Ivan Graziani - Pigro

Suivre texte "Scappo di casa"

Cd , 1978 , Numero uno/Rca
Venti giorni di fuga e neanche un appello per radio evidentemente mia madre non è neanche una buona padrona perfino per i cani smarriti si fanno appelli per radio ma io no non ho imparato a leccare bene la mano di chi mi da mangiare E la mia cara mamma mi ha voluto grasso ed eunuco "Non andare con le donne," diceva : "Hanno il demonio nel ventre. Io sarò la tua unica donna come il serpente che si morde la coda, l'ignoranza nel sesso è la base per vivere felici !" Il dottore vicino di casa ammassava quattrini nel suo cappotto di cammello non c'era posto per la mia adolescenza il ragazzo deperisce diceva saranno gli esami di stato ma la mia mente volava ogni giorno sulle gambe della segretaria di scuola Venti giorni di fuga e neanche un appello per radio e in questo bar sotto casa io mi bevo il mio cappuccino liscio liscio e il peccato marcisce nella mia cartella di foca tra le calze le mutande le scarpe e il dentifricio Quella rossa che continua a fissarmi abbracciata al suo uomo sarà così che il diavolo le cova nel ventre quasi quasi le domando se è vero non ci sarebbe niente di male tra persone civili come diceva la mamma ci si intende sempre E allora perchè quel suo grosso individuo mi chiama balordo vuole spaccarmi la faccia se non mi tolgo fuori dai piedi e intanto il padrone del bar vuole che paghi il mio cappuccino mi coprirò con le braccia la testa come facevo da bambino