Jò Chiarello
Che brutto affare
Certo non ci si può presentare sul palcoscenico dell'Ariston con il nome di Maria Concetta... e allora ecco che la palermitana Maria Concetta Chiarello diventa Jò Chiarello e si presenta al XXXI Festival di Sanremo cantando una canzone scritta per lei dal Califfo. Franco Califano infatti le costruisce l'immagine di ragazzina aggressiva e sfrontata, che, delusa dalle sue prestazioni amorose, strapazza il proprio uomo dicendogli: «io ti consideravo un superman, ma non sei neanche un man, scemo, non sei nemmeno la metà di un man».
La combinazione esplosiva non ottiene quanto sperato e Che brutto affare non si classifica tra le finaliste. Vince la bella Per Elisa di Alice, tuttavia il Festival del 1981 si ricorda anche per Maledetta primavera di Loretta Goggi, Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri e la deliziosa Che brutto affare di Jò Chiarello.
Jò Chiarello
Che brutto affare
Genre: Pop
Tracks:
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1)
Che brutto affare (Franco Califano, Alberto Varano)
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2)
Io ti farò impazzire (Franco Califano, Alberto Varano)