Eugenio Finardi - Strade

Text of the song "Musica ribelle"

Cd , 1984 , Fonit Cetra
Anna ha 18 anni e si sente tanto sola ha la faccia triste e non dice una parola tanto è sicura che nessuno capirebbe e anche se capisse di certo la tradirebbe. E la sera in camera prima di dormire legge di amori e di tutte le avventure dentro nei libri che qualcun altro scrive che sogna la notte, ma di giorno poi non vive. E ascolta la sua cara radio per sentire un po' di buon senso e voci piene di calore e le strofe languide di tutti quei cantanti con le facce da bambini e con i loro cuori infranti. Ma da qualche tempo è difficile scappare, c'è qualcosa nell'aria che non si può ignorare è dolce, ma forte e non ti molla mai è un'onda che cresce e ti segue ovunque vai. È la musica, la musica ribelle che ti vibra nelle ossa che ti entra nella pelle che ti dice di uscire che ti urla di cambiare di mollare le menate e di metterti a lottare. Marco di dischi lui fa la collezione e conosce a memoria ogni nuova formazione e intanto sogna di andare in California o alle porte del cosmo che stanno su in Germania. E dice: "qui da noi, in fondo, la musica non è male, quello che non reggo sono solo le parole". Ma poi le ritrova ogni volta che va fuori dentro ai manifesti o scritte sopra i muri. Ed è la musica, la musica ribelle che ti vibra nelle ossa che ti entra nella pelle che ti dice di uscire che ti urla di cambiare di mollare le menate e di metterti a lottare. È la musica, la musica ribelle che ti vibra nelle ossa che ti entra nella pelle che ti dice di uscire che ti urla di cambiare di mollare le menate e di metterti a lottare.

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