Perseus: Entrevista del 21/04/2016

Publicado el: 21/04/2016


All'uscita del loro secondo album, intervistiamo i Perseus, band di Brindisi che suonano un granitico power metal. Risponde alle nostre domande Antonio Abate, la voce del gruppo.

Il primo impatto appena si ascolta l'attacco musicale del vostro secondo lavoro "A tale whispered in the night" mi rimanda al metal classico e più melodico, quello degli Iron Maiden per intenderci. Li ritrovate tra i vostri punti di riferimento?

Guarda devo essere molto, molto sincero…personalmente non sono un grande fan dei Maiden, pur avendo un grande rispetto per la storia che hanno fatto, quindi, me personalmente non me li ritrovo come punto di riferimento, ma indubbiamente è inevitabile in qualsiasi band di metal melodico in generale non trovare qualche riferimento, come comunque anche nei Maiden stessi potrai ritrovare qualche riferimento dei Priest! Comunque, Cristian Guzzo uno dei chitarristi è un fan di Harris e soci, ma come riferimento compositivo abbiamo in mente le nostre band Power e quelle moderne straniere come i Kamelot, non so se rendo l’idea…

Ah ah ok, sarà che i primi gruppi hard che ho ascoltato, tanti anni or sono, sono stati proprio i Black Sabbath e gli Iron Maiden...
Proseguendo con i brani, comunque, è la passione per il power metal che fuoriesce.

Alcune critiche relative al vostro primo lavoro vi sono state d'aiuto, oppure alla fine le recensioni non contano più di tanto, rispetto ad esempio alla reazione del pubblico nelle esibizioni dal vivo?

Quando ti metti in mano alla stampa devi essere cosciente di accettare tutto quello che ti dicono, soprattutto quello negativo per capire in secondo momento e quindi, in un futuro prossimo non commettere gli stessi errori.
Con il primo disco sapevamo già nel principio che c’erano delle cose che non andavano, quindi eravamo coscienti degli errori che avevamo fatto e, di conseguenza in questo nuovo album abbiamo curato ogni minimo dettaglio per non ricadere in errori passati. Per quanto riguarda per le reazioni dal vivo della gente, devo essere sincero, sono sempre state molto positive, ma comunque se ci sono state critiche abbiamo ascoltato e capito le critiche e affrontate, se ritenute utili.

Dall'hard-rock e metal originario degli anni '70 e '80 ci sono state tantissime evoluzioni. Dal folk-metal fino al metal sinfonico, passando per una pletora di micro generi. Per voi è importante cercare di innovare un genere?

Io personalmente come tutta la band ascoltiamo molto quello che c’è in giro, specie io sono un affamato di musica e sono sempre attento alle uscite, per stare al passo con i tempi, le produzioni ecc..ma noi essenzialmente non vogliamo inventare nulla ma fare le cose che ci piacciono fare, e soprattutto piacere alla gente, in quanto gratificante, il nostro intento è fare Power Metal…che sia facile di ascolto che abbia belle melodie e bei cantati…

A volte il metal propone visioni fantasy e la vostra copertina, comprese alcune immagini interne ne è un esempio. C'è un legame particolare tra i Perseus e il genere fantasy?

I nostri testi, che sono scritti dal nostro chitarrista Cristian Guzzo, li definirei “urban fantasy”, infatti, raccontano una storia si fantasy ma ambientata nel mondo moderno…

Spesso da parte dei gruppi metal, viene data poca importanza ed attenzione alla composizione dei testi. Mi sembra che voi invece abbiate lavorato in tal senso. Ci raccontate di cosa parlano i brani del vostro album?

Come detto in precedenza, i nostri testi raccontano di una storia fantasy che vive nel nella nostra era…. In questo nuovo album “A Tale Whispered In The Night”, abbiamo ripreso e come si vuol dire continuato la storia iniziata nel primo, dove parlavamo di Icarus Lazard, un alchimista, mago, filantropo….e le sue avventure, che continuano in questo secondo capitolo, dove lo spirito di Icarus si incarna, tramite un rito magico nel corpo di Nathan…e quindi poi c’è la battaglia con il male in questo caso in personificato da Dark Raizor nemico storico di Icarus…

A differenza di altri generi musicali, il metal dei gruppi italiani è per la maggior parte cantato in inglese, ed anche voi avete fatto questa scelta. Come mai?
Tra l'altro diciamo la verità, noi italiani in genere, non lo parliamo neanche così bene l'inglese!
Ma allora cosa c'è sotto? Esiste un qualche timore nel comporre testi metal in italiano?

La risposta è molto semplice…l’opera lirica è nata in Italia, quindi di conseguenza, è stata composta in italiano anche da Mozart ecc…e comunque ci sono cantanti lirici non italiani che si cimentano e con risultati spesso non buoni…quindi, l’heavy metal di conseguenza è nato in Inghilterra e quindi, deve essere cantato in inglese….ma tu mi dirai che ci sono gruppi spagnoli che cantano in spagnolo…giusto, ma devo essere sincero la lingua italiana non rende al meglio come l’inglese in questo genere, ma altre band, vedi i Rhapsody, hanno anche fatto dei brani in italiano, e non solo le ballate con ottimi risultati….ma sono solo alcuni frangenti….quindi, mi ci metto anche me personalmente, ammetto di non avere un’ottima pronuncia in inglese, bisogna accettare che noi italiani del mondo metal lo cantiamo così….ma sai parlando con alcuni statunitensi, dove il nostro metal è abbastanza seguito, loro sanno che il power è prettamente oggi di gruppi italiani e tedeschi e, quindi, sanno che non hanno una buona pronuncia, loro la vedono come una peculiarità del genere!

Qual'è lo stato della scena metal a Brindisi e più in generale in Puglia, a livello di locali in cui suonare e di pubblico?

Guarda non né vorrei parlare…passiamo alla domanda B;)

Aih, non pensavo andasse così male :-)

I tempi sono cambiati, negli anni '80 e '90 ricordo più persone vestite con abbigliamento "metal". C'è anche da dire che i generi una volta erano più separati, poi è iniziato un crossover globale che si sta ancora espandendo...
Cosa vuol dire essere metallari al giorno d'oggi, dal vostro punto di vista?

Il metal è un modo di vivere e pensare….un modo di fare musica col cuore e con l’anima…noi ogni giorno per vari motivi lavorativi non vestiamo più con il chiodo stivali ecc…ma qualche anno fa vestivo con pelle e camperos….ma per me il metallaro non è solo quello che veste…perché il metal si vive con la testa e il cuore….

Su questo hai perfettamente ragione, l'apparenza conta poco o nulla, d'altronde ricordo nel mio periodo dell'adolescenza, persone super atteggiate da metallari che poi ascoltavano un decimo  di quello che ascoltavo io, molto appassionate nel vestiario e poco nella ricerca musicale

C'è qualche album metal abbastanza recente che vi ha sorpreso?

Mah, sorpreso non proprio….sono a periodi, ci sono periodi che ascolto cose nuove e periodi che ascolto cose vecchie…di quest’anno i dischi che mi hanno colpito di più sono stati (chiaramente a cavallo tra il 2015-16), Powerwolf “Blessed & Possessed” me lo sono sparato tutti i giorni di estate in macchina mentre ero a lavoro e anche l’ultimo dei Kamelot non mi è dispiaciuto!

Ora che avete pubblicato "A tale whispered in the night" cosa c'è nel prossimo futuro?

Tour all’estero…stiamo organizzando alcune date di supporto a una band importante che non posso ancora rivelare, ma se ci seguite sul nostro sito e la pagina di Facebook vi terremo aggiornati!!!
Grazie!

Perseus