Hippie Death Cult
Helichrysum
Helichrysum è il terzo album degli Hippie Death Cult, band doom di Portland, Oregon.
Rispetto ai precedenti album c'è stato un cambiamento di formazione, perché e uscito Ben Jackson, tastiera e voce principale, ed è stato sostituito il batterista Ryan Moore con Harry Silvers.
Senza tastiere gli Hippie Death Cult diventano un trio, alla voce va la bassista Laura Phillips, mentre rimane Eddie Brnabic alla chitarra.
Il genere suonato dal gruppo è quello tipico del doom, che va ad incontrare la psichedelia, le chitarre degli anni '70 all'interno di ambientazioni in qualche modo oscure, sottolineate anche dalla copertina.
L'elicriso, che dà il titolo all'album, è una pianta con fiori gialli, ed ha una caratteristica molto particolare: mantiene il suo colore anche da appassito.
La resistenza della pianta rispetto agli elementi esterni e alla morte, probabilmente è stata usata per sintetizzare il contenuto dei testi dell'album, imperniati sul resistere alle difficoltà.
L'iniziale "Arise" presenta subito il sound tipico della band: compatto, rallentato (ma non troppo), una batteria potente e duttile con interessanti cambi di ritmo, una chitarra efficace e una sulfurea voce femminile.
Più dolce e melodioso l'inizio del successivo "Shadows" che nel ritornello alza il volume e si sviluppa in un sound anni '70.
Anche "Better days" parte lenta e romantica, ma al suo interno diventa impetuosa e fiera, con pregevoli assoli, per tornare più dolce nella coda.
I due brani successivi, sono gli unici sotto i 5 minuti. "Red giant" è un vortice potente in cui difficilmente potrete tenere fermo il vostro corpo. Attacco rapido e impetuoso per "Toxic Annihilator", il più metal, con assoli stridenti e tanta profusione di energie.
"Nefelibata" è il brano più lungo, a tratti molto Black Sabbath, ma con la personalità indiscutibile che il gruppo riesce a creare.
E' sulla batteria che si inseriscono i ricami delle chitarre di "Tomorrows Sky", poi quando entra la voce di Laura ci lasciamo portare con mano alla chiusura dell'album, dove torna prepotentemente l'intreccio di batteria e chitarre, fino al netto taglio finale.
Il package del cd si apre ed ha una grafica molto gradevole, ma purtroppo non contiene il classico libretto e quindi mancano anche i testi. Peccato davvero, ma felice comunque di averlo preso, avendolo acquistato e fatto autografare ad un loro live.
Un album sopra alle aspettative, una band da seguire e da vedere assolutamente in concerto.
Hippie Death Cult
Helichrysum
Genre: Doom , Stoner , Metal
Traks:
- 1) Arise
- 2) Shadows
- 3) Better Days
- 4) Red Giant
- 5) Toxic Annihilator
- 6) Nefelibata
- 7) Tomorrow's Sky