Silvia Mattia: Entrevista del 06/11/2009

Publicado el: 06/11/2009


Quanto tempo ha richiesto la realizzazione di questo tuo primo lavoro discografico?

Allora, da dove vogliamo iniziare? la realizzazione del cd ha visto fondamentalmente tre fasi. Dapprima ho scelto le 13 canzoni tra le tante che mi erano state proposte. Poi si è trattato di arrangiare i pezzi e registrarli, poi la ricerca della distribuzione e della promozione. Un anno direi in tutto.

Le canzoni del disco sono estremamente melodiche. Rispecchiano i tuoi gusti musicali, oppure la scelta è stata parzialmente veicolata dalle persone che hanno scritto le musiche?

Entrambe le cose. Ho cercato di scegliere ciò che più si avvicinava al mio modo di essere e di sentire, ma ho anche dovuto far fronte a ciò che era disponibile in quel momento.

In quali canzoni del disco ti rispecchi maggiormente?

In effetti... in tutte! Ogni canzone racconta, per così dire, un episodio della mia vita o esprime una mia riflessione, un mio punto di vista.

Quali sono i cantanti e gruppi italiani che apprezzi maggiormente?

Gruppi: Bluvertigo, Negramaro, Neri per caso e molti altri.
Cantanti: sicuramente la ahimè prematuramente scomparsa Valentina Giovagnini, mi piaceva la sua fusione di musica celtica e musica elettronica. Ancora ci sono Elisa, Giorgia, Francesco Renga, ma Franco Battiato è in assoluto il mio preferito.

Sottoscrivo la tua preferenza per Battiato, che seguo da moltissimi anni ed apprezzo molto!
Hai studiato canto al conservatorio e canto lirico. Segui ancora la lirica o preferisci la musica leggera?

Ascolto volentieri la musica lirica, ma la musica leggera resta la miapassione.

Come ti piacerebbe proseguire la tua carriera musicale? C'è qualche desiderio particolare che vorresti realizzare?

Mi piacerebbe calcare il palcoscenico dell'Ariston..... ma a quale cantante italiano non piacerebbe?

Quasi 20 anni fa ho svolto il servizio civile presso l'U.I.C. Da allora probabilmente molte cose si sono evolute e migliorate.
Ho trovato interessante la realizzazione del "I° Concorso Nazionale Canoro riservato a giovani ciechi ed ipovedenti", vinto tra l'altro proprio da te. Parlaci un po' di questa iniziativa dell'U.I.C. riguardante la musica. Ce ne sono anche altre?

Indipendentemente dal fatto di aver vinto il concorso, ho apprezzato l'iniziativa. L'unione italiana ciechi dava la possibilità, a giovani ciechi ed ipovedenti di mostrare il proprio talento, insomma di mettersi in luce. Questo oggi, con la crisi discografica che impazza, è particolarmente difficile per chi ci vede, per chi non vede forse un pochino di più?....
Sinceramente non so se vi saranno altre iniziative di questo tipo, mi auguro sinceramente di sì.

Conservi dei ricordi particolari delle tue partecipazioni cinematografiche (il film "…E noi non faremo Karakiri” e la serie "Il Commissario Corso”)?

Ero molto piccola quando ho partecipato al primo film. ricordo con tenerezza di essere stata coccolata da tutti ed ho ancora in mente i lunghi capelli di Mara Venier che però non credo si ricordi di me.
Il secondo invece è stato un vero e proprio gioco di squadra. Mi sono divertita tantissimo, c'era una speciale sintonia tra tutti noi, qualcosa che non ho mai più dimenticato e che mi porterò sempre dentro.

Nella vita ti occupi di accessibilità dei portali internet della Pubblica Amministrazione per il Ministero del Tesoro. Ci puoi raccontare qualcosa di più riguardo al lavoro che svolgi?

Lavoro per Consip, società che lavora appunto per il Ministero del Tesoro. Da anni ci occupiamo di accessibilità. In sostanza facciamo in modo che i nostri siti siano per tutti gli utenti, indipendentemente da condizione fisica, tecnica e quant'altro.

In quali modi internet e il web possono cambiare la vita ai ciechi?

Internet sta cambiando la vita al mondo! i ciechi ne fanno parte. Sicuramente le nuove tecnologie permettono a chi non vede di avvicinare un quantitativo di informazioni davvero inimmaginabili solo in riferimento ad un decennio fa.

Il braille è ancora molto usato, o è stato parzialmente soppiantato dall'informatica, dai lettori vocali, ecc.?

Il braille "deve" essere usato, su questo sono irriducibile. Il braille è "la scrittura" di chi non vede, non usarlo significherebbe tornare all'oralità, una sorta di analfabetismo di ritorno.

Quali sono i programmi che utilizzi maggiormente e che ti sono di aiuto?

La domanda è complessa, cosa si intende per programma? uso, come gran parte dei non vedenti il sintetizzatore vocale jaws, che è un software vocale, unito al display braille. Tramite questa tecnologia si accede alla gran parte dei prgrammi disponibili in commercio.

In generale i siti internet non istituzionali, sono accessibili? Oppure c'è ancora da lavorare per migliorare le cose?

No, quasi mai e purtroppo spesso non lo sono neppure quelli istituzionali che invece dovrebbero esserlo per legge.

Ci puoi dare qualche consiglio per rendere il nostro sito www.estatica.it maggiormente fruibile a ciechi e ipovedenti?

Mi pagate? Scherzo! Rendetelo accessibile a tutti, disabili e non, non vedenti ed ipovedenti costituiscono solo una piccola parte di un mondo inesplorato di cui fanno parte anche quelli che vengono oggi definiti normodotati.

Silvia Mattia