Paola Turci

Il secondo cuore

Review
Posted on 25/04/2017
Vote: 9/10

Amici, autoaccettazione, rinascita e musica: sono questi i quattro punti cardinali su cui poggia il nuovo lavoro ‘Il secondo cuore’ di Paola Turci, uscito il 31 marzo 2017. L’album esce a cinque anni di distanza da ‘Le storie degli altri’ del 2012 ed ultimo tassello della trilogia comprendente anche ‘Attraversami il cuore’ e ‘Giorni di rose’, rispettivamente del 2009 e del 2010.
‘Il secondo cuore’ è prodotto da Luca Chiaravalli ed è formato da 11 canzoni per un totale di una quarantina di minuti.

Amici: è un disco pieno di collaborazioni e di persone nuove incontrate da Paola e con cui ha collaborato in varie forme.
Si parte ovviamente dal produttore Luca Chiaravalli, da due ragazze romane veraci come Giulia Ananìa e Marta Venturini, che hanno partecipato nello scrivere ed arrangiare alcune canzoni, dall’incontro “spirituale” con un Maestro della Musica come Enzo Avitabile (artefice anche del titolo del disco, oltre che di ‘La vita che ho deciso’ e ‘Nel mio secondo cuore’), dall’incontro con il cantante inglese Fink (‘Sublime’), con l’attore romano Marco Giallini (‘Ma dimme te’), con il cantautore Niccolò Agliardi (‘Combinazioni’) e con molti altri.
Autoaccettazione: questo è l’album in cui la cantautrice romana si mette a nudo raccontando nelle varie canzoni il suo percorso di vita che l’ha portata a non nascondersi più dopo il terribile incidente stradale avvenuto nel 1993, ed anzi ad estrinsecare i suoi momenti difficili di vita senza pudori o vergogna; per dovere di cronaca va ricordato che tale percorso parte da molto prima, già con la scrittura del libro ‘Mi amerò lo stesso’ del 2014 e poi successivamente messo in scena in un monologo teatrale.
Rinascita: strettamente correlata all’autoaccettazione è appunto la rinascita e ciò traspare in maniera evidente nelle canzoni dell’album piene di positività, energia e voglia di vivere. La Turci sembra vivere un momento di grazia, di seconda vita e oltre alle varie interviste rilasciate, ciò sembra evidente nel riscontro di critica da parte del pubblico che sembra aver scoperto una nuova cantante, da troppo tempo ingiustamente sottovalutata. In ciò un ruolo preponderante sembra averlo anche il produttore Luca Chiaravalli, che tira fuori dalla voce della cantante romana nuove vocalità e nuove sonorità, piene di energia e vitalità.
Musica: “And the healing has begun” come direbbe Van Morrison la musica guarisce ed in questo caso si dimostra un’ottima compagna di vita per la Turci, che la celebra in maniera inequivocabile ne ‘La vita che ho deciso’ (“Da sempre ho bisogno di te più me”), nel titolo dell’album e praticamente in tutte le composizioni de ‘Il secondo cuore’.

La prima traccia è ‘Fatti bella per te’, portata a Sanremo dopo 16 anni di assenza dal palco dell’Ariston e per la decima partecipazione, finita con un onorevole quinto posto. Il tema portante della canzone, scritta dalla cantautrice romana con Giulia Ananìa, Davide Simonetta e Luca Chiaravalli (Direttore d’orchestra a Sanremo), è l’accettazione di se stessi senza l’aiuto di nessuno e senza preoccuparsi del giudizio altrui; il tessuto musicale risente dell’orchestrazione di Chiaravalli con le chitarre elettriche, le programmazioni e gli archi in netta evidenza.
Frase da ricordare: “Se anche il cuore richiede attenzione tu fatti del bene.”
Si va avanti con ‘La prima volta al mondo’, dal tono deciso e potente con la voce della Turci sparata a tutto volume e con un arrangiamento in cui prevalgono le chitarre elettriche di Nicola Oliva, Michele Quaini ed Edwyn Roberts e le programmazioni orchestrate da Simone Bertolotti e Luca Chiaravalli.
Frase da ricordare: “Da qui mi guardo intorno respiro ed è la prima volta al mondo.”
La terza traccia è ‘Ci siamo fatti tanti sogni’, scritta con Diego Calvetti, che narra i ricordi di un amore ormai finito dal quale con fatica ci si allontana; l’atmosfera musicale, creata ad arte da Emiliano Bassi, è molto rilassata e la voce della cantautrice romana è soave e leggiadra a ricamare e declamare i tanti sogni ricordati nel titolo.
Frase da ricordare: “E anche oggi faccio finta di volare per dimenticare, per dimenticare.”
Si cambia registro con ‘Un’emozione da poco’, rivisitazione del brano di Anna Oxa del 1978 e portato a Sanremo dalla Turci nella serata delle cover e piazzatosi al secondo posto.
Grazie agli arrangiamenti di Luca Chiaravalli, compresi anche quelli degli archi curati da Fabio Barnaba, e alla potenza sprigionata dalla voce potente e tonitruante, la Turci si appropria pienamente della canzone e la fa sua ed anche il fatto di averla inserita nel disco sembra confermare questa intuizione.
Frase da ricordare: “C’è una ragione che cresce in me.”
La quinta traccia dell’album è ‘La vita che ho deciso’, uscita da poco in radio come secondo singolo, altra canzone autobiografica e che mette al centro, oltre alla vita di Paola, la sua compagna di sempre, ossia la musica. Il tessuto musicale è sostenuto e prevalgono batteria e chitarre su tutto.
Frase da ricordare: “Da sempre ho bisogno di te più me.”
Si va avanti con “Combinazioni”, scritta con il cantautore milanese Niccolò Agliardi che ha saputo cucire, insieme a Paola, una canzone ancora una volta autobiografica in cui si ripercorrono le varie fasi della vita della cantautrice romana con particolare attenzione all’incidente stradale del 1993 e alla successiva lenta rinascita.
La curiosità, raccontata più volte nelle varie interviste, è che Agliardi è legato da un’amicizia giovanile con la Turci e la seguiva nei suoi concerti ed infine è riuscito a coronare il sogno di scriverci una canzone insieme.
Il motivo scorre via gradevole aiutato in ciò dalla sinergia tra le chitarre elettriche, acustiche e classiche.
Frase da ricordare: “Sarà così come volevo io.”
Si giunge poi a “Sublime” (da leggere nella doppia accezione italiano/inglese) frutto della collaborazione con il cantante inglese Fink dall’atmosfera funky e forse un po’ dissonante rispetto agli altri componimenti e probabilmente, a parere personale, quella meno convincente dell’intero lavoro.
Frase da ricordare: “In my sublime freedom.”
Si va avanti con ‘Nel mio secondo cuore’, nata dalla collaborazione con un grande artista del nostro tempo come Enzo Avitabile; la canzone (arrangiata da Marta Venturini), che prevede anche un cammeo dello stesso musicista napoletano al saxello, è praticamente sussurrata-bisbigliata dalla voce della Turci che ricorda in questo alcune performance vocali della cantautrice americana Tracy Chapman.
Frase da ricordare: “Tutto ciò che è stato è tutto ciò che sei.”
Si prosegue spediti verso la fine con la poesia in musica di ‘Tenerti la mano è la mia rivoluzione’, scritta con Giulia Ananìa e Marta Venturini, in cui prevale la voce decisa e potente della Turci oltre alla bellezza del testo e all’arrangiamento del factotum Emiliano Bassi.
Frase da ricordare: “In mezzo a questa confusione tenerti la mano è la mia rivoluzione.”
‘La fine dell’estate’, sempre a cura del trio Turci-Ananìa-Venturini, ci accompagna verso la fine con la sua delicatezza e sempre con l’arrangiamento di Emiliano Bassi in evidenza.
Frase da ricordare: “La fine dell’estate, le nostre parole si sono fermate qua.”
L’ultimo brano dell’album, ‘Ma dimme te’, è la prima canzone che la cantautrice romana canta in dialetto romanesco con l’aiuto della voce recitata di Marco Giallini. La traccia, proposta inizialmente a Carlo Conti per Sanremo ma bocciata dallo stesso presentatore toscano a causa della probabile scarsa riuscita in radio, è sempre una creazione del combo Turci-Ananìa-Venturini e l’ispirazione è presa da una delle figure di riferimento della Turci ossia Anna Magnani (la stessa cantautrice usa proprio il nickname LaMagnani quando conduce in radio per Radiofreccia) mentre per quanto riguarda il registro vocale la somiglianza con Gabriella Ferri è evidente.
Il fulcro dell’ultima traccia è l’immagine di una donna forte (e qui la Turci racconta di essersi ispirata anche a due donne fondamentali della sua vita come la mamma e la nonna) che di fronte ad un uomo (in questo caso l’attore romano Giallini) si scioglie come un gelato.
Frase da ricordare: “Mentre mangi il gelato io me scordo er passato e me scioglie er sorriso.”
In conclusione un album riuscitissimo che segna una nuova svolta nella maturità artistica di Paola Turci e la fa assurgere a cantante di riferimento per le nuove generazioni che provano ad affacciarsi al difficile mondo della musica.

Paola Turci - Il secondo cuore

Paola Turci

Il secondo cuore

Cd, 2017
Genre: Pop

Traks:

  • 1) Fatti bella per te
  • 2) La prima volta al mondo
  • 3) Ci siamo fatti tanti sogni
  • 4) Un'emozione da poco
  • 5) La vita che ho deciso
  • 6) Combinazioni
  • 7) Sublime
  • 8) Nel mio secondo cuore
    feat. Enzo Avitabile
  • 9) Tenerti la mano è la mia Rivoluzione
  • 10) La fine dell'estate
  • 11) Ma dimme te
    feat. Marco Giallini

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