Giulia Mazzoni

Room 2401

Review
Posted on 26/02/2017 - Last updated: 25/02/2017
Vote: 6.5/10

Giulia Mazzoni è una pianista e compositrice che si muove su un genere che, pur con caratteristiche diverse, è lo stesso di Ludovico Einaudi, Giovanni Allevi, Licia Missori, ecc.
Il genere. E' proprio questo il punto dove spesso nascono dissidi ed incomprensioni, tra critici ed ascoltatori, fans e detrattori.
Tutti i nomi citati hanno fatto il conservatorio, quindi provengono da studi classici. Suonano il pianoforte. La loro è musica classica contemporanea?
A mio parere no. Tali brani hanno una semplicità strutturale tale da farli sicuramente inserire nella musica pop. La musica classica quasi sempre è costituita da trame complesse, che si comprendono dopo numerosi ascolti. Qua ci troviamo di fronte a brani orecchiabili, che probabilmente possono piacere maggiormente a chi non ha mai ascoltato musica classica in modo serio.
Questo fatto non deve essere preso come un qualcosa di svilente. Non c'è nulla di male a dire che molti dei brani suonati da Giulia Mazzoni, potrebbero essere dei pezzi cantati.
Questi artisti di certo non fanno male alla musica classica, perchè l'ascolto di musica strumentale più orecchiabile, può essere un ponte per fare venire voglia di ascoltare in seguito musica più complessa.

Fatto questo doveroso preambolo, l'ascolto di questo secondo album di Giulia Mazzoni, scorre senza sorprese, nel senso che il genere è quello discusso sopra, ma i brani che si susseguono si fanno ascoltare con piacere. Giulia ama il suo strumento, il pianoforte richiede tantissimo tempo, ma restituisce anche gioie ed emozioni.
Desideri, paure, sogni, ostacoli che ci vengono raccontati nel libretto interno. Infatti tutti i brani sono commentati con un testo, dove vengono immortalate sensazioni, ricordi, sogni, ma anche momenti di viaggi a Chicago e New York city.
Lo stesso titolo dell'album deriva da una stanza in cui è stata, al 96esimo piano di un grattacielo, una stanza che ha significato molto, segnando un punto di svolta nella sua vita.

Tra le curiosità presenti, segnalo il brano "The Departure", composto da Michael Nyman, ed utilizzato per la colonna sonora del film di fantascienza Gattaca, diretto nel 1998 da Andrew Niccol. L'autore stesso ne ha fatto un arrangiamento apposito per la versione dell'album, da suonare a quattro mani con due pianoforti, ed infatti nel video li potete vedere assieme.

Sono presenti anche 3 bonus track, di cui due cover molto particolari.
"Get Lucky" è un brano dei Daft Punk, inserito nell'album "Random Access Memories" del 2013.
"Truman's Sleep" è un brano di Philips Glass, colonna sonora del film "The Truman Show" del 1998, diretto da Peter Weir.

Room 2401 è  l'album di una brava pianista che suona musica strumentale, orecchiabile, armoniosa ed accattivamente, niente di più, niente di meno.
Riuscirà ad emozionarvi? Se nella musica amate la ricerca, o strutture di una certa complessità, sarà meglio cercare altrove. Se per voi la semplicità non è una colpa, ed amate l'easy listening, potrebbe essere l'album che fa per voi.

La confezione digipack è giovane e colorata, con diverse immagini dell'artista e un libretto di 24 pagine con foto e testi riferiti ai brani

Winter's Dream (2016)
Ellis Island (2016)
The Departure (2016)
Giulia Mazzoni - Room 2401
Giulia Mazzoni - Room 2401

Giulia Mazzoni

Room 2401

Cd, 2016
Genre: Pop , Strumentale , Easy listening

Traks:

  • 1) Winter's Dream
  • 2) Wishes
  • 3) Ellis Island
  • 4) Room 2401
  • 5) The Departure
    with Michael Nyman
  • 6) Rebel Muse
  • 7) Daughter's Mom
  • 8) Dinosaur on a Cheese Planet
  • 9) In Your Eyes
  • 10) Merope
  • 11) Destino
  • 12) Silence
  • 13) Get Lucky
  • 14) Piccola Luce
  • 15) Truman's Sleep

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