Recensione di Fabrizio Pucci
Pubblicato il 22/09/2002 - Last updated: 23/03/2003
Dei Christian Death abbiamo già parlato in occasione della recensione del cd "Only theatre of pain", purtroppo collegata al tragico evento della scomparsa del cantante.
E' con un certo piacere che ho appreso la notizia dell'uscita di questo libro dedicato ad uno dei più rappresentativi gruppi dark. Si tratta di un testo realizzato in Italia da un appassionato del gruppo che ne ripercorre il tragitto, dalle origini fino al travagliato prosieguo, passando per il suicidio di Rozz Williams. Benchè il testo sia stato scritto da un fans, la stesura si mantiene sempre sufficientemente critica e quando c'è da parlare male di alcuni passaggi della carriera del gruppo, l'autore non si tira indietro.
La storia del gruppo, rispetto ad altre biografie musicali che spesso risultano tediose, ha un giusto equilibrio di sintesi e scorrevolezza, ed è completata da due interessanti interviste. La prima intervista è rivolta a Rozz Williams ed è datata 1994, mentre la seconda è stata fatta a Ryan Gaumer, coinquilino e amico di Rozz, nel 1999, subito dopo la morte del nostro.
E' proprio grazie alle interviste che ci si può addentrare maggiormente nella personalità di Rozz. Egli si sentiva legato alla figura di "cantante dei Christian Death" e non è mai riuscito a liberarsene. E' capitato come molti altri artisti diventati celebri con qualcosa: lo stesso strumento che li ha resi famosi si è trasformato in catena.
Intorno e dentro ai Christian Death una vita fatta di party, di fumo, di droghe, sesso, omosessualità, che a volte aiutavano e a volte si contrapponevano con la ricerca dell'arte. Un mondo eccitante e pericoloso, da quale ne è uscito come sappiamo.
Chiude il libro una completa discografia del gruppo.
Il libro di cui vi ho appena parlato è stato proposto dall'autore a numerose case editrici che si occupano di musica, ma i risultati sono stati negativi. Alcuni non hanno risposto, altri hanno detto che i "consulenti non approvavano il progetto", altri ancora non erano interessati ad un "progetto di bassa tiratura".
Ebbene, potete credermi se vi dico che questo è un ottimo libro e che se non è stato preso in considerazione dalle case editrici della nostra penisola, è perchè non si tratta di un gruppo da MTV, cioè di facile ascolto da parte della cosiddetta massa.
La situazione è questa, in Italia al momento attuale non c'è nessuna casa editrice che si occupi seriamente di musica e cultura.
Fortunatamente però non siamo più negli anni '80 i cui mezzi di comunicazione erano limitati, ora grazie ad internet voi potete venire a conoscenza di pubblicazioni come questa, ed ordinarle direttamente all'autore. L'unica aspetto negativo è che trattandosi di tiratura limitata, questo fa un po' aumentare il prezzo del libro, ma volete mettere la soddisfazione di avere un pezzo prezioso da aggiungere nella vostra libreria? Buona lettura.