Charlie
Ruins of Memory
Tracks:
- 1) The Strength
- 2) Superior
- 3) Rosemary
- 4) Ash and Arrow
- 5) I’d be Glad
- 6) Leave
- 7) Innocent Sweet
- 8) Bed Time
- 9) Cigarette
- 10) The Road
- 11) She
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Charlie
Ruins of Memory
Notes
I brani commentati dall'autrice
- The Strength - Il primo brano dell’album dice di come niente valga più, nonostante gli anni e le esperienze, della passione per le cose che si ama davvero fare.
- Superior - Un ottovolante emotivo, sonorità che si alternano tra morbidezze e incisive asperità. È un brano che parla di un cerchio mai chiuso.
- Rosemary – Un quadretto che racconta di una casalinga frustrata e del suo mondo interiore, un contrasto tra il sogno beatlesiano del sound e la prosaica quotidianità della storia.
- Ash and Arrow - Il brano più traditional del disco, con banjo di Marco Ferretti e violino fiddle (un po’ alla Scarlet Rivera) suonato da Antonio Capelli. Quasi la parodia di un western.
- I’d be Glad - Quando il sentimento di un’amicizia o di una storia d’amore non si esaurisce, nonostante pause, lontananze, bivi di vita imboccati.
- Leave – Uno dei brani più potenti del disco, è un inno all’indipendenza, un invito a separarsi dalle figure che ci imprigionano nel limbo dell’apatia.
- Innocent Sweet - Una storia d’amore mai sbocciata né dichiarata che riporta subito alla mente la gioventù, coi suoi buffi e drammatici tormenti d'amore. L’arrangiamento fa eco al testo alludendo a quei sixties in cui anche il pop era giovane e ingenuo.
- Bed Time - Ninna nanna per una domenica casalinga, una giornata di fine inverno che si affaccia alla primavera. La melodia è semplice, come le lullaby più tradizionali, ma trasporta in un magico torpore.
- Cigarette - La storia di una sigaretta che vuole dominare il mondo e che in qualche modo tiene in pugno il povero malcapitato.
- The Road - Ispirato a “La Strada” di Cormac McCarthy: come l'America post-apocalittica del libro qui l'iniziale stesura folk del brano vira verso una pseudo-psichedelia, al tempo stesso acustica/elettrica/elettronica.
- She - ghost track (per chi ancora si ostinasse ad ascoltare i CD) sul respiro, quello che ci mantiene in vita e quello che rende possibile il canto. Più che una canzone, un talismano.