Cd
, 1978 ,
Numero uno/Rca
Venti giorni di fuga e neanche un appello per radio
evidentemente mia madre
non è neanche una buona padrona
perfino per i cani smarriti si fanno appelli per radio
ma io no non ho imparato a leccare bene la mano
di chi mi da mangiare
E la mia cara mamma mi ha voluto grasso ed eunuco
"Non andare con le donne," diceva :
"Hanno il demonio nel ventre.
Io sarò la tua unica donna
come il serpente che si morde la coda,
l'ignoranza nel sesso è la base per vivere felici !"
Il dottore vicino di casa ammassava quattrini
nel suo cappotto di cammello
non c'era posto per la mia adolescenza
il ragazzo deperisce diceva saranno gli esami di stato
ma la mia mente volava ogni giorno
sulle gambe della segretaria di scuola
Venti giorni di fuga e neanche un appello per radio
e in questo bar sotto casa
io mi bevo il mio cappuccino
liscio liscio e il peccato marcisce
nella mia cartella di foca
tra le calze le mutande le scarpe e il dentifricio
Quella rossa che continua a fissarmi
abbracciata al suo uomo
sarà così che il diavolo le cova nel ventre
quasi quasi le domando se è vero
non ci sarebbe niente di male
tra persone civili come diceva la mamma
ci si intende sempre
E allora perchè quel suo grosso individuo
mi chiama balordo
vuole spaccarmi la faccia
se non mi tolgo fuori dai piedi
e intanto il padrone del bar
vuole che paghi il mio cappuccino
mi coprirò con le braccia la testa
come facevo da bambino