È passato circa un anno da quando vi ho parlato di Synthesis... due recensioni nel frattempo sono in mano a Fedeltà del Suono, ma ogni tanto anche il popolo dell'online va cullato ed allora mi sono fatto mandare anche il ROMA 753AC, che mi avete espressamente chiesto (a breve anche la recensione di un diffusore che mi avete chiesto dal giorno della presenrtazione)
PREMESSA
Non voglio sembrare elitario, ma ascoltando il ROMA 753AC mi è sorta spontanea la domanda circa il senso del ROMA 96DC+, il valvolare ha i suoi costi e per scendere di prezzo si devono compiere tanti compromessi da potersi dimenticare un buon suono. La differenza è tale da potersi chiedere se possa bastare il fatto di amplificare un segnale audio per poter nominare un oggetto col nome di amplificatore. So che alcuni storceranno il naso, ma basta veramente mettersi in ascolto per comprendere.
L’IMPIANTO
Ho inserito il Syntesys ROMA 753AC all’interno del mio solito impianto, ma avendo disponibile oramai un po' di cosette in modo stabile o instabile ho comunque voluto ascoltare come andasse anche collegato ad altro.
La sorgente per la liquida è l'accoppiata composta dal PC assemblato ed il fido DAC TEAC UD503.
I cavi sono i miei soliti cavi autocostruiti (giunti probabilmente alla quarta versione).
I diffusori sono stati i miei Audio Nirvana montanti gli AN 15 Classic Ferrite (modificati per ottenere una migliore fase), inoltre il ROMA ha pilotato i miei diffusori da stand Marlene e le più nuove Minas Helcor (quasi del tutto ultimate). Inoltre ho voluto usare anche i più accessibili Jamo C103 e le nuove Klipsch Forte III.
DESCRIZIONE
Il ROMA 753AC è un amplificatore a valvole che abbandona l'entry level più spinto rappresentato dal ROMA DC96. Il prezzo di listino è di 3080€ ed l'amplificatore si trova nelle finiture rosso, legno e nero.
Il design è lo stesso che troviamo nel ROMA 96DC, tuttavia il ROMA 753AC è più profondo e largo... non per nulla è anche notevolmente migliore.
Anteriormente il Synthesis ROMA 753AC è assai piacevole, soprattutto rimuovendo la griglia di protezione (che riporta nelle sue aperture il logo del marchio italiano).
Le valvole usate sono una 12AU7 per canale sia per lo stadio di ingresso, sia per lo stadio di driver, mente per la sezione di potenza sono state usate due EL34 per canale in configurazione push-pull.
Internamente noto varie similitudini col ROMA 510AC (la cui recensione è attualmente in mano a Fedeltà del Suono). Si tratta di un buon circuito adeguatamente disposto e dimensionato.
Come per il fratello montante le KT88, è previsto il suo utilizzo come preamplificatore.
ASCOLTO
Sin da subito il ROMA 753AC ha mostrato il suo carattere profondamente legato ai pentodi EL34 ed il fatto inequivocabile che è dotato di una qualità nettamente superiore al ROMA DC96.
Il carattere dominante è la gamma media dotata di notevole vivacità, precisione e dettaglio (come da manuale per le EL34). Ciononostante non siamo in presenza di un amplificatore che mette tanto in evidenza queste frequenze da risultare eccessivamente focalizzato su di esse. Il ROMA 753AC è infatti dotato di un basso secco e veloce, un poco arretrato, ma ben articolato e preciso. Possiede inoltre una gamma alta cristallina ed ariosa. Tuttavia siamo davanti ad un amplificatore che colora il suono in modo evidente, perciò cercate di ascoltarlo prima di prenderlo in via definitiva. Personalmente mi è piaciuto tuttavia la piacevolezza è puramente soggettiva e dettata dal fatto che si sposa assai bene con molti strumenti del Power Metal. Fate le vostre considerazioni, ma lo trovo un amplificatore poco stancante, nonostante le sue caratteristiche di chiarezza e mediosità.
Un punto che a mio avviso risulta essere un vantaggio importante è il fatto che il palcoscenico è ottimo per il prezzo del valvolare: non solo aperto e largo, ma anche profondo e sviluppato in verticale. Non aspettiamoci però una scena enorme, il ROMA 753AC è infatti caratterizzato da una scena abbastanza intima, che risulta essere comunque ottima pur nella sua dimensione.
CONCLUSIONI
Che il ROMA 753AC mi sia piaciuto, l'ho già scritto fin troppe volte. In casa Synthesis tra i vari amplificatori caratterizzati da un prezzo accessibile è tuttavia tra quelli caratterizzati dal più vantaggioso rapporto qualità prezzo; personalmente lo ritengo il primo amplificatore Synthesis da tenere in considerazione... daltronde i valvolari costano e scendere troppo potrebbe metterci davanti a compromessi un po' troppo spinti. Concludiamo perciò col prezzo di listino: pari a 3080€. Possono sembrare tanti, ma un valvolare non si prende per le lucette o perchè "fa figo"; si prende perchè ha un suono unico e caratterizzato, per ottenere questo suono bisogna pretendere un circuito ottimale... che non costa proprio 2 lire.