Recensione dell'Astell&Kern AK100MK2 MQS

Pubblicato il 25/06/2015 - Dernière mise à jour: 27/03/2016

Sujet: Riproduzione audio hi-fi

Ciao ragazzi, e spero ragazze, questa volta ancora un dispositivo dedicato alla mobilità, ma che vuole strizzare l’occhio anche ad un uso home: l’Astell&Kern AK100MK2 MQS.

PREMESSA

Onestamente parlando mi diverto molto a recensire questi dispositivi perché alla fin fine permettono un uso veramente vario e quindi posso ascoltarli anche comodamente seduto sul divano senza per forza avere delle cuffie in testa.

RINGRAZIAMENTI

Come sempre voglio iniziare la recensione con i ringraziamenti che vanno come al solito a:
Voi lettori che avete voglia non solo di un responso all’ascolto, ma anche di test più tecnici che vadano a verificare in modo approfondito la bontà di un prodotto.

A tutti i ragazzi di Prase che gestiscono l’importazione di questi prodotti in Italia e si rivelano come sempre gentili e competenti … chi è Prase? http://www.prase.it/ è il distributore italiano per Shure e altri marchi.

UNBOXING

PACKAGING

Il packaging è semplice, ma ben curato. Si tratta di una scatola di cartone molto semplice, ma ben disegnata sul foglio esterno da sfilare è posto in evidenza il marchio di Astell&Kern, sfilato tale cartoncino si ha la scatola vera e propria che contiene in poco spazio tutto ciò che serve.

BUNDLE

Il bundle è composto da un paio di plastiche antigraffio per lo schermo e il posteriore del lettore, il cavo USB ed una bella custodia in vera pelle.

MATERIALI

I materiali siano sono di ottima fattura, durevolezza e resistenza: il case è in alluminio e la custodia è in vera pelle, quindi piacevole al tatto ed altamente resistente.

INTERFACCIA

L’interfaccia proposta da Astell&Kern è minimale ed caratterizzata da un’estrema accessibilità.

Dalla schermata principale si può accedere immediatamente all’ultima canzone riprodotta, alle impostazioni e a varie metodologie per accedere alle proprie tracce:

l’elenco dei brani che si suddivide in: tutti i brani, i più ascoltati e playlist.

L’elenco degli album

L’elencazione per artista

L’elencazione per genere, che onestamente mi ha stupito comunque la precisione con cui ha classificato molti brani.

L’elencazione per cartella, che alla fin fine è la mia preferita … sempre e comunque.

E poi l’elencazione MQS ovvero Master Quality Sound che vi elenca direttamente i brani ad alta risoluzione presenti nel vostro dispositivo.

DESCRIZIONE

In primis come sempre eccovi il link al produttore http://shop.iriverinc.com/astell-kern/astell-kern-ak100-mkii-mqs-portable-player-system.html

La descrizione estetica come al solito viene delegata come solito alle foto che fanno questo lavoro meglio di 10000 parole.

Partiamo dall’acronimo MQS che sta per Master Quality Sound non è né un metodo di upsampling né un metodo di elencazione dei brani ad alta qualità, indica semplicemente che l’AK100 MKII legge brani ad alta risoluzione: 24bit e 192kHz.

Il cuore è lo stesso dell’AK100: il DAC Wolfson 8740 http://www.cirrus.com/en/products/wm8740.html per chi rimanesse spiazzato ricordo che Wolfson è stata acquisita da Cirrus Logic … non è un caso che il CS4398 sia attualmente montato sui nuovi DAP Astell&Kern e che questo chip suoni da un lato simile, ma dall’altro pure meglio del Wolfson se ben implementato.

Torniamo all’AK100 MKII e lasciamo il resto alle future recensioni.

Rispetto all’AK100 l’AK100 MKII presenta alcune migliorie tecniche tra le quali spicca il fatto che l’impedenza d’uscita sia passata dai 20Ohm dell’AK100 ai 3Ohm dell’AK100MKII, misura confermata dalle misure che ho compiuto.

Il DAP in questione inoltre regge fino a 96GB di memoria, 32GB di memoria on-board e due micro sd da 32GB l’una.

Inoltre Astell&Kern ha voluto dare estrema importanza a due fattori di estrema importanza per la percezione di un buon suono THD+N, Crosstalk e Jitter dove raggiunge ottimi risultati anche se preferisce lasciare separati i dati THD e Noise, ma in Crosstalk raggiunge i -120db e per il Jitter si affida ad un clock settato a 90 picosecondi.

Riguardo al circuito interno ho poche informazioni, c’è chi mi parla di FET, e chi mi parla di OPAMP. Di FET mi parla (tramite il distributore) un rivenditore di Astell&Kern customizzati, mentre di OPAMP mi parla un’altra azienda famosa in questo settore (essenzialmente Astell&Kern fa scuola in questo settore e bene o male altre aziende la copiano). Astell&Kern invece fa la riservata su queste informazioni. Posso immaginare che unendo le informazioni si possa avere un quadro migliore e più veritiero, probabilmente si tratta di un circuito misto ad OPAMP e FET.

TEST

Come mio solito la prima parte della recensione la dedico ai test.

Il test è avvenuto a 4 differenti volumi: 30, 45, 60, 75.

Ciò che si evince è che come tipico gli estremi vanno evitati poiché mostrano difetti importanti: se troppo basso ci sono dei difetti di amplificazione su tutta la gamma acustica; se massimo invece si hanno difetti di clipping e di disturbi in presenza delle rotazioni di fase.

La linearità di risposta in frequenza è convincente e considerando gli errori di misura si può tranquillamente inscrivere nel dichiarato +-0.2db agli estremi.

La fase invece non è linearissima e a 10kHz presenta una rotazione di -31° circa e a 20kHz una rotazione di fase di circa 49°. Il che permette tuttavia di avere un buon posizionamento degli strumenti, ma una fase perfettamente lineare è immediatamente distinguibile sia in cuffia, sia con i diffusori.

La risposta all’impulso è estremamente veloce e precisa.

L’impedenza d’uscita si è confermata attorno ai 3Ohm

USO COI FILM

Lo ammetto non sono un cinefilo e guardo ben pochi film, tuttavia mi è capitato tra le mani “La città incantata” di Miyazaki ed allora l’ho visto ed ascoltato con questo lettore, i dettagli ci sono tutti, l’unico difetto è stata la mancanza di virtual surround.

USO IN CASA CON IL PROPRIO IMPIANTO DI DIFFUSORI

L’Astell&Kern AK100MK2 MQS non è solo un lettore e chi lo prende giustamente potrebbe volerlo usare anche come DAC in casa.

L’ho testato sia da solo sia affiancandolo al mio solito preamplificatore,anche in cieco. Come previsto la preamplificazione ha portato una migliore risposta in estensione dinamica su tutta la banda audio, ma si può ottenere un suono gradevole anche senza usare obbligatoriamente il preamplificatore anche se il suo uso ne è vivamente consigliato.

Bassi presenti caratterizzati dalla buona dinamica e strumenti che li riproducono dislocati sul palco in modo abbastanza buono; manca di corpo nelle prime due ottave; un buon preamplificatore risolve tuttavia la situazione ridonando energia e aumentando la dinamica.
Medi presenti in modo corretto senza essere sparati in faccia o traballanti, tutti gli strumenti e le voci sono infatti correttamente riprodotte e sono abbastanza musicali, anche il posizionamento è rispettato; un buon preamplificatore riesce anche a dare quel tocco di realismo necessario.
Gli alti non sono affaticanti sono ben dettagliati, ma si potrebbe volere più ariosità, cosa comunque inserita da un buon preamplificatore.

“Insomma ci vuole sempre un preamplificatore” si potrebbe dire. Bene ricordate che ad oggi è impossibile creare un oggetto musicale così piccolo che possa essere perfetto sempre, coi diffusori poi l’inserimento di un preamplificatore è sempre necessario e sono veramente pochi gli amplificatori che vengono spremuti bene con soli 1.5V in ingresso massimi.

USO CON LE CUFFIE

Anche con le cuffie il comportamento è similare sia per quanto riguarda la descrizione del comportamento in base alla suddivisione in banda di frequenza, sia per quanto riguarda la consigli circa la necessarietà di un amplificatore per cuffia.

D’altronde 1.5V sono appena sufficienti per il volume con anche molte cuffie da 32 Ohm, tanto che praticamente il volume è quasi al massimo, esulando dal volume esistono anche estensione, dinamica e ariosità nella musica e per queste serve un amplificatore per cuffie. Il consiglio è quindi di usare cuffie a bassa impedenza o auricolari ed in-ear, che sono le uniche opzioni veramente compatibili con l’ascolto audiofilo in mobilità con i DAP. Rispettato tale abbinamento l’amplificatore è ben dimensionato e dona una buona dinamica ed ariosità all’ascolto.

Il posizionamento è corretto e il palco restituito è ottimale.

USO IN GAME

Come per l’uso cinematografico, l’uso ludico non è il tipo di utilizzo pensato per questo DAP e si sente la mancanza di un virtual surround. Il che non vuol dire assolutamente che non è adeguato, anzi in molti giochi dove il surround non è fondamentale o dove già esso viene calcolato dal motore grafico non si sente assolutamente la mancanza di tale features, solo in simulatori di guerra e giochi di ruolo sarebbe stato un boost completamente apprezzabile. L’esperienza di gioco è stata tuttavia piacevole e acusticamente completa e soprattutto immersiva.

USO IN MACCHINA

“O bevi o guidi”, può sembrare strano ma la regola funziona anche con la musica: O ascolti o guidi. Lo so ogni volta che affronto l’argomento lettore portatile e macchina alla fin fine lo dico sempre di stare attenti alla guida, ma non lo faccio perché devo scriverlo … ne sono profondamente convinto. Astell&Kern tuttavia sa che i suoi lettori sono usati anche in macchina, chi non si fa tenere compagnia dal proprio impianto in auto? Non importa se sia un impianto hi-fi o meno, alla guida la musica se al volume giusto ci tiene compagnia. Il passo in avanti compiuto dal mio impianto car-audio ha compiuto in avanti è stato netto: molta più pulizia e presenza del suono, anche se ho dovuto amplificare di molto il segnale inviato dal DAP.

CONCLUSIONI

Pignolerie sulla fase a parte … l’Astell&Kern AK100 MKII MQS suona bene, è dinamico e musicale. Fornisce un buon livello tecnico e supporta fino a 96GB di spazio di memoria. Inoltre non è solo un DAP, ma svolge anche funzioni di DAC e di amplificatore per cuffie portatile; il tutto unito da un buon design e da una resistente cover in vera pelle. Detto così sembra non aver difetto alcuno, ma se sonicamente parlando risulta uno dei migliori compromessi tra qualità e portabilità, altrettanto purtroppo non si può dire del costo che risulta un po’altino attestandosi a 650 euro circa come strite price, di listino sta a poco meno di 1200 euro sempre IVA inclusa. Voglio però spezzare una lancia a favore di Astell&Kern che è onestamente parlando decisiva: Astell&Kern deve sostenere dei costi di R&D (Research & Development). Le altre aziende non lo fanno? Alcune certamente si e sono quelle case che propongono i propri DAP a cifre che si avvicinano al triplo zero, le altre bene o male si limitano a copiare e Astell&Kern in pratica è una di quelle aziende che viene copiata dalle altre.

VIDEORECENSIONE

Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Misure di risposta in frequenza e di fase al volume di 60
Photographie Marco Maria Maurilio Bicelli
Misure di risposta in frequenza a confronto ai vari volumi testati