più accessibili o gli stacchi elettronici fanno da padrone. Le strutture sovente mostrano dei passaggi abbastanza intricati con le chitarre lanciate in lunghi fraseggi mentre la successiva Everything I Painted You mostra un’opposizione forzata blast/beats – mid tempo. Tutto è reso troppo caotico e senza un filo conduttore. Si passa da sfuriate death a strutture nettamente più accessibili con voci melodiche o filtrate. A mio modesto parere tutto si sta facendo un pelo monotono e non ci sono idee che possano veramente colpire l’ascoltatore. Certo, le strutture sono discrete ma le trovate non di sicuro entusiasmanti e gli stacchi industrial ci stanno come i cavoli a merenda.

La corta Swallow mostra il duo lanciarsi su arpeggi di chitarra acustica con le solite voci pulite e dal tocco disperato ad accompagnare per sfociare nell’aggressiva Words Cannot Penetrate la quale tuttavia non lesina parti accessibili attraverso riffs più melodici e stacchi groove. Ad ogni modo alcune sezioni di veloce doppia cassa fanno bene alla struttura, portando una buona dose di pesantezza, senza eccedere. Dopo tutto, gli Edenshade sono dei validi musicisti e sicuramente sarà un problema mio di approccio al genere, ma questo EP non mi ha entusiasmato, pur essendo comunque meritevole di un ascolto.