Ho avuto modo di provare la Sony PlayStation 4 VR (Virtual Reality) con Resident Evil e vorrei condividere alcune considerazioni.
Prima del gioco ho provato un filmato di una demo, nel quale si viene calati a poco a poco nel mare, fino ad arrivare nelle profondità più buie.
Inizialmente guardando in alto si vede la luce, poi le varietà di pesci che cambiano più si scende. Fantastico girarsi in tutte le direzioni, avvicinarsi agli oggetti e vederli più vicini. Ti viene voglia di toccarli, anche se provandoci magari ci si scontra con qualche oggetto reale.
L'immersione nel mondo virtuale è davvero impressionante e non è difficile pensare ad un futuro in cui questi schermi potranno essere utilizzati per moltissimi scopi.
Penso a dei documentari in cui si è dentro alle cose spiegate e le si possono ammirare da ogni parte. Esperienze interattive. Applicazioni educative.
Resident Evil è un classico gioco horror, successore di altri classici giochi come Alone in the Dark. Un gioco di questo tipo aggiunge ulteriore partecipazione ed ansia all'immersione data con il casco.
Il livello di attenzione che ci si mette nel giocare è particolarmente elevato, perchè le immagini sembrando reali: volenti o nolenti, il corpo e la mente sono molto partecipi alla storia.
Tanto che dopo 10 minuti ho iniziato a sentire molta fatica e mi è uscito un forte senso di nausea.
La nausea sembra un difetto comune a queste prime versioni di visore, ed è avvenuto anche se era stata abilitata la modalità per ridurre tale problema. Tale modalità consiste che quando si gira, non si veda ruotare la visuale a poco a poco, ma si faccia una stacco di 90 gradi.
Credo che questo sia il problema principale del lento svilupparsi di questa tecnologia, perchè i costi sono ormai relativamente bassi.
Un elemento molto importante per una immersione più veritiera nel mondo virtuale è l'audio. Purtroppo non ho avuto modo di valutare le potenzialità, che però immagino che siano enormi grazie all'audio posizionale.
Nel futuro usciranno sicuramente problemi relativi all'alienazione totale che questi strumenti ci impongono, quasi una vita parallela nelle sessioni di utilizzo. Ma queste considerazioni dipendono da noi, dal modo in cui utilizzeremo questi strumenti.
Per il momento seguiremo con attenzione gli sviluppi di questa interessante tecnologia