Mauro Ermannno Giovanardi

Ho sognato troppo l'altra notte?

Review
Posted on 04/04/2011
Vote: 8.5/10

Si può aver nostalgia di un periodo non vissuto? La domanda potrebbe sembrare assurda, ma è ciò che mi son chiesto dopo aver ascoltato “Ho sognato troppo questa notte?”, secondo lavoro solista di Mauro Ermanno Giovanardi, il primo fu, infatti, “Cuore a nudo” pubblicato nel 2007, un esordio strano a dire il vero, poiché si trattava in realtà di un live tenuto da Giovanardi al Teatro Dimora (Ravenna) tra il 10 e il 17 aprile 2006 e poi rielaborato in studio con l’aggiunta delle sezioni ritmiche e degli archi ed infine uscito, appunto un anno dopo.

Torniamo però a questa nuova fatica e alla domanda che mi sono posto, dettata dal fatto che, ascolto dopo ascolto il disco continua a liberare fascino e a farmi innamorare delle atmosfere care agli anni ‘60 con quelle intramontabili melodie e, soprattutto, dell’amore stesso che è il tema dominante di questo disco.

Mauro Ermanno Giovanardi ha una voce meravigliosa, calda ed avvolgente da grande crooner, capace di sedurre da subito e così, anche canzoni famosissime come “Bang bang”, in realtà “Bang Bang (My baby shot me down)” scritta da Sonny Bono nel 1966, poi tradotta e cantata in Italia prima dall’Equipe 84 e poi da Dalida, oppure “Se perdo anche te”, in realtà “Solitary man” di Neil Diamond, pubblicata nel 1966 da Gianni Morandi con il testo di Franco Migliacci e le musiche arrangiate da Ennio Morricone, assumono una nuova veste, sfolgorante, grazie anche a splendidi arrangiamenti.

Provate ad ascoltare la versione più lenta, in stile spaghetti-western di “Bang bang”, l’Ok Corral Version, posta come suggello finale dell’intero lavoro e vi rendere conto di cosa voglia intendere.

Entrano a far parte del disco anche alcuni ospiti di spessore, come Violante Placido che presta la sua bella voce proprio in “Bang bang”, il soprano Barbara Vignudelli che lascia il proprio sigillo tutto morriconiano ad “Io confesso”, forse la canzone in assoluto più bella dell’ultimo Festival di Sanremo, a firma Giovanardi e Mauro Curallo e che ha, in quell’esplosione di archi che apre lo splendido ritornello, proprio dopo una brevissima pausa, il colpo teatrale di grande effetto, infine Cecilia “Syria” Cipressi che duetta con lui in “La malinconia dopo l’amore”, altra bella canzone che porta la firma Giovanardi-Curallo.

Il disco è prodotto da Roberto Vernetti e dal batterista/arrangiatore Leziero Rescigno (ora Amor Fou) oltre che dallo stesso Giovanardi ed è suonato da un gruppo di musicisti davvero bravi comprendente anche lo stesso Rescigno ma a farla da padroni nell’intero lavoro, sono gli archi della Royal Beat Orchestra, diretti da Fabio Gurian, che danno ai brani tutto il fascino delle grandi orchestrazioni utilizzate dalla Ricordi nei mitici anni ’60, quelli per i quali, tornando all’assunto iniziale, ho finito per provare una grande nostalgia pur non avendoli mai vissuti, sarà forse che “Ho sognato troppo l’altra notte?”.

Grazie allora Giò per avermi fatto sognare, se però mi spieghi qual è l’antidoto per risvegliarmi da questo sogno, altrimenti non riuscirò più a staccarmi dalla tua incantevole voce e da questo tuo magico universo e tornare a vivere “Prova a spiegarmi se puoi / dove muoiono i sogni / niente è per sempre e lo sai / è il mestiere di vivere” (da “La malinconia dopo l’amore”).

Mauro Ermannno Giovanardi - Ho sognato troppo l'altra notte?

Mauro Ermannno Giovanardi

Ho sognato troppo l'altra notte?

Cd, 2011, Sony
Genre: Pop

Traks:

  • 1) Io confesso
    feat Cesare Malfatti – La Crus
  • 2) Se perdo anche te
  • 3) Il diavolo
  • 4) Desio (il rumore del mondo)
  • 5) Bang bang
    feat. Violante Placido
  • 6) Lascia che
  • 7) Un garofano nero
  • 8) La malinconia dopo l’amore
    feat Cecilia Syria Cipressi
  • 9) Neil Armstrong
  • 10) Bang bang (My baby shot me down) (Ok Corral version)

Information taken from the record

Mauro Ermanno Giovanardi: voce, cori
Leziero Rescigno
: batterie, percussioni, pianoforti, organi, chitarre, cori
Marco Carusino
: bassi, chitarre acustiche, chitarre elettriche, cori
Paolo Perego
: bassi, cori (5, 9)
Massimo Zanotti
: trombone
Daniele Giardina
: tromba, flicorno
Royal Beat Orchestra
: archi
Cecilia Syria Cipressi
: voce (8), cori (1, 6)
Barbara Vignudelli
: voce soprano (1)
Violante Placido
: voce (5), cori (5)
Giulio Corda
: cori (5)

Leziero Rescigno e Paolo Perego appaiono per gentile concessione Emi ; Violante Placido e Giulio Corda per gentile concessione Benka Records

Produzione artistica Roberto Vernetti e Leziero Rescigno con Mauro Ermanno Giovanardi

Arrangiamenti Archi e Fiati: Fabio Gurian
Mixati al SOLO Studio da Roberto Vernetti, assistente Cristian Milani 1, 2, 3, 4, 5 e 6
Mixati all' FM Studio da Raffaele Stefani 7, 8 e 9
Masterizzato alla Maestà Studio da Giovanni Versari

Registrato al SOLO Studio da Roberto Vernetti.
Overdubs: 5 e 9 CasaMedusa, Paolo Perego e Francesco Campanozzi - 4, 7 e 9 SOLO Studio, Cristian Milani - 1, 2, 3 e 6 Perpetuum Mobile, Gabriele Ponticello e Marco Tagliola - 8 PKM Studio, Paolo Baltaro - 1, 2, 3, 5 e 8 Officine Meccaniche, Giovanni Versari, Antonio Cooper Cupertino e Jacopo Dorici

Foto: Silvia Rotelli - Concept: M.E. Giovanardi e Silva Rotelli
Post Produzione: Tiziano Fruet - Progetto Grafico: Davide Falzone
Abiti e styling: Fabio Di Nicola

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