Paola Turci

Giorni di rose

Critique
Posté le 23/05/2010
Vote: 8/10

Con ‘Giorni di rose’ Paola Turci aggiunge il secondo tassello alla sua personale trilogia iniziata con ‘Attraversami il cuore’, cd uscito nel 2009.
Questo secondo lavoro, composto da 8 canzoni per una mezzora abbondante di buona musica, è declinato interamente al femminile sia negli argomenti affrontati sia nelle autrici che hanno prestato la loro penna alle canzoni di questo disco.
Tutti i brani infatti, tranne ‘Lunaspina’ di Ivano Fossati, sono affidati a donne che hanno scritto appositamente per Paola i testi e le musiche di questo lavoro.
Le donne in questione rispondono al nome di Carmen Consoli, Nada, Marina Rei, Fiorella Mannoia, Naif Herin, Chiara Civello, Grazia Verasani e Ginevra Di Marco.
Il cd è prodotto da Francesco Barbaro e la produzione artistica è opera di Alessandro Canini e Paola Turci.
Sicuramente influenzato da ‘Attraversami il cuore’, anche ‘Giorni di rose’ affronta il tema dell’amore in tutte le sue sfaccettature, anche quelle meno affrontate in passato come l’amore per i figli unito a quello per il proprio compagno, marito o che dir si voglia.
Il disco si apre con ‘Danza intorno al sole’, primo singolo estratto dall’album, brano scritto a quattro mani da Carmen Consoli e Nada e dedicato all’amore positivo vissuto tra un uomo e una donna: atmosfera solare, andamento quasi reggae, molto leggero ed orecchiabile con la presenza della stessa Carmen Consoli alle chitarre acustiche e dell’onnipresente Alessandro Canini alla batteria ed altro.
Il cielo sopra di noi’ è una composizione di Marina Rei e qui si affronta l’amore per la persona amata e la sua insostituibilità al di sopra di ogni altra intensa emozione o di ogni altro accadimento esterno.
Il brano, che ospita l’amica fraterna Marina Rei alla batteria ed ai cori, parte lento con il pianoforte di Canini e la batteria di Marina a scandire il canto, per poi finire in crescendo grazie alla superba prova vocale di Paola.
Si passa poi a ‘Lunaspina’, canzone storica di Ivano Fossati in cui Paola duetta con Fiorella Mannoia ed in cui le due voci si fondono all’unisono sorrette solo dalla chitarra acustica di Marco Rinalduzzi e pochi altri ricami del solito Canini.
Questa canzone è l’altra faccia dell’amore, quella più negativa ossia la sua assenza dalla vita quotidiana che rende più amara l’esistenza umana.
La Turci ha più volte sottolineato che secondo lei Fiorella Mannoia è una delle migliori interpreti che l’Italia abbia e questa interpretazione lo dimostra ampiamente.
La quarta canzone si intitola ‘Cuore distratto’ ed è donata alla Turci da Chiara Civello.
Chiara Civello è una cantautrice jazz molto apprezzata all’estero e molto amica di Burt Bacharach; ha spedito questo brano a Paola dalle spiagge di Rio ed infatti in esso riecheggiano un aria carioca mischiata alle tipiche atmosfere del suo mentore Bacharach.
Si prosegue con ‘Tous le jours’ (forse la più bella canzone dell’album) scritta dalla cantautrice valdostana Naif Herin che duetta anche con Paola.
La canzone affronta il tema dell’amore per un figlio che sta per nascere e sicuramente c’è qualcosa anche di autobiografico per Paola Turci considerando, come da lei ribadito più volte nelle varie interviste rilasciate, il desiderio di maternità della cantante romana.
Il brano, in cui primeggiano le percussioni ed il piano di Canini ed il contrabbasso del fido Pierpaolo Ranieri, è un amalgama perfetta delle due voci con in più degli incisi in lingua francese in cui la Turci dimostra tutta la sua abilità quasi alla pari della Herin.
Naif Herin è una cantante nata in Valle d’Aosta che la Turci ha scoperto al festival Musicultura e che porta con sé valorizzandola appieno sia nella scrittura sia nella bella vocalità che le appartiene.
Anche il brano successivo ‘Goccia’ è di Naif ed è una canzone sempre dedicata all’amore con un incedere leggero ed orecchiabile in cui è la voce di Paola a farla da padrona.
Si va verso la conclusione ed il penultimo pezzo è ‘Odiarti e amarti così’ scritto dalla scrittrice e musicista Grazia Verasani (autrice tra l’altro del fortunato ‘Quo vadis baby?’).
Con Niccolò Fabi ospite d’eccezione alla chitarra acustica, il brano si dipana in crescendo con la voce e la grinta di Paola ancora una volta grandi protagonisti.
Il cd si chiude con la canzone che dà il titolo all’album ovvero ‘Giorni di rose’, scritta da Ginevra Di Marco, ex vocalist dei Csi e dei PGR ed ora grande voce solista.
E’ un brano che potrebbe essere definito dark per le sue atmosfere con la batteria fissa ed il rhodes e la chitarra elettrica da contorno e con la voce potente di Paola ad ergersi padrona su tutto il resto; un brano crudo e molto dilatato.
In conclusione ancora un bel lavoro per Paola Turci che continua a seguire il percorso della qualità musicale accompagnata dalla leggerezza e dalla orecchiabilità di questi brani e poi la sua voce migliora anno dopo anno e può sinceramente concedersi di tutto.

Paola Turci - Giorni di rose

Paola Turci

Giorni di rose

Cd, 2010
Genre: Pop

Tracks:

  • 1) Danza intorno al sole
  • 2) Il cielo sopra di noi
  • 3) Lunaspina
  • 4) Cuore distratto
  • 5) Tous le jours
  • 6) Goccia
  • 7) Odiarti e amarti così
  • 8) Giorni di rose

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