Cd
, 1981 ,
Numero uno/Rca
Entrava lenta con la nebbia la nave dentro il porto
urlava sorda dentro l'acqua cupa come inchiostro
e in controluce sopra il molo
Ugo l'italiano
e sul giubbotto di velluto nero
un drago d'oro
Sette vergini imploranti lo hanno conosciuto
e con ognuna lui ha intrecciato fiori tropicali
Ugo aveva perso tutto tranne la sua rabbia
la rabbia di uno come lui che aveva
sempre vissuto la sua vita a tempo di rock'n'roll
e un ragazzino di colore da domani piangerà
e farà a pugni fra i banchi della scuola
perchè la cattiveria a quattro soldi solo per sentirsi vivi
si costruiva sui modelli americani
e poi e poi e poi
e poi e poi e poi
e poi e poi e poi c'è sempre un divo da imitare
un divo da adorare
La grande madre dai capelli ricci la grande madre nera
con gli occhi di latte e di velluto aperti sopra il mondo
la grande madre ha trascinato Ugo Ugo l'italiano
con un dolore strano dentro il cuore
giù fino al porto
Gli occhi fissi nella nebbia Ugo non sognare
pensare troppo alla tua terra ti può fare male
le dita strette alla chiusura lampo dei giubbotto nero
soltanto un po' di decisione e la nave che adesso vedi ferma
è già pronta per salpare