Outrè n.1: Pig child

Release date: 3 - 1995
Pages 52. Size (WxH): 155 mm. x 220 mm.
Main topics: letteratura

Contents

  • Ombra e oro (di Marcello Maffeis)
  • In cielo (di Antonio Escalona)
  • Uomini (di Antonio Escalona)
  • La Luna (di Antonio Escalona)
  • Un orribile sospetto (di Corrado Massari)
  • Oblio (di Loredana Fayer)
  • Immobilità (di Loredana Fayer)
  • Maschere (di Loredana Fayer)
  • Angoscia (di Massimiliano Medagli)
  • Memorie di un consumatore (di Davide Bregola)
  • Il frassino (di Giovanni Solaro)
  • Quando dio fece la musica... (di Carolina Baluardi)
  • Intervista: Artica
  • Recensioni
  • Wittingham (di Adriano Mosconi)
  • Eveline (di James Joyce)
  • Scorciatoie (Ivo Gigli)
  • Figlie della luna (Annalisa Tagliabue)
  • Pig child (di Matrix)
  • Resistenza e pazzia (di Sunshine Manitto)
    Tiratura limitata di 499 copie numerate a mano.

Review

di Fabrizio Pucci

Outrè è una fanzine molto interessante perchè accosta musica e letteratura, cosa molto gradita questa a tutte quelle persone di larghe vedute che non amano le ghettizzazioni e le settorializzazioni in cui si pongono molto spesso le produzioni amatoriali. Outrè, "rivista di letteratura impossibile" (così recita il sottotitolo), viene stampata fin dall'inizio in tipografia, si presenta con un'estetica di tutto rispetto, di gran lunga superiore alla media. Per la gioia dei collezionisti, il primo numero esce con una tiratura dichiarata di 499 copie numerate a mano.
Passiamo a sfogliare i contenuti. Per quanto riguarda la musica, troviamo l'intervista al gruppo gotico Artica e un po' di recensioni con orientamento dark, new wave, electronic. Nelle pagine dedicate ai racconti c'è un originale tratto d'unione tra musica e letteratura: ogni racconto è accompagnato da un ascolto consigliato dallo stesso autore del testo. Il livello qualitativo, come accade sempre in questo tipo di produzioni, è assai discontinuo. Quasi sempre valide e godibili invece le poesie.
Il primo numero, così come tutti quelli che seguiranno, è chiuso da una fotografia di donne d'epoca.

Per potere collaborare a Outrè bisognava versare una cifra all'ideatore, in modo da dare una mano alle spese per la stampa tipografica, distribuzione, pubblicità, ecc.

Intorno alla rivista, capitanata da Massimiliano Medagli, era nata anche la casa editrice indipendente "La presse de Luxor" che doveva proporre volumi di alcuni dei nuovi autori presentati su Outrè. Di fatto però mi risulta che l'unico libro uscito sia quello dello stesso Medagli dal titolo "Io, Matrix, Carolina".
Altro progetto collaterale, erano le produzioni musicali di "Radio Luxor", di cui ricordo l'uscita del demo omonimo dei Killing Moon.

Spesso, malgrado le buone idee, le realizzazioni amatoriali incontrano ostacoli che ne determinano una fine prematura, ed anche in questo caso è stato così. Il quarto numero, uscito nel gennaio / febbraio 1996 chiude questa interessante avventura.