Mater Tenebra

Necrocturna Demoniaca

Critique
Posté le 04/11/2009
Vote: 8/10

I Mater Tenebra, formatisi a Vicenza nel 1994, sono in assoluto tra le band black metal migliori che il nostro Paese è mai stato in grado di partorire. La loro storia musicale iniziò col demo del 1997, Gairethinx, per proseguire con il debutto ufficiale, questo Necrocturna Demoniaca, prodotto nel 1999 dalla defunta Northern Darkness Records. Questo album di debutto è un concentrato di violenza incredibile, che ha ben pochi termini di paragone in Italia. Lo stile della band è inquadrabile in un black metal velocissimo, spoglio di qualsiasi melodia o fronzoli.

Si incomincia questa inquietante e velocissima opera con l’introduzione a base arpeggiata di Moridrum per poi virare bruscamente verso il vero stile dell’album con Ibor et Aion. I blast beats sono continui come un vulcano in eruzione, i riffs gelati fanno da cornice ad uno screaming infernale, demoniaco. I pochi sprazzi di orecchiabilità dei riffs sono un buon elemento per fare distinzione tra le song in questo violentissimo lavoro. Sovente notiamo degli improvvisi breaks che lasciano emergere il suono del basso distorto per poi ripartire più veloci di prima. Le influenze maggiori risiedono in gruppi come Immortal e Marduk se si guarda all’estero, tuttavia non possiamo dimenticare l’importanza delle band nostrane di culto (Opera IX, Mortuary Drape e Necrodeath) per il tocco occulto delle canzoni. Shadows of rattlefields, Till the end of the echo e The kiss of the Dyng Man sono tra le canzoni che mostrano riffs migliori e si fanno notare anche per i loro repentini cambi di tempo ad opera di un instancabile, devastante drumming che trascina tutto. Non c’è un attimo di pace poiché tutte le canzoni ci vengono sparate in faccia senza troppe preoccupazioni, con quella produzione grezza ed evocativa, tipica dell’old school black metal anche se il genere qui proposto è decisamente più veloce.

Alla fine del disco si arriva storditi da cotanta violenza. Ripeto, a mio parare non penso che in suolo italiano esista una band più veloce, intransigente ed incarognita dei Mater Tenebra. Il seguente album, Sangue, datato 2001, avrebbe poi mantenuto le stesse caratteristiche di questo debutto ma supportate da una produzione cristallina e decisamente più potente affinché la band potesse continuare il suo lavoro di distruzione che sa compiere tanto bene. Consigliato a tutti i black metallers più intransigenti.

Mater Tenebra - Necrocturna Demoniaca

Mater Tenebra

Necrocturna Demoniaca

Cd, 1999, Northern Darkness Records
Durée totale: 35:59

Genre: Black metal

Tracks:

  • 1) Moridrum (01:04)
  • 2) Ibor et Aion (04:38)
  • 3) He lies under (04:36)
  • 4) Till the end of the echo (04:00)
  • 5) The kiss of the Dyng Man (02:49)
  • 6) Mater Tenebra II (03:40)
  • 7) Mesklet (08:06)
  • 8) Shadows of rattlefields (05:05)
  • 9) The forest and the ashes (04:18)
  • 10) Aruuse n'arrligh (00:38)

Renseignements pris à partir du disque

Registrato e mixato al Dracma Studio nel 1998.
Direttore artistico: Max Paccagnella.

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