No more the crap rolls out your mouth again
Haven't changed, your brain is still gelatin
Little whispers circle around your head
Why don't you worry about yourself instead
Who are you? Where ya been? Where ya from?
Gossip burning on the tip of your tongue
You lie so much you believe yourself
Judge not lest ye be judged yourself
Holier than thou
You are
Holier than thou
You are
You know not
Before you judge me take a look at you
Didn't you find something better to do?
Point the finger, slow to understand
Arrogance and ignorance, go hand in hand
It's not who you are, it's who you know
Others lives are the basis of your own
Burn your bridges and build them back with wealth
Judge not lest ye be judged yourself
Holier than thou
You are
Holier than thou
You are
You know not
Ya, who the hell are you?
Ya, ha you
Holier than thou
You are
Holier than thou
You are
You know not, not
Che centrano i Metallica con la più importante manifestazione italiana di hi-fi e hi-end?
A parte il fatto che “Holier than thou” l’abbiamo ascoltata dopo le 18 nella saletta Technics, con l’intero sistema R1 che ha retto il colpo come se la musica dei Metallica fosse già a lui conosciutissima, mentre probabilmente era la prima volta che le note del Metal fluivano al suo interno.
A parte il fatto che due persone anche loro presenti hanno affermato che: "Non avevo mai sentito i Metallica così. Wow! Qualcosa di incredibile come una musica non di classe riesca a mostrare la qualità di un impianto perché se l’impianto non fosse stato veloce avrebbe impastato tutto." il primo; "Non mi piacciono e continuano a non piacermi... ma devo dire che prima di oggi non li avevo mai capiti" il secondo.
Il fatto è che questo testo si può applicare senza cambiamenti al mondo dell’alta fedeltà, dove si sentono sempre più spesso affermazioni tanto brutali, quanto dettate dall’ignoranza musicale.
Quanti erano gli impianti ben suonanti? Onestamente pochi. A meno di non farsi affascinare dal prestigioso contesto del Melià Hotel, o dall’esoterica estetica di alcune salette. Comunque ve n’era per tutti i gusti: chi si dedicava alla timbrica, chi si dedicava all’impatto, pochissimi si dedicavano alla scena; meno ancora riuscivano a fare tutto assieme.
Tuttavia qualcosa sta cambiando!
Zaini ha cambiato i diffusori, con mia grande approvazione perché la sua sala suona notevolmente meglio rispetto alle edizioni del recente passato.
Girando tra le salette distributori e produttori avevano meno paura di far ascoltare i Pink Floid, addirittura è partita “Hell’s Bell” degli AC/DC.
Il top è stato quando un distributore mi ha salutato con un inequivocabile gesto metallaro, ed un produttore mi ha salutato con un inequivocabile “Good life and Rock’n Roll” … sapevano chi ero? Bhè uno si l’altro aveva intuito dalla presenza, dato che era la prima volta che mi vedeva.
C’era meno paura di far capire che un impianto suona anche con normalissimi cavi, anche qualche produttore di cavi è stato ben chiaro nel parlare di costi, prestazioni e prese in giro.
C’era meno paura da parte di alcuni a parlare di Musica e non solo di impianti.
Tutto questo è avvenuto da quei pochi che sono riusciti a dare un’interpretazione musicale.
Qualcosa tuttavia sta cambiando! Se cambiamo alle fiere e la musica torna ad essere il punto di riferimento… credetemi ne gioveremo tutti.
Continua così Milano Hi-fidelity.
PS Chi volesse visionare le immagini sono tutte sulla pagina Faceebok dell'autore Marco Bicelli